Secondo gli ultimi sondaggi, Marcel Ciolacu (PSD, S&D, sinistra) è in testa con il 23,7% dei voti, seguito dal candidato dell’USR (Renew, centro-destra) con il 17,8%. George Simion (AUR, ECR, estrema destra) è al terzo posto, con il 16,9% dei voti.
- Mentre il candidato del PSD sembra sicuro di qualificarsi per il secondo turno, la situazione del suo avversario è più incerta. Infatti, le intenzioni di voto per i candidati al secondo e terzo posto nei sondaggi sono comprese in un margine di errore di ± 2.
- L’affluenza alle urne avrà un forte impatto sul risultato finale. I seggi all’estero sono aperti dal 22 novembre e più di 197.000 persone hanno già votato (rispetto alle oltre 270.000 del secondo turno del 2019).
- Il gradimento di Simion, il candidato di estrema destra, è sceso notevolmente nei sondaggi dall’inizio di novembre. Tuttavia, le intenzioni di voto per Simion sono aumentate dopo l’invalidazione, all’inizio di ottobre, della candidatura di Diana Iovanovici-Șoșoacă, una controversa europarlamentare nota per le sue posizioni antisemite, ultranazionaliste, antivaccinali e filorusse.
- Mentre la maggior parte dei candidati mantiene una posizione atlantista pro-europea, Simion, a cui è stato vietato di entrare in Ucraina, si oppone apertamente a una maggiore integrazione europea. Il suo partito ha anche fatto campagna per l’annessione delle regioni confinanti con l’Ucraina – Bessarabia, Bucovina settentrionale e regione di Hertsa.
Se i sondaggi sono attendibili, la Romania, governata dal 2021 da una coalizione PSD-PNL, potrebbe essere l’eccezione in quest’anno di grandi elezioni: tutti i governi uscenti dell’OCSE in corsa per la rielezione quest’anno hanno perso voti e in molti casi il loro mandato.
- La candidatura del candidato di estrema destra Simion, che ha definito il suo partito “trumpista” e si è impegnato a sospendere gli aiuti militari all’Ucraina, rappresenterebbe un grande cambiamento dopo 10 anni di stabilità europeista sotto il presidente Iohannis (PPE), che ha permesso alla Romania di affermarsi come importante partner della NATO.
- Il secondo turno delle elezioni presidenziali è previsto per l’8 dicembre e Ciolacu rimane attualmente il favorito.
- I risultati di questo primo turno avranno un forte impatto sulle elezioni parlamentari del 1° dicembre: il punteggio ottenuto creerà senza dubbio una dinamica positiva per i partiti dei candidati primi e secondi classificati.