Guerra

Cosa accade nel cuore dell’interregno?

Nell’esplodere delle rivalità geopolitiche, la guerra è qui. Dal Donbass al metaverso, dei fronti si sono aperti. L’invasione russa dell’Ucraina ci ha congelati, ma capire questo scontro cruciale non è sufficiente.

Lettura estesa

Dal febbraio 2022, centinaia di migliaia di ucraini si trovano in prima linea. Per alcuni di loro, mobilitati dall’inizio della guerra, la prospettiva di un ritorno alla vita civile diventa ogni giorno più remota, mentre uccidere per autodifesa è diventato un atto quotidiano. Per diversi mesi, Anna Colin Lebedev ha indagato su questi cittadini trasformati in guerrieri e sulle reti che li sostengono: un’immersione profonda nell’ “agguerrimento” di una società.

Vista dalla Russia, la decisione sull’ATACMS è un punto di svolta?

L’autorizzazione concessa dall’amministrazione Biden all’Ucraina di colpire il suolo russo con missili americani è l’ultima di una lunga serie di “linee rosse” oltrepassate dal febbraio 2022. Sebbene questa nuova capacità non provocherà un bombardamento russo sugli Stati Uniti o sulla Polonia, è probabile che porti ad attacchi russi ancora più brutali contro l’Ucraina, secondo l’analista Anton Barbašin, intervistato da Meduza in questa intervista inedita.

Non contare su Scholz. Guardare Trump negli occhi. Dissuadere Putin con truppe di terra. Creare le condizioni per un’alleanza tra industria e esercito. Dare alla generazione segnata dalla guerra la possibilità di sperare nella prosperità.

Nel millesimo giorno, la linea del fronte della grande guerra ucraina si è trasformata.

Con l’ex ministro dell’Economia ucraino, analizziamo i profondi cambiamenti agli albori di un nuovo ciclo.

Quale generazione rimborserà i dividendi della pace?

La presidenza di Trump è un “elefante nero” per l’Europa: una minaccia evidente ma che si tende a non guardare in faccia. Mentre lo scenario peggiore per il futuro della relazione transatlantica diventa sempre più probabile, una serie di blocchi preannuncia conflitti politici futuri e fa temere l’insorgere di una minaccia su due fronti: una maggiore dipendenza dalla Cina e l’instaurazione di un “racket di protezione” da Washington.

«Lo stato naturale delle cose rimane la lotta tra grandi potenze. Nel mondo di oggi, la geopolitica sta tornando in auge e la Russia non ha dimenticato la propria illusione imperiale. Ecco perché la vostra guerra è stata un campanello d’allarme per l’Unione Europea. Dal 24 febbraio 2022, questa guerra non è stata solo una questione di assistenza militare e finanziaria per la maggior parte di noi, ma è stata soprattutto una rivoluzione nella nostra mentalità… Ora dobbiamo anche cambiare l’intero quadro istituzionale dell’Unione Europea per adattarlo a questa nuova realtà geostrategica».

Il 29 dicembre, il Sudafrica si è rivolto alla Corte internazionale di giustizia, accusando Israele di aver commesso atti «genocidi» contro i palestinesi della Striscia di Gaza. La prima udienza, alla quale Israele ha accettato di presentarsi denunciando le accuse «infondate», si terrà l’11 e il 12 gennaio all’Aia. 10 punti e 8 mappe e grafici per aiutarvi a capire la posta in gioco di questa procedura straordinaria.