In una serie di relazioni sullo stato di avanzamento specifiche per Paese, la Commissione raccomanda di aprire il processo formale di negoziazione di adesione con l’Ucraina1e la Moldavia2, e di concedere lo status di candidato alla Georgia3.

  • Dopo il vertice di Granada sull’allargamento del 6 ottobre, questa pubblicazione della Commissione rappresenta un ulteriore passo avanti per accelerare il processo di allargamento dell’UE.
  • Ricordiamo che l’Ucraina ha presentato la sua domanda di adesione il 28 febbraio 2022. Il 10 e 11 marzo 2022, i leader europei si sono riuniti a Versailles per un incontro informale e si sono espressi a favore dell’adesione dell’Ucraina. L’8 aprile 2022, l’Ucraina ha ricevuto i questionari sui criteri politici ed economici e il 13 aprile sui capitoli dell’acquis comunitario, e ha fornito le sue risposte rispettivamente il 17 aprile e il 9 maggio 2022. La Commissione ha emesso il suo primo parere sull’adesione di Ucraina, Moldavia e Georgia il 17 giugno 2022. Il Consiglio europeo ha concesso lo status di candidato all’Ucraina e alla Moldavia nel giugno 2022.
  • L’apertura dei negoziati formali con l’Ucraina e la Moldavia sarà il tema centrale dell’ultimo Consiglio Europeo del 2023, il 14 e 15 dicembre. 

Le relazioni della Commissione presentano una valutazione della conformità ai criteri di adesione dei potenziali futuri Stati membri e identificano i punti su cui sono necessari ulteriori progressi. 

  • Il parere della Commissione sull’adesione dei tre Stati all’Unione Europea del 17 giugno 2022 menzionava sei criteri: quattro criteri politici (democrazia, riforma amministrativa, Stato di diritto e diritti fondamentali) e due criteri economici (economia di mercato e capacità di far fronte alle pressioni competitive e alle forze di mercato all’interno dell’UE).
  • In Ucraina, la lotta alla corruzione – «che rimane una sfida importante in tutto il Paese», secondo il parere del giugno 2022 – è una delle aree principali in cui sono ancora necessari dei progressi, secondo la Commissione.
  • Nel giugno 2022, la Commissione aveva ritenuto che «il quadro giuridico e istituzionale che garantisce il rispetto dei diritti fondamentali [fosse] in vigore e ampiamente rispettato», ma che «la loro attuazione [dovesse] essere migliorata». 
  • Il rapporto pubblicato oggi evidenzia i progressi compiuti nelle riforme della legislazione sui media richieste nel parere del giugno 2022, per allinearla alla legislazione europea. Una legge sui media – che ha provocato controversie a livello nazionale – è stata adottata nel dicembre 2022.  
  • Sul fronte economico, la Commissione aveva già elogiato la buona resilienza macroeconomica dell’Ucraina nel contesto della guerra, sottolineando che 1la capacità del Paese di far fronte alla pressione competitiva nell’UE dipenderà in modo critico dal modo in cui gli investimenti del dopoguerra in Ucraina saranno concepiti e programmati per aggiornare il capitale fisico, migliorare i risultati educativi e stimolare l’innovazione». 
  • Per quanto riguarda la Moldavia, anche la lotta alla corruzione e la «de-oligarchizzazione» dell’economia sono state presentate come priorità dalla Commissione. 
  • In termini di criteri economici, la Commissione ritiene che la Moldavia si trovi «tra una fase precoce e un certo livello di preparazione» in termini di creazione di «un’economia di mercato funzionante» e di «capacità di far fronte alla pressione competitiva e alle forze di mercato all’interno dell’Unione».

In vista di questa attesa pietra miliare, Ursula von der Leyen ha visitato l’Ucraina sabato scorso, la sua sesta visita dall’invasione russa. Ha anche fatto un tour nei Balcani. 

  • Ursula von der Leyen si è impegnata a mantenere gli aiuti finanziari all’Ucraina, in un momento in cui il Congresso degli Stati Uniti è diviso su un nuovo pacchetto di aiuti finanziari e i leader europei stanno lottando per trovare un accordo sui 50 miliardi di euro di sostegno all’Ucraina in quattro anni proposti dalla Commissione a giugno come parte della revisione intermedia del Quadro finanziario pluriennale. 
  • La Presidente della Commissione ha anche visitato i Balcani la scorsa settimana. Ha incontrato i leader di Macedonia del Nord, Kosovo, Montenegro, Serbia e Bosnia-Erzegovina. 
  • La Bosnia-Erzegovina, che ha presentato domanda di adesione all’UE nel 2016, è ancora in attesa dell’apertura dei negoziati formali di adesione. La Commissione afferma di essere «aperta» all’avvio di negoziati formali, ma a determinate condizioni: «il Paese deve raddoppiare gli sforzi per soddisfare le priorità chiave stabilite nel parere della Commissione sulla sua domanda di adesione all’Unione».

La questione dell’allargamento solleva anche la questione delle riforme del funzionamento interno dell’Unione che potrebbero essere considerate necessarie dagli Stati membri: «Un’Unione a trenta, trentatré o trentacinque membri non potrà funzionare con le stesse regole di un’Unione a ventisette», ha dichiarato la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola alla Sorbona.

Note
  1.  Commissione europea Ukraine 2023 Report, 8 novembre 2023.
  2.  Commissione europea, Moldavia 2023 Report, 8 novembre 2023.
  3.  Commissione europea, Georgia 2023 Report, 8 novembre 2023.