Il premier cinese Li Qiang conclude oggi una visita di lavoro di due giorni in Russia, durante la quale ha avuto colloqui con il suo omologo Mikhail Mishoustin e con Vladimir Putin. Giovedì 22 agosto si recherà in Bielorussia, dove è prevista la firma di una serie di accordi bilaterali.

Durante il loro incontro, Li Qiang ha dichiarato al Presidente russo di voler «espandere la cooperazione reciprocamente vantaggiosa in tutti i settori e raggiungere risultati più concreti»1. Pochi giorni prima, la Mongolia ha annunciato che non prenderà parte al progetto del gasdotto Power of Siberia 2 (PS-2) almeno fino al 2028.

  • Il PS-2 è un importante progetto di gasdotto che è stato oggetto di un memorandum d’intesa tra Russia e Mongolia — il cui territorio sarà parzialmente attraversato dal gasdotto — nel 2019.
  • La costruzione, che avrebbe dovuto iniziare all’inizio del 2024, non è ancora iniziata e non sembra che siano stati fatti progressi durante la visita di Putin in Cina lo scorso maggio.
  • Il governo di coalizione mongolo non ha incluso il PS-2 nel suo piano di sviluppo 2028 concordato il 16 agosto, suggerendo che Ulan Bator
  •  non ha intenzione di procedere con il progetto nel prossimo futuro2.

Questo annuncio arriva dopo che gli ultimi negoziati tra le parti russe e cinesi sul prezzo del gas venduto a Pechino non hanno raggiunto un accordo3. L’abbandono definitivo del progetto rappresenterebbe un’importante perdita di introiti per Gazprom, che lo scorso anno ha registrato una perdita di 6,8 miliardi di dollari — mentre il gruppo prevedeva profitti per 15,29 miliardi nel 20224.

  • Dal 2018, la Cina ha un saldo commerciale negativo con la Russia. La fornitura di decine di miliardi di metri cubi di gas in più all’anno aumenterebbe ulteriormente il divario.
  • Pechino ha anche altre alternative e ha già dato il suo sostegno alla costruzione di un gasdotto che collega il Turkmenistan allo Xinjiang. A differenza del PS-2, la linea D sarebbe costruita e gestita interamente dalla Cina5

Il progetto Power of Siberia 2 testimonia l’approccio pragmatico di Pechino alle relazioni sino-russe, nonostante gli impegni assunti per approfondire la cooperazione bilaterale. Le proiezioni del fabbisogno energetico cinese indicano che Pechino potrebbe non aver bisogno delle forniture del PS-2 fino al 2040 (a quel punto solo la metà dei 300 miliardi di m³ di domanda sarà coperta dai contratti esistenti)6.

Note
  1. Chinese premier says China ready to join Russia for cooperation in emerging areas, Governo cinese, 22 agosto 2024.
  2. «Монголия не включила МГП Сила Сибири-2 в план развития до 2028 г. А должна была?», Neftegaz, 21 agosto 2024.
  3. Max Seddon, Anastasia Stognei, Henry Foy e Joe Leahy, «Russia-China gas pipeline deal stalls over Beijing’s price demands», Financial Times, 2 giugno 2024.
  4. «Gazprom posts net loss under IFRS for 2023 amounting to $6.8 bln», TASS, 2 maggio 2024.
  5. Reid Standish, «China In Eurasia Briefing: The Power of Siberia-2 Pipeline Hits A Snag In Mongolia», Radio Free Europe, 21 agosto 2024.
  6. Erica Downs, Akos Losz e Tatiana Mitrova, The Future of the Power of Siberia 2 Pipeline, Center on Global Energy Policy, 15 maggio 2024.