
Mario Draghi a Bruxelles un anno dopo : discorso integrale
Un anno dopo la pubblicazione del suo rapporto, Mario Draghi ha parlato davanti alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
Lo pubblichiamo nella traduzione italiana.
Un anno dopo la pubblicazione del suo rapporto, Mario Draghi ha parlato davanti alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
Lo pubblichiamo nella traduzione italiana.
All’inizio degli anni 2000, erano presenti le condizioni per fare dell’Unione un polo dell’innovazione.
Eppure, sono stati l’America e l’Asia a concretizzare le visioni europee del futuro.
Come ripensare un progetto costruttivo?
Nel mondo di Trump, possiamo ancora scegliere l’Europa di Mario Draghi.
«Torneremo a investire in Europa, in modo massiccio e responsabile.
Affronteremo gli interessi consolidati che oggi ostacolano il nostro cammino verso un futuro basato sull’innovazione piuttosto che sul privilegio.
E proteggeremo e preserveremo la nostra libertà.»
In Portogallo, davanti a capi di Stato europei, Mario Draghi ha stabilito una nuova diagnosi e fissato una rotta.
Pubblichiamo il suo appello di Coimbra.
Dopo le parole di Sergio Mattarella contro il « vassallaggio felice », il già presidente del Consiglio e banchiere centrale ha pronunciato ieri a Bruxelles un discorso chiave: un manifesto europeo per l’era Trump.
Questo appello all’azione parte da un imperativo: «dobbiamo essere ottimisti».
E da una direzione chiara: « «per far fronte a queste sfide, è ogni giorno più chiaro che dobbiamo agire sempre più come se fossimo un unico stato.»
Ne proponiamo qui la traduzione integrale.
La seconda Commissione von der Leyen sta elaborando un piano basato sulle raccomandazioni del rapporto Draghi per recuperare il ritardo della Cina a livello globale. Secondo l’economista Benjamin Bürbaumer, il suo quadro concettuale, quello della globalizzazione che si sviluppa a partire da Washington, si trova in un pericoloso vicolo cieco, in quanto trascura l’ambizione della Cina di diventare il cuore della nuova infrastruttura globale.
Le conseguenze dell’inazione climatica trascendono le linee di partito. Che si voti a destra o a sinistra, il degrado o addirittura la scomparsa delle risorse naturali non è solo una questione politica. Per garantire la prosperità a lungo termine dell’Europa, sono necessarie risorse considerevoli e una strategia: il rapporto Draghi offre una tabella di marcia.
L’urgenza geopolitica si è scontrata con gli imperativi della decarbonizzazione.
Per innescare la doppia transizione in Europa dopo l’elezione di Trump, dobbiamo fare un passo avanti rispetto alle raccomandazioni del rapporto Draghi.
Per quanto riguarda l’idrogeno verde, esiste un modo – ambizioso ma concreto – per pianificare un cambiamento radicale.
Pierre-Etienne Franc, CEO di Hy24, avanza sette proposte.
Il modello economico europeo sta vacillando: come sopravvivere ai prossimi shock?
Dall’elezione di Trump alla crisi politica in Germania, passando per i prezzi dell’energia e l’inflazione, l’economista Isabella Weber discute il rapporto Draghi durante la macro-crisi.