Secondo i dati aggregati dal think tank Bruegel, tra gennaio e novembre l’Unione Europea ha importato dalla Russia 19.298 milioni di metri cubi di gas naturale liquefatto (GNL), più che nel 2022 (18.949 milioni di metri cubi) e nel 2023 (17.801). Finora, i 27 Stati membri hanno ignorato in gran parte il gas russo nell’ambito delle sanzioni volte a limitare la capacità della Russia di finanziare la sua guerra contro l’Ucraina.

La dipendenza dell’UE dal gas russo sarà probabilmente oggetto di maggiore attenzione a partire dal 2025.

  • Lunedì 16 dicembre, il Consiglio ha adottato la quindicesima serie di sanzioni contro la Russia. Per la prima volta dal febbraio 2022, i 27 Stati membri hanno imposto sanzioni a una delle 15 navi Arc7, la Christophe de Margerie, responsabili del trasporto internazionale del gas estratto da Yamal LNG, la società che gestisce uno dei principali giacimenti di gas della Russia nel nord del Paese 1.
  • A partire dalla fine di marzo 2025, sarà vietato agli Stati membri trasbordare GNL russo nei loro porti. Questa pratica, che avviene principalmente nel porto di Bruges-Zeebruges, in Belgio, e nel Grand Port Maritime de Nantes-Saint-Nazaire, in Francia, prevede il trasferimento del carico da navi attrezzate per rompere il ghiaccio a navi convenzionali.

I dati di Bruegel riflettono le difficoltà dell’UE a liberarsi dalla dipendenza dall’energia russa, dopo oltre 1.000 giorni di guerra ad alta intensità contro l’Ucraina. Tuttavia, il 2025 potrebbe segnare una svolta definitiva con il GNL russo: alcune fonti europee indicano, infatti, che nel mese di gennaio sarà approvato il 16° pacchetto di sanzioni che include nuove misure più severe per il settore 2.

  • Nonostante l’importanza delle importazioni europee di GNL russo, la quota della Russia sul totale delle importazioni dell’UE è in declino. Se nel 2021, prima dell’invasione su larga scala, la sua quota era del 16,4%, all’inizio dell’anno in corso si è passati al 14,5%.
  • Dal 2022, i 27 Stati membri si rivolgono sempre più all’Algeria e agli Stati Uniti per il loro gas naturale liquefatto: le importazioni sono aumentate, rispettivamente, di quasi il 100% e del 133% tra gennaio e ottobre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2021.