Di una delle figure più influenti del Medio Oriente contemporaneo sappiamo poco o niente. Dallo scoppio della guerra del Sukkot, Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, ha parlato più volte. Le immagini dei suoi ultimi due discorsi sono state proiettate in tutto il mondo. Nel discorso di novembre ha spiegato la strategia dell’organizzazione dopo lo scoppio della guerra da parte di Hamas. Lo traduciamo, lo presentiamo e lo commentiamo riga per riga.
Hezbollah: 10 punti sull’organizzazione che può far svoltare la guerra del Sukkot
Israele, Hamas: la guerra del SukkotTra Israele e Hamas, la guerra potrebbe svoltare questa settimana. Se la fiammata al confine tra Libano e Israele dovesse diffondersi, quale sarebbe la reazione di Hezbollah? Per capire meglio cos’è e cosa vuole questa organizzazione creata quarant’anni fa per resistere a Israele, Aurélie Daher, specialista della questione, propone una panoramica in 10 punti.
Per la prima volta nella storia, la Repubblica islamica ha attaccato Israele dal suo territorio. “Con questa operazione è stata stabilita una nuova equazione: se il regime sionista attacca, sarà contrattaccato dall’Iran”. La natura della guerra dell’ombra sta cambiando? Per la prima volta, la posizione del soldato più alto in grado dell’esercito iraniano, Mohammad Bagheri.
«Meno si parla degli accordi di Abramo e meglio è per loro», una conversazione con Jonathan Winer
Israele, Hamas: la guerra del SukkotDalla guerra di Putin in Ucraina alla guerra del Sukkot, il nostro mondo minaccia di disfarsi. Sebbene i pericoli siano immensi, è possibile immaginare scenari per il futuro. Jonathan Winer, ex inviato speciale degli Stati Uniti in Libia, ci prova in questa intervista.
Per molto tempo, Hamas si è tenuto ai margini del jihadismo globale. Tutto è cambiato il 7 ottobre, dopo il suo attacco a Israele. Con una prospettiva informata, Asiem El Difraoui spiega come e perché l’organizzazione terroristica è diventata un modello globale per gli estremisti, con il rischio di incoraggiare degli emuli in Europa.
L’oscillare dell’attenzione strategica degli Stati Uniti tra diversi teatri regionali, dall’Europa all’Asia, passando per il Medio Oriente, non è un gioco a somma zero. Le conseguenze delle scelte di non intervento degli Stati Uniti si faranno sentire in maniera sempre più estesa nei nostri anni Venti, mettendo il Paese davanti a un dilemma che culminerà nelle elezioni presidenziali del 2024.
Nella guerra delle cifre, bisogna essere rigorosi per avvicinarsi alla realtà. Lo storico militare francese Michel Goya analizza attentamente gli attacchi di Hamas e di Israele, con le rispettive perdite umane.
Un bilancio preciso della guerra del Sukkot.
Israele: come la guerra del Kippur ha disegnato una nuova mappa energetica
Israele, Hamas: la guerra del SukkotL’embargo imposto dai Paesi arabi esportatori di petrolio dopo la crisi del 1973 ha trasformato tutti gli equilibri e le dottrine geopolitiche, una tendenza che si è rafforzata nel 1979. Se la graduale normalizzazione del ruolo di Israele nella regione poteva far sperare in una semplificazione della mappa energetica, la guerra con Hamas e la minaccia di una conflagrazione regionale hanno rimescolato tutte le carte. È quello che spiega Helen Thompson in questa informata prospettiva storica.