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Due immaginari apocalittici si affrontano oggi in Europa. In questo spunto di dottrina, Ivan Krastev decritta le fratture profonde che agitano il continente in questi anni Venti.

È un fatto: è diventato più facile immaginare la fine del mondo che la fine dell’automobile. L’automobile ha invaso il nostro immaginario così bene nell’ultimo secolo che sembra ormai impossibile trovare un’alternativa. Ma se vogliamo accelerare la fine di questa breve storia, dobbiamo accettare che la transizione non avverrà da un giorno all’altro – e smettere di vederla come una questione personale.