Pierre Ramond


Tra le vittime collaterali della guerra lampo di al-Jolani in Siria, l’Iran è senza dubbio la più colpita.

A poco più di un anno dal 7 ottobre, l’“Asse della Resistenza” sembra essere stato sconfitto – strategicamente, diplomaticamente e militarmente. Per i nemici di Teheran, la caduta di Assad è un’occasione d’oro per spingere il decadente regime iraniano nell’abisso.

Un punto della situazione e uno sguardo verso il futuro con Ali Vaez.

La mossa di Jolani e dell’HTS contro Bashar al-Assad non è solo un terremoto per la regione. La fulminea presa del potere da parte del nuovo uomo forte della Siria segna la vittoria del “jihadismo politico” come strategia di conquista ed è da considerarsi come un punto di svolta nella storia dell’islamismo globale.

Negli ultimi giorni, la trasformazione del Medio Oriente è entrata in una nuova fase. Dalla fine dell’“Asse della Resistenza” all’“Asse dell’Impotenza”, il leader di Hayat Tahrir al-Sham, al-Joulani, che ha rovesciato mezzo secolo di regime Assad in Siria, ha appena creato un effetto attrattivo senza precedenti – chi sarà in grado di riempire questo vuoto?

Facciamo il punto della situazione con Hugo Micheron.