Le elezioni presidenziali statunitensi e la vittoria di Donald Trump sono state l’oggetto di molti commenti a livello internazionale, come in Cina, dove l’hashtag “Trump dichiara ufficialmente la vittoria” ha ricevuto più di 1,2 miliardi di impressioni su Weibo, uno dei principali social network cinesi 1.

La vittoria di Trump è stata generalmente accolta con favore in Cina, soprattutto negli ambienti nazionalisti.

  • L’elezione è stata descritta da molti utenti su internet come uno scontro tra Harris, soprannominata “Zia Haha” (哈哈姐), e Trump, che da parte sua era il “Re saputello” (懂王) o il “Compagno che ha costruito il Paese” (建国同志) – un gioco di parole che consisteva nel ritrarlo come colui che aveva involontariamente contribuito all’ascesa della Cina 2.
  • La “manosfera” cinese ha visto la vittoria di Trump come simbolo del trionfo di un’icona virile su Kamala Harris, una candidata nota soprattutto per i suoi valori femministi.
  • La sconfitta di Harris è stata interpretata come un fallimento della capacità dei “propagandisti”, che promuovono i diritti delle persone LGBT o l’inclusione razziale, di mobilitare un numero di elettori sufficiente a vincere le elezioni.

Secondo Chenchen Zhang, direttore del Centro di studi cinesi contemporanei dell’Università di Durham, Trump è anche visto come il candidato meno sfavorevole alla Cina 3. Nonostante la retorica anti-cinese del presidente eletto repubblicano, in particolare sul commercio, Trump ha ripetutamente elogiato i suoi “buoni rapporti” personali con Xi Jinping. È anche considerato come meno impegnato nella difesa di Taiwan rispetto ai Democratici.

Tuttavia, Trump potrebbe ricominciare la sua guerra commerciale con Pechino una volta tornato alla Casa Bianca il 20 gennaio 2025.

  • Il Presidente eletto ha chiesto a Robert Lighthizer, rappresentante per il commercio durante il suo primo mandato, di ritornare dopo il suo insediamento alla Casa Bianca.
  • Secondo Renaud Lassus, Lighthizer è stato uno dei principali precursori e protagonisti del cambiamento della politica commerciale statunitense nei confronti della Cina: “È stato lui a proporre ed attuare l’aumento significativo dei dazi doganali sulle importazioni cinesi, cosa che l’amministrazione Biden non ha più messo in discussione”.
  • La nomina di Lighthizer non dovrebbe rappresentare un problema al Senato, che dovrà confermare il nuovo gabinetto di Trump. Lighthizer è apprezzato sia dai Repubblicani che dai Democratici, poiché la rivalità con la Cina è una delle poche questioni su cui esiste un consenso bipartisan a Washington.
Note
  1. Thomas Des Garets Geddes e Paddy Stephens, “China Reacts to Trump’s Election“, Sinification, 8 novembre 2024.
  2. Alexander Boyd, « Weibo “Manosphere,” Chinese Nationalists Celebrate Trump’s Victory », China Digital Times, 7 novembre 2024. 
  3. Publication sur X (Twitter) de Chenchen Zhang, 6 novembre 2024.