Manuel Escudero

Rappresentante permanente della Spagna presso l'OCSE

Economista e ambasciatore

Manuel Escudero è nato a San Sebastian. Economista, ha conseguito una laurea in Management (Business Studies, Deusto, Spagna), nonché un Master in regional economics e un dottorato di ricerca presso la London School of Economics, ottenuti rispettivamente nel 1977 e nel 1987.

Tra il 2005 e il 2010, Manuel Escudero è stato Direttore del network per il Global Compact delle Nazioni Unite, che mira a riunire aziende responsabili e altre istituzioni della società civile in partenariati pubblico-privati.

Nel 2007, Manuel Escudero è stato all'origine dei Principles for Responsible Management Education (PRME) del Global Compact delle Nazioni Unite, un'iniziativa internazionale sostenuta dalle Nazioni Unite e che coinvolge più di 700 business school in 85 Paesi.

Prima di assumere l'incarico di Ambasciatore e Rappresentante permanente della Spagna presso l'OCSE nel 2018, Escudero è stato segretario per la Politica economica e l'Occupazione nella Commissione esecutiva del PSOE e Consulente speciale dell'ufficio del Global Compact delle Nazioni Unite a New York.

Manuel Escudero vanta anche una lunga carriera accademica. È stato Professore di Macroeconomia, dean della Ricerca e dean della Facoltà presso l'Instituto de Empresa della IE Business School di Madrid tra il 1991 e il 2005. Nel 2010, Escudero è tornato in Spagna, dove è stato Direttore Generale della Deusto Business School (2010-2014).

In diversi momenti della sua vita, Escudero ha combinato le sue attività internazionali, professionali e accademiche con quelle pubbliche e politiche. Autore di 5 libri, ha anche partecipato a più di 10 opere collettive e pubblicato più di 150 articoli.
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In Spagna, Pedro Sanchez dovrebbe giurare come Primo ministro mercoledì. Secondo Manuel Escudero, ambasciatore spagnolo presso l’OCSE e principale artefice della politica economica di Sanchez, il leader del PSOE, lungi dall’attentare alla Costituzione spagnola, ha al contrario saputo cogliere le radici di un sentimento politico profondo. Contrapponendo il nazionalismo all’indipendentismo, la sua strategia per rimanere al potere mira a reintegrare la Catalogna e i Paesi Baschi, dando loro alcune garanzie.