Florian Louis

Membro della redazione

Florian Louis ha un dottorato presso l’École des Hautes Etudes en sciences sociales (EHESS). Insegna storia nelle classes préparatoires. Ha co-diretto, con Nicolas Beaupré, una storia mondiale del XX secolo edita per Presses Universitaires de France et pubblicato Qu’est-ce que la géopolitique ? (PUF, 2022).


La scena potrebbe essere l’inizio di un romanzo.

Gérard Araud ha vent’anni. È davanti al Partenone. Piange di gioia: la Grecia non lo lascerà mai più.

Oggi, a Hydra, ritrova ogni anno i papaveri, i sentieri che conducono al mare e i fantasmi dell’isola, come Leonard Cohen o Jackie Onassis. Ma anche lo spirito degli esiliati, tornati per Pasqua.

E sempre lo stesso enigma: il colore dell’acqua.

Fuggire da Parigi, dalle sue regole e dalla sua chiusura, dal suo spirito serio.

A tarda notte gay, cercare la fusione frenetica con il mondo nel movimento, nel rumore, nell’asfalto, lontano dal silenzio della natura.

Bagnarsi in acque inquinate piuttosto che cristalline.

L’Atene di Édouard Louis non ha nulla di una cartolina, ma è diventata un rifugio dove scrivere.

Una storia nucleare nel lungo periodo.

Le biografie intellettuali di Walter Lippmann e del generale Beaufre.

Il passato del futuro; il futuro della filosofia; la forza dei deboli; il mito di Napoleone…

Florian Louis ha selezionato 17 letture in cinque lingue.

Dall’ironia nelle relazioni internazionali alle radici dell’arte medievale in Occidente; da Sloterdijk e i suoi segnalibri nascosti nel libro dell’Europa alle lettere vietnamite di Jean Tardieu: dicembre è pieno di sorprese editoriali.

Ecco una selezione di pubblicazioni recenti da mettere sotto l’albero di Natale.

Per capire l’interregno post-pandemia e post-invasione in Ucraina, molti concetti sono stati pensati ed immaginati: non allineamento, minilateralismo, Sud globale, multiallineamento, “maggioranza mondiale”, “Occidente collettivo” – per citarne alcuni. Tuttavia, di fronte a questa proliferazione di idee e dottrine, fatichiamo ancora a descrivere con precisione la realtà di un mondo rotto, immerso in una violenta ricomposizione mentre la guerra dilaga.

Come trovare la strada per l’“universalismo plurale” di cui parlava Pierre Hassner?

Un secolo fa, Hitler lanciò dalla bireria Monaco il suo putsch, che si sarebbe rivelato un fallimento fondamentale per il partito nazista. A pochi mesi dalla pubblicazione del suo ultimo libro su un concetto chiave del suo lavoro sul nazismo – il carisma politico – abbiamo parlato a lungo con Ian Kershaw. Il più famoso dei biografi di Hitler fa luce su un episodio cruciale per comprendere le condizioni dell’emergere del leader nazista.

Si accorciano le giornate, ma non i cataloghi degli editori. Per aiutarvi a navigare nel mare delle pubblicazioni di scienze sociali nelle diverse lingue europee, anche questo mese prepariamo per voi una selezione. Venti libri da non perdere

Pierre Nora ci ha appena lasciati.

Vorremmo proporvi di rileggere questa grande intervista in cui evocava la singolare ostinazione che aveva guidato la sua carriera di editore di libri e riviste presso Gallimard, da Foucault a Le Goff, passando per Timothy Snyder.

Nel periodo di rottura provocato dal digitale e dall’antropocene, invitava una nuova generazione di intellettuali a ripensare le riviste.

Le fratture geopolitiche non scompaiono per magia. La sfida a livello planetario degli anni Venti consiste nel coniugare la loro permanenza con la necessità di portare avanti azioni di natura cosmopolita.