Il prezzo di un lingotto d’oro ha appena superato il milione di dollari per la prima volta

Negli ultimi giorni, il prezzo di un’oncia troy d’oro ha raggiunto il livello più alto di sempre: 2.500 dollari, portando il prezzo di un lingotto d’oro (solitamente contenente 400 once troy) a 1 milione di dollari per la prima volta nella storia¹.

• L’aumento del prezzo dell’oro è particolarmente visibile dall’ottobre 2023, quando il costo di un lingotto era stimato intorno ai 730.000 dollari.
• Tuttavia, la tendenza al rialzo fa parte di un arco temporale più lungo: il prezzo di un’oncia troy d’oro è quasi raddoppiato tra il 2015 e il 2024.
• Le banche centrali di tutto il mondo, e in particolare la Banca popolare Cinese, hanno aumentato in modo significativo i loro acquisti di oro negli ultimi anni, facendo salire il prezzo del metallo, già sostenuto dagli investitori.

Il superamento di questa soglia simbolica avviene nel momento in cui il presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell interverrà venerdì 23 agosto alla conferenza annuale di Jackson Hole dei principali banchieri centrali del mondo. La prospettiva di una riduzione dei tassi d’interesse nelle principali economie, in particolare negli Stati Uniti, tende generalmente a rendere l’oro più interessante delle obbligazioni per gli investitori.

• I tassi di interesse della Federal Reserve statunitense sono al livello più alto degli ultimi 20 anni.
• In seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la Fed ha gradualmente aumentato i tassi d’interesse da quasi zero nel gennaio 2022 al 5,25-5,5% dall’agosto 2023.
• Con l’inflazione tornata a luglio sotto il 3% per la prima volta dal 2021, la maggior parte degli analisti prevede un (modesto) taglio dei tassi di interesse alla riunione della FED del 17-18 settembre². 

L’aumento del prezzo dell’oro non sembra dissuadere i governi dall’aumentare le loro riserve di questo metallo: quasi il 60% delle banche centrali dei paesi ricchi ritiene che la quota dell’oro nelle riserve globali aumenterà nei prossimi cinque anni, rispetto al 38% dello scorso anno³. Questo aumento potrebbe tradursi in una riduzione della quota di riserve globali del dollaro USA.