Economia russa: i prezzi delle patate sono aumentati di 2,5 volte negli ultimi 12 mesi

Ingrediente fondamentale della cucina russa – la Russia è uno dei paesi con il consumo pro capite più alto al mondo, con 131 chili all’anno – la patata continua a risentire dell’inflazione che colpisce i prodotti alimentari dal 2022.

• Secondo i dati ufficiali russi, il prezzo delle patate è aumentato del 66% dall’inizio dell’anno. Tra maggio 2024 e 2025 è aumentato di 2,6 volte.
• Il chilo di patate in Russia costa ora quasi 100 rubli, contro meno di 50 prima dell’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina, nel febbraio 2022.
• Questo aumento annuale dei prezzi è il più significativo almeno dal 2002, anno a partire dal quale sono disponibili statistiche ufficiali.

La patata non è l’unico prodotto alimentare colpito dall’inflazione in Russia. Il prezzo dei principali ingredienti utilizzati per la preparazione del borscht, in particolare cavoli, cipolle, barbabietole e pomodori, è aumentato fino all’82% tra maggio 2024 e 2025 ¹. Anche la carne bovina ha registrato un aumento di quasi il 15% in un anno.

• Lo stesso Vladimir Putin ha affrontato l’argomento durante una riunione con i membri del Consiglio di sorveglianza dell’iniziativa «La Russia – un paese di opportunità», il 27 maggio.
• Ha riconosciuto che la Russia «manca» di patate, uno dei principali fattori responsabili dell’aumento dei prezzi, e ha riferito che il presidente bielorusso Lukashenko ha dichiarato di non disporre di riserve sufficienti per rifornire il mercato russo ². 
• Al fine di aumentare l’offerta per il prossimo anno, il direttore dell’Unione russa delle patate, Alexei Krasilnikov, ha dichiarato martedì 3 giugno che la superficie coltivata sarà aumentata da 10.000 a 20.000 ettari rispetto al 2024 ³
• Gli agricoltori russi si oppongono all’aumento delle importazioni e stanno esercitando pressioni sui distributori affinché garantiscano l’accesso alle patate russe nei loro scaffali.

Per compensare il «deficit» di patate ed evitare uno scenario di «apocalisse vegetale», il mese scorso il presidente bielorusso ha autorizzato le importazioni da paesi definiti «ostili», in particolare dai membri dell’Unione Europea ⁴. Lukashenko ha anche esortato i bielorussi a dedicare «tutto il tempo a disposizione alla semina delle patate», a seguito delle gelate che hanno danneggiato i raccolti nel mese di maggio ⁵.