Eletto per la prima volta nel 2015, Mattarella ha ottenuto un secondo mandato a gennaio 2022, quando il Parlamento, dopo alcune giornate di esitazione, ha largamente votato per attribuirgli un secondo mandato. 

  • La dinamica ha dei punti di contatto con il 2013, anno in cui Giorgio Napolitano fu improvvisamente rieletto, in una prima assoluta per la storia politica e costituzionale del Paese, segno di una crisi politica profonda, segnata dalla mancanza di una chiara maggioranza e dell’ascesa del Movimento 5 Stelle.
  • Al contrario di Napolitano, che è rimasto in carica meno di due anni dopo la sua rielezione, l’attuale Presidente ha sempre insistito che il suo secondo mandato è un mandato pieno, da portare fino alla sua naturale scadenza, nel 2029. Se così fosse, Mattarella avrà 88 anni e avrà accompagnato 14 anni di storia italiana.

Ma come si paragona la situazione di Mattarella a quella degli altri Paesi europei la cui Costituzione prevede la figura del presidente della Repubblica, sia nella sua forma parlamentare – come in Italia – o nella sua forma semipresidenziale – come in Francia ?

  • La maggior parte dei Paesi europei prevede l’elezione diretta del Capo dello Stato. È comprensibilmente così nel caso di repubbliche semipresidenziali, ma lo stesso avviene anche in molte repubbliche parlamentari.
  • L’Italia è il solo Paese dell’Unione in cui un mandato così lungo discende da un voto indiretto. In generale, la maggior parte dei Paesi europei prevede un mandato di cinque anni, rinnovabile una volta al massimo.
  • Nonostante i 3167 giorni al Colle, Mattarella non è l’attuale Capo di Stato europeo – monarchi esclusi – ad aver ricoperto la carica per più tempo.