Nonostante la sua retorica anti-interventista, Trump non ha posto fine al sostegno largamente bipartisan dell’elettorato americano a favore del mantenimento di un “impegno” degli Stati Uniti negli affari mondiali.
- Secondo l’ultimo sondaggio del Reagan Institute 1, il 64% degli americani, di cui due terzi democratici (65%) e repubblicani (69%), ritiene che sia “preferibile per gli Stati Uniti” essere più coinvolti sulla scena internazionale. Questa percentuale raggiunge il 73% tra i repubblicani MAGA.
- Si tratta del livello di sostegno più alto dal 2019.
- Solo il 23% degli intervistati è favorevole a un minore impegno e presenza degli Stati Uniti sulla scena internazionale.
- Queste preferenze si traducono in posizioni politiche concrete: l’85% ritiene che un esercito potente sia indispensabile per garantire la pace (il 96% dei sostenitori di MAGA) e l’85% ritiene che la leadership americana sia essenziale per promuovere il commercio e stimolare l’economia mondiale.
- L’83% concorda sul fatto che gli Stati Uniti hanno il dovere morale di proteggere i diritti umani e la democrazia, ove possibile.
La maggioranza degli americani esprime anche il proprio sostegno alle rivendicazioni territoriali del presidente americano, con il 55% favorevole alla presa di controllo del Canale di Panama per contrastare l’influenza cinese e il 47% a favore dell’acquisizione della Groenlandia per accedere alle risorse e all’Artico (il 72% dei repubblicani e solo il 28% dei democratici).
Mentre la questione degli attacchi contro l’Iran ha diviso la base MAGA, l’84% degli intervistati ritiene essenziale impedire all’Iran di dotarsi di armi nucleari per garantire la sicurezza degli Stati Uniti.
- Allo stesso tempo, il 66% degli intervistati (il 71% dei repubblicani) sostiene i negoziati per la conclusione di un accordo nucleare con l’Iran, il cui obiettivo sarebbe quello di far rinunciare il Paese al suo programma nucleare in cambio di un alleggerimento delle sanzioni.
- Il 71% degli intervistati (di cui il 66% democratici e l’81% repubblicani) ritiene che la sicurezza di Israele sia importante per la sicurezza e la prosperità degli Stati Uniti.
In vista del vertice NATO che si apre oggi, 24 giugno, all’Aia, il 55% degli americani si oppone all’uscita degli Stati Uniti dall’organizzazione. Tuttavia, esiste una forte divisione tra i partiti.
- Il 75% dei democratici approva questa affermazione, contro il 53% degli indipendenti e il 37% dei repubblicani.
- Tuttavia, l’adesione all’articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico è più forte: il 71% degli intervistati concorda sul fatto che gli Stati Uniti dovrebbero ricorrere alla forza militare per proteggere un paese alleato.
- Inoltre, il 59% degli intervistati sostiene un rafforzamento della presenza americana nell’Europa orientale per contrastare la minaccia russa (68% dei democratici e 55% dei repubblicani).
- Il 73% ritiene che la guerra in Ucraina sia importante per la sicurezza e la prosperità degli Stati Uniti.
Il livello di sostegno per un possibile intervento nell’Indo-Pacifico è simile: il 70% degli intervistati sosterrebbe gli Stati Uniti nella difesa di Taiwan in caso di aggressione cinese.
Note
- Reagan Institute Summer Survey, 22 giugno 2025.