Dopo l’approvazione del nuovo bilancio di Trump («One Big Beautiful Bill Act»), il debito degli Stati Uniti potrebbe aumentare di 3.000 a 5.000 miliardi di dollari in dieci anni.
Per coprire l’enorme disavanzo generato dall’aumento del bilancio, l’amministrazione Trump segue le raccomandazioni di Stephen Miran contenute in una nota particolarmente influente che avevamo tradotto e discusso sulle nostre pagine.
- Come ha fatto notare il giornalista economico italiano Federico Fubini, che aveva presentato la strategia di Miran sulle nostre pagine, la sezione 899 del «One Big Beautiful Bill Act» propone di tassare gli investimenti esteri negli Stati Uniti, imponendo una ritenuta alla fonte sui redditi da capitale provenienti da Paesi accusati dagli Stati Uniti di pratiche fiscali «sleali» 1.
- Qualsiasi governo, persona fisica, società estera o fondazione privata residente o costituita in un Paese giudicato «discriminatorio» potrà così essere soggetta a restrizioni fiscali negli Stati Uniti.
- L’aliquota fiscale applicabile aumenta di 5 punti percentuali all’anno per i Paesi giudicati discriminatori, con un tetto massimo fissato a 20 punti sopra l’aliquota legale in vigore.
- Il termine «sleale» è definito in modo vago, includendo misure come la tassa digitale o l’accordo OCSE sulla fiscalità minima. Questo potrebbe avere un impatto sui risparmiatori europei, che ogni anno inviano 300 miliardi di euro negli Stati Uniti.
Stephen Miran, intervistato dal giornale italiano vicino alla linea trumpista, «La Verità», ha chiarito il contesto generale di questa misura.
- Una forma di tributo imperiale: «pagare dazi doganali senza prendere contromisure è un ottimo modo per gli altri Paesi di contribuire a condividere il peso del sistema di sicurezza che noi forniamo» 2.
- Ha inoltre consigliato all’Unione europea di «prendere altre misure per contribuire a ridurre i deficit commerciali, come acquistare più gas naturale americano o beni destinati alla difesa».
- Se verrà confermata dal Senato, la sezione 899 eserciterebbe una pressione considerevole sui Paesi stranieri affinché aboliscano qualsiasi tassa giudicata «iniqua» o esentino i gruppi con sede centrale negli Stati Uniti 3.
Potrebbe tuttavia provocare anche un effetto indiretto.
- Come spiega Federico Fubini, questa misura «arbitraria e in totale rottura con le pratiche e i trattati internazionali» rischia infatti di spaventare gli investitori internazionali, spingendoli a tenersi lontani dai titoli del Tesoro americano, aumentando così ulteriormente il costo del debito degli Stati Uniti, già appesantito dal caos degli ultimi mesi 4.
Gli Stati membri affrontano attualmente dazi aggiuntivi del 10% su tutte le loro esportazioni di beni verso il mercato americano, del 25% su automobili, acciaio e alluminio. La «pausa» di 90 giorni annunciata da Trump il 9 aprile, prima dell’introduzione di dazi doganali reciproci del 20% (fino al 50%), scadrà il 9 luglio.
- Per il momento, gli Stati Uniti hanno respinto una proposta europea che prevedeva la rimozione congiunta dei dazi doganali sui prodotti industriali, la facilitazione dell’accesso di alcuni prodotti agricoli americani e lo sviluppo congiunto di centri dati per l’intelligenza artificiale.
- È improbabile che l’Unione accetti un accordo simile a quello ottenuto dal Regno Unito — che continua a subire dazi del 10% su tutte le sue esportazioni — ma è possibile che Washington chieda molto di più a Bruxelles, in particolare di negoziare su ciò che Trump considera «barriere non tariffarie», come l’IVA o la regolamentazione digitale: due linee rosse per gli Stati membri.
- Secondo i calcoli di Bloomberg, dazi del 50 % sulle importazioni europee ridurrebbero il PIL americano di quasi lo 0,6 % e farebbero aumentare i prezzi di oltre lo 0,3 % 5.
- Nel 2024, gli scambi di beni tra Stati Uniti e Unione Europea hanno raggiunto un livello record di 976 miliardi di dollari. Entrambi sono anche i più grandi mercati di servizi l’uno per l’altro, con il commercio di servizi che si è attestato a circa 475 miliardi di dollari lo scorso anno.
Note
- “Enforcement of Remedies Against Unfair Foreign Taxes” (“Proposed Section 899”), The House of Representatives.
- “Vi spiego i dazi di Trump e perché trattare con lui”, La Verità, 25 mai 2025.
- New IRC Section 899 would increase tax rates and expand BEAT for certain inbound taxpayers, EY Global tax news, 16 mai 2025.
- Il nuovo dazio americano? Sui risparmi degli europei: cos’è la tassa doppia (per noi) secondo il «One, Big, Beautiful Bill», Corriere della Sera, 21 mai 2025.
- Jorge Valero, EU Plans to ‘Fast Track’ Trade Talks With US Amid Tariff Fight, 26 mai, 2025.