Covid-19 e gestione sussidiaria delle crisi: prospettive transfrontaliere alla luce del federalismo tedesco


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Contrariamente alle tendenze centralizzatrici osservate in molti Stati europei, la Germania ha affrontato la pandemia di Covid-19 in modo pienamente sussidiario. La risposta sanitaria e amministrativa è stata quasi esclusivamente a livello dei Länder, con la Conferenza dei Ministri-Presidenti che ha assicurato il coordinamento politico tra i dirigenti federali e regionali. Questa organizzazione, unica in Europa, ha portato a un processo decisionale meglio informato, più proporzionato e più trasparente, consentendo di confrontare approcci e azioni più vicine al terreno.

Altrove in Europa, e in particolare nelle regioni di confine, la gestione delle crisi si è spesso scontrata con azioni scoordinate ed eccessivamente centralizzate da parte dei governi nazionali. Tuttavia, l’epidemia si è strutturata principalmente a livello regionale e locale. La scelta di un’azione politica verticale e omogenea si è spesso tradotta in un falso dilemma tra inefficacia e sproporzione dell’azione pubblica, che ha portato a forti tensioni tra capitali e territori nazionali.

Nelle regioni transfrontaliere, le chiusure unilaterali dei confini interni dell’Unione hanno seriamente perturbato la vita quotidiana delle persone e creato un forte senso di ingiustizia. Dopo un periodo da trenta a sessant’anni di libertà di movimento ininterrotta, queste decisioni sono arrivate come uno shock. In mancanza di una consultazione sufficiente dei territori interessati, gli Stati non hanno misurato le conseguenze concrete. Tra il ritorno dei risentimenti nazionali, il sentimento di una politica distante e l’impressione di una divisione arbitraria dello spazio, la fiducia nel progetto europeo è stata minata.

Questa situazione non è senza speranza. Ispirandoci al modello istituzionale tedesco, ma anche belga o svizzero, proponiamo di immaginare un approccio sussidiario alla gestione delle crisi in cui i livelli locale, regionale ed euro-regionale siano pienamente coinvolti. Questo approccio garantirebbe una maggiore proporzionalità nelle decisioni prese, rafforzando nel contempo il controllo dei cittadini sui loro territori di residenza.

In particolare, la pandemia di Covid-19 rivela la necessità di un cambiamento di paradigma nella cooperazione transfrontaliera. Oggi utilizzate principalmente per progetti a lungo termine, le euroregioni meritano di essere pienamente integrate nel coordinamento e nella pianificazione operativa, il più vicino possibile alla realtà dei bacini transfrontalieri e alla vita quotidiana della popolazione. Grazie ad un’ampia coalizione di attori regionali e locali e ad iniziative mirate, tale sviluppo potrebbe essere guidato dal basso verso l’alto.

Per ricostruire la cooperazione interregionale in Europa su basi solide e per trarre pieno vantaggio dagli insegnamenti istituzionali della pandemia, proponiamo quattro misure concrete:

  1. L’adozione da parte degli attori locali, regionali e nazionali di una carta che sancisca la necessità di un approccio sussidiario alla gestione delle crisi, che consenta di federare la volontà politica il più vicino possibile al territorio e lanciare un movimento continentale;
  2. Il lancio di una campagna di mappatura sistematica dei bacini transfrontalieri esistenti, al fine di determinare la scala più appropriata per il processo decisionale, l’analisi e la gestione delle crisi;
  3. L’adozione di una direttiva che renda obbligatoria la costituzione di gruppi europei di cooperazione territoriale (GECT) nelle zone di confine e che imponga la loro consultazione prima di qualsiasi misura di chiusura delle frontiere;

4. La formalizzazione del ruolo di coordinamento attivo dell’Unione attraverso la creazione di una nuova formazione del Consiglio dell’Unione europea responsabile del coordinamento delle politiche interregionali e della gestione delle crisi.

Per citare questo studio:

Lucie Coatleven, François Hublet, Théophile Rospars, Subsidiary Crisis Management in the COVID-19 Pandemic: Germany’s Federalist Experiment in Transborder Perspective, Groupe d’études géopolitiques, Report, December 2020.