Secondo il direttore dell’intelligence militare ucraina Kyrylo Boudanov, la Russia avrebbe iniziato a trasferire tecnologie al suo alleato nordcoreano per consentirgli di produrre internamente i droni Garpiya, frutto di una cooperazione sino-russa, nonché i Geran, una versione russa adattata del drone Shahed 136 iraniano 1.

  • Mosca starebbe inoltre aiutando Pyongyang a migliorare i suoi missili balistici tattici KN-23 (noti anche come Hwasong-11A), di cui almeno diverse decine sono stati consegnati alla Russia per colpire l’Ucraina dal 2022 2.
  • Il regime di Kim Jong-Un sta anche sfruttando la tecnologia militare russa per lanciare un programma di sottomarini nucleari.

La cooperazione militare e tecnologica tra Russia e Corea del Nord si è notevolmente rafforzata dall’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina nel 2022. Pyongyang ha fornito diversi milioni di proiettili di artiglieria all’esercito russo e si è anche offerta di inviare decine di migliaia di soldati a combattere a Kursk a fianco dell’esercito russo per respingere le forze ucraine. Da dicembre, i due paesi sono inoltre legati da un trattato di difesa reciproca.

Lo sviluppo da parte della Corea del Nord di una capacità di costruzione di droni Shahed potrebbe contribuire a stravolgere i rapporti di forza nella penisola.

  • Seoul ha condannato con forza l’invio di soldati in Russia da parte del suo rivale del nord, temendo che questi ultimi acquisiscano un’esperienza di combattimento che potrebbe rivelarsi preziosa in caso di scoppio di un conflitto aperto tra i due paesi.
  • Con i droni a lungo raggio, l’esercito nordcoreano sarebbe in grado di colpire qualsiasi obiettivo situato sul territorio di Seul, come aeroporti o basi militari.
  • Lanciati in sciame, come fa l’esercito russo, questi ultimi potrebbero facilmente sopraffare le difese antiaeree sudcoreane.
  • A differenza dei missili balistici, i droni Shahed costano solo poche decine di migliaia di dollari (circa 35.000 per unità, contro i 15 milioni di un Kh-47M2 Kinjal) 3
  • La Russia ne assembla attualmente 2.000 al mese e avrebbe fissato un obiettivo di produzione di 5.000 4.

A marzo, Kim Jong-Un aveva supervisionato un test di droni suicidi dotati di capacità alimentate dall’intelligenza artificiale che consentono loro, in particolare, di rilevare bersagli e tracce di attività. In quell’occasione, il dittatore nordcoreano aveva dichiarato di voler rendere la costruzione di droni e l’integrazione dell’IA “le priorità” dell’esercito 5.

Note
  1. Howard Altman, «Russia Giving North Korea Shahed-136 Attack Drone Production Capability: Budanov», TWZ, 9 giugno 2025.
  2. Unlawful Military Cooperation including Arms Transfers between North Korea and Russia, Multilateral Sanctions Monitoring Team, 29 maggio 2025.
  3. Neil Hollenbeck, Muhammed Hamza Altaf, Faith Avila, Javier Ramirez, Anurag Sharma et Benjamin Jensen, Calculating the Cost-Effectiveness of Russia’s Drone Strikes, CSIS, 19 febbraio 2025.
  4. Dariia Mykhailenko, «From 2,000 to 5,000: Russia Plans to Escalate Shahed Drone Production Against Ukraine», United24 Media, 5 giugno 2025.
  5. Jack Kim, «North Korea leader Kim Jong Un touts AI suicide drones, early-warning aircraft», Reuters, 27 marzo 2025.