Dopo Washington, bisogna occupare Bruxelles: il discorso di Viktor Orbán alla CPAC di Budapest
Politica
Da alcuni mesi Orbán non è più solo il cavallo di Troia di Putin in Europa, ma anche quello di Trump.
Nel suo ultimo discorso alla CPAC, che sembrava un comizio elettorale europeo, il primo ministro ungherese, che non è mai stato così debole sul piano interno, risponde all’appello della Casa Bianca e articola un piano per rovesciare l’Unione.
Lo traduciamo e lo commentiamo riga per riga.