Per vincere le elezioni, Kamala Harris avrebbe dovuto conquistare i tre Stati del nord-est vinti da Biden nel 2020: Wisconsin (10 elettori), Michigan (15) e Pennsylvania (19). La perdita di questi Stati della cosiddetta “blue-wall”, che Trump aveva vinto nel 2016 con un margine inferiore all’1%, si è fatta sul filo del rasoio, mettendo così fine ad ogni speranza presidenziale della candidata democratica.
- In Wisconsin, meno di 30.000 voti hanno deciso il vincitore delle elezioni e quindi l’assegnazione dei 10 voti del Collegio elettorale.
- Il Wisconsin non è sempre stato uno Stato così combattuto. Mentre nel 2016 era stato vinto da Trump con un margine di 22.748 voti e nel 2020 da Biden con soli 20.682 voti, nel 2008 e nel 2012 Obama vi ha conquistato una comoda maggioranza.
Con una differenza di 29.367 voti in Wisconsin, 81.597 in Michigan (secondo l’Associated Press, basato sul 99% delle schede scrutinate) e 139.014 in Pennsylvania (98% delle schede scrutinate), Harris avrebbe avuto bisogno di soli 249.981 voti in più in questi tre Stati per raggiungere i 270 elettori e quindi vincere le elezioni.
Anche se Trump raggiungerà probabilmente un totale di 312 voti elettorali dopo l’imminente annuncio dei risultati in Nevada e Arizona, la sua vittoria è stata in realtà molto stretta.
- Questa cifra di 250.000 voti rappresenta solo lo 0,18% del totale dei voti espressi in queste elezioni presidenziali – meno del numero di elettori registrati in Lussemburgo.
- Anche in Georgia, più facile da conquistare per Trump rispetto agli Stati della cosiddetta “blue wall”, la sua vittoria è basata su uno stretto vantaggio di meno di 120.000 voti – un margine che, tuttavia, è 10 volte superiore a quello delle elezioni del 2020.
Secondo CNN, la candidata democratica non è riuscita a migliorare del 3% il punteggio di Biden nel 2020 in nessuna contea a livello nazionale. Il candidato repubblicano ha migliorato i suoi margini di vittoria in 49 dei 50 Stati, ad eccezione dello Stato di Washington.