Nel suo aggiornamento quotidiano di ieri, sabato 14 dicembre, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che Kiev ha ottenuto informazioni preliminari secondo cui i russi hanno iniziato a utilizzare soldati nordcoreani nei loro assalti, aggiungendo: “Un numero significativo di loro” 1.

  • Finora, i caccia inviati da Pyongyang per sostenere l’esercito russo nel suo sforzo di respingere le forze ucraine dalla regione di Kursk non erano mai stati schierati in prima linea.
  • All’inizio di novembre, poche settimane dopo l’arrivo delle prime forze nordcoreane, il ministro della Difesa ucraino Roustem Umarierov aveva dichiarato che alcuni di questi soldati erano stati coinvolti in “combattimenti su piccola scala” 2.

Nei giorni scorsi, gli analisti militari russi hanno suggerito su Telegram che diverse centinaia di combattenti nordcoreani abbiano ripreso da soli il villaggio di Plekhovo, a circa dieci chilometri a sud-est di Soudja, durante gli scontri del 6 e 7 dicembre 3. Tuttavia, la maggior parte degli 11.000 nordcoreani presenti sul territorio russo, secondo le stime di Kiev, non sono schierati in prima linea.

Il crescente coinvolgimento delle truppe nordcoreane nel conflitto potrebbe complicare l’equazione nei futuri negoziati di pace.

  • Per il momento, Mosca sembra utilizzare queste truppe esclusivamente per respingere le forze ucraine dai confini della Russia, una condizione che sarà probabilmente necessaria se il Cremlino accetterà di aprire i colloqui con l’Ucraina.
  • L’invio di migliaia di caccia da parte di Pyongyang alla Russia riflette il riavvicinamento militare tra i due Paesi, avvenuto a partire dal 2022, che fino ad allora si era concretizzato principalmente nell’invio di milioni di proiettili di artiglieria nordcoreani, a partire dall’agosto 2023.
  • Se ritiene che i rischi siano limitati, Vladimir Putin potrebbe comunque decidere di schierare questi soldati in prima linea sul territorio ucraino, come suggerito da Volodymyr Zelensky.

Mosca sta trovando estremamente difficile riprendere il controllo della sacca di 500 km², un’area relativamente stabile da quasi due mesi e controllata dalle forze ucraine a Kursk, subendo notevoli perdite umane e materiali durante la sua avanzata. Tuttavia, gli analisti militari ucraini ritengono che lo stato maggiore russo potrebbe intensificare gli assalti nelle prossime settimane, in vista dell’insediamento di Donald Trump, previsto per il 20 gennaio 4.