In un rimpasto di governo, mercoledì 4 settembre Volodymyr Zelensky ha sostituito il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, in carica dal 2020, con il suo vice Andrii Sybiga. La promozione di Sybiga a viceministro degli Esteri ad aprile sembra avere segnato il destino di Kuleba, nonostante l’iniziale opposizione di Washington alla sua sostituzione, secondo fonti vicine a Zelensky1.

Andrii Sybiga è un diplomatico laureato in legge all’Università di Leopoli. Avvocato di formazione, è stato precedentemente inviato a Varsavia e ad Ankara.

  • Sybiga è stato ambasciatore in Turchia dal 2016 al 2021. È stato poi nominato vice capo del gabinetto di Volodymyr Zelensky, carica che ha ricoperto fino all’aprile 2024. Parla correntemente polacco e inglese. A Varsavia, ha lavorato nella sezione consolare dal 1998 al 2002, e poi dal 2008 al 2012 come Consigliere-Evoy2.

Il suo predecessore, Kuleba, ha gradualmente perso la fiducia di Volodymyr Zelensky dopo l’invasione russa del febbraio 2022. I due uomini si sono allontanati, con il presidente ucraino che ha ritenuto che l’approccio di Kuleba — a volte descritto come «sofisticato» — non fosse più in fase con l’urgenza della situazione a Kiev, caratterizzata dalla continua avanzata dell’esercito russo sul terreno.

  • Sybiga ha la reputazione di avere l’orecchio del Presidente a Kiev3. Con questa nomina, quest’ultimo vuole probabilmente orientarsi verso una diplomazia più aggressiva.
  • In particolare, venerdì 6 settembre Zelensky ha partecipato alla riunione del formato Ramstein in Germania per sostenere la consegna di armi a lungo raggio e di un maggior numero di sistemi di difesa antiaerea.
  • La nomina di Andrii Sybiga precede di poche settimane la visita di Zelensky negli Stati Uniti, dove dovrebbe presentare a Joe Biden un «piano per la vittoria».

Per molti aspetti, le decisioni provengono principalmente dal Gabinetto del Presidente ucraino, dove il potere è concentrato nelle mani di Andriy Yermak, al di sopra e al di fuori del Presidente. L’opposizione ritiene che il rimpasto e la nomina di Sybiga a Ministro degli Esteri mirino a consolidare il potere attorno al gabinetto di Volodymyr Zelensky, nominando nuovi funzionari scelti soprattutto per la loro fedeltà al Presidente.