Oggi, mercoledì 25 giugno, i capi di Stato e di governo dei 32 paesi membri della NATO sono riuniti all’Aia, nei Paesi Bassi, per il loro vertice annuale. L’Alleanza dovrebbe pubblicare un comunicato in cui si impegna ad aumentare la spesa per la difesa al 5% del PIL entro il 2035.
Quasi tutti i membri dell’Alleanza hanno fornito ulteriori sforzi finanziari nell’ultimo decennio.
- Nel 2014, i leader dei paesi della NATO si erano impegnati a destinare il 2% del loro PIL alla difesa, in risposta in particolare all’annessione della Crimea da parte della Russia.
- Dieci anni dopo, 23 membri dell’Alleanza hanno raggiunto questo obiettivo, mentre nel 2014 erano solo 3 (Stati Uniti, Grecia e Regno Unito).
- La Croazia è l’unico paese della NATO in cui la spesa per la difesa è rimasta invariata in percentuale del PIL durante questo periodo, attestandosi sempre all’1,81%.
- Gli Stati Uniti sono l’unico membro dell’Alleanza la cui spesa è diminuita, passando dal 3,71% nel 2014 al 3,38% dello scorso anno.
La spesa per la difesa misurata in percentuale del PIL è un indicatore imperfetto per misurare il livello delle capacità militari di un paese.
- In dollari costanti del 2015, gli Stati Uniti hanno aumentato la spesa per la difesa di 95 miliardi di dollari nello stesso periodo, passando da 660 a 755 miliardi.
Al fine di offrire maggiore flessibilità ai membri dell’Alleanza, il nuovo obiettivo del 5% sarebbe suddiviso in due terzi: il 3,5% per le capacità strettamente militari e l’1,5% per le infrastrutture critiche e di trasporto, la sicurezza informatica e le capacità industriali.
- La NATO applica già una metodologia relativamente flessibile per misurare la spesa per la difesa dei suoi membri.
- Pertanto, le pensioni versate ai soldati e ai funzionari civili dei ministeri della Difesa e di altre agenzie militari sono incluse nella definizione di spesa per la difesa, così come le spese relative alle operazioni di mantenimento della pace e umanitarie 1.
- Per gli Stati Uniti, la struttura della spesa militare è cambiata notevolmente in un decennio: la spesa per il personale rappresentava il 25% del totale lo scorso anno, contro il 35% del 2014.
La Spagna è l’unico paese della NATO ad aver ottenuto un’esenzione dall’obiettivo del 5%. Il primo ministro Pedro Sánchez ha dichiarato che Madrid non destinerà più del 2,1% del proprio PIL alla difesa, contro l’attuale 1,28%, la quota più bassa tra i 32 membri dell’Alleanza, ad eccezione dell’Islanda, che non dispone di un esercito.
Note
- Defence expenditures and NATO’s 2% guideline, NATO, 17 giugno 2025.