Al potere dal 2010, il primo ministro ungherese Viktor Orbán vede diminuire la sua popolarità dall’emergere del partito Tisza (Rispetto e Libertà) di Péter Magyar, che ha raggiunto il 41% delle intenzioni di voto a maggio contro meno del 36% del Fidesz.

  • Il partito di Orbán è attualmente al suo livello più basso nei sondaggi almeno dal 2014.
  • Sebbene quest’ultimo abbia vinto le elezioni europee in Ungheria nel giugno 2024, la formazione di Magyar ha comunque ottenuto un risultato impressionante con quasi il 30% dei voti.
  • l Fidesz ha invece visto il suo risultato diminuire di quasi 7 punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni del 2019, passando dal 52,5% a meno del 45%.

Mentre Orbán accoglie oggi a Budapest le forze sovraniste di diversi paesi europei e americani nell’ambito della CPAC (Conservative Political Action Conference), la quarta ospitata dall’Ungheria dal 2022, il primo ministro Orbán fatica a invertire questa tendenza.

  • Nelle ultime settimane, il Fidesz ha moltiplicato gli attacchi contro Magyar, la stampa indipendente e le ONG, accusandoli di lavorare insieme per «rovesciare» la democrazia ungherese.
  • Nel suo discorso annuale pronunciato a febbraio al Várkert Bazár, poche settimane dopo l’insediamento di Trump, il primo ministro ungherese aveva presentato il 2025 come «l’anno della svolta» : il «rock and roll» dovrebbe succedere «alla triste ballata dell’anno scorso» e portare alla vittoria in Europa dei nazionalisti contro i «liberali», oltre a «condurre una battaglia continua e sempre più complessa contro la testa brussellese dell’Impero» 1.
  • Se la formazione di estrema destra portoghese Chega sembra aver beneficiato, almeno indirettamente, di questo «tornado Trump» — secondo le parole di Orbán —, esso ha tuttavia rafforzato i liberali in Canada e i laburisti in Australia e non ha permesso una vittoria dell’estrema destra in Romania.

Se l’Ungheria registra il calo più significativo del suo indice democratico in Europa dal 2010, anche la posizione filo-Cremlino adottata da Orbán contribuisce al calo del Fidesz nei sondaggi. Secondo un recente sondaggio del Central European Institute of Asian Studies, quasi due terzi degli ungheresi (61%) hanno un’opinione negativa della Russia, mentre solo il 21% dichiara di avere un’immagine «positiva» 2 del Paese.

Note
  1. Orbán Viktor évértékelő beszéde, 22 febbraio 2025.
  2. Matej Šimalčík et Filip Šebok, Navigating uncertainty Central European public opinion on geopolitics in 2025, Central European Institute of Asian Studies, 2 aprile 2025.