• Nella prossima legislatura, il Parlamento europeo avrà 720 seggi. La maggioranza è di 361 seggi
  • Con 376 seggi, l’unione di tutte le forze dal centro-destra all’estrema destra ha la maggioranza.
  • Sebbene rimanga altamente improbabile che queste forze eterogenee e disorganizzate siano in grado di coalizzarsi in modo stabile per proporre un’agenda positiva o votare per un candidato unitario alla presidenza della Commissione, non bisogna sottovalutare il potere di blocco che potrebbero esercitare.
  • Una conseguenza fondamentale: in questa nuova configurazione, il Partito Popolare acquista una nuova centralità, a scapito di Renew, e avrebbe più spazio di manovra per porre un veto alle politiche malvolute dall’elettorato di destra, a partire dalla transizione ecologica.
  • Come sottolinea il politologo Cas Mudde: “l’aumento del numero di seggi è dovuto principalmente al fatto che l’estrema destra ha ottenuto buoni risultati in alcuni paesi che, per le loro dimensioni demografiche, sono rappresentati nel Parlamento europeo – Francia e Italia, e in misura minore la Germania… A livello europeo, invece, i partiti di estrema destra sembrano ottenere risultati inferiori in Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlande, Germania, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia… Anche in Grecia, Paesi Bassi e Spagna non sono particolarmente forti.”

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