Il 22 ottobre 2023, i cittadini svizzeri sono stati chiamati a rinnovare il Consiglio nazionale, la camera bassa del Parlamento della Confederazione. Votavano anche al primo turno delle elezioni per il Consiglio degli Stati, la camera alta che rappresenta i Cantoni.

  • Senza sorprese, le elezioni sono state vinte dall’Unione Democratica di Centro (UDC, destra ed estrema destra), che ha ottenuto 69 dei 200 seggi, 9 in più rispetto alle precedenti elezioni del 2018. Si tratta del più alto numero di seggi parlamentari conquistati da un partito politico in Svizzera dalla Prima Guerra Mondiale, superando il record di 65 seggi conquistati dall’UDC nel 2015. 
  • L’UDC ha ottenuto la vittoria nella maggior parte dei Cantoni di lingua tedesca, oltre che a Friburgo e Berna. È particolarmente popolare nei cantoni e nelle regioni prevalentemente rurali. La sua campagna questa volta si è concentrata in gran parte sul rifiuto dell’immigrazione e sulla prospettiva di una «Svizzera da 10 milioni di abitanti» che potrebbe essere realizzata nei prossimi 15-30 anni – il programma del partito include, ad esempio, «il divieto o la limitazione del ricongiungimento familiare».

Trainato in particolare dalla popolarità dell’attuale Presidente della Confederazione, Alain Berset, il PS è stato il secondo classificato in queste elezioni.

  • Il Partito Socialista (PS) è arrivato secondo con 41 seggi (+2). 
  • Il partito leader nei Cantoni francofoni di Giura, Neuchâtel, Vaud e Ginevra, ha vinto anche a Basilea Città e si è imposto in un gran numero di comuni urbani della Svizzera tedesca e francese.

Il partito di orientamento cristiano-democratico Alleanza del Centro ha ottenuto 29 seggi (+1), superando il Partito Liberal-Radicale di centro-destra con 28 seggi (-1).

  • Frutto della fusione nel 2021 del Partito Popolare Democratico (PPD) e del Partito Borghese Democratico (BDP), Alleanza del Centro è in testa in cinque cantoni tradizionalmente cattolici, tra cui il Vallese. Si presenta come una forza di equilibrio tra le aspirazioni sociali del centro-sinistra e il conservatorismo tradizionale del centro-destra, criticando l’approccio conflittuale dell’UDC.
  • La sua influenza a livello cantonale lo rende il partito leader nel Consiglio degli Stati dopo questo primo turno, con 10 seggi sui 31 già assegnati, rispetto ai soli 4 del partito populista di destra.

I Verdi (23 seggi, -5) e i Verdi liberali (10 seggi, -6) sono stati i grandi sconfitti di queste elezioni, dopo una forte crescita nella precedente tornata elettorale.

  • I due partiti, che attirano un elettorato prevalentemente urbano e giovane, devono rinunciare a un quarto dei loro seggi. 
  • Le loro ambizioni di partecipazione al governo, che erano fondate dopo le elezioni del 2018, molto probabilmente non si realizzeranno durante l’attuale legislatura.

L’affluenza alle urne, tradizionalmente molto bassa rispetto agli standard europei, è salita leggermente al 46,6%. Va sottolineato che l’elezione del Parlamento influisce solo indirettamente sulla composizione del Governo. 

  • Il sistema di governo svizzero si basa sul consenso tra i partiti e i rappresentanti dei quattro maggiori raggruppamenti politici siedono contemporaneamente in un esecutivo collegiale, il Consiglio federale. 
  • Questo è composto da due rappresentanti dell’UDC, due rappresentanti del PS, due rappresentanti del PLR e un rappresentante del Centro. Alla luce dei risultati elettorali, il Centro potrebbe rivendicare un seggio aggiuntivo a spese del PLR, ma tale scenario non sembra essere favorito in questa fase.