Joe Biden è il candidato alla presidenza la cui campagna ha speso di più dal 2021, con 24,8 milioni di dollari rispetto ai 23 milioni di Donald Trump. Queste cifre sono in realtà molto più alte se si tiene conto della spesa dei comitati di azione politica (PAC) che sostengono i candidati.

  • Esistono diversi tipi di PAC: le PACS  “connesse”, le super PAC, le ibride (o Carey Committee)…
  • Allo stesso modo in cui questi comitati raccolgono e spendono fondi a favore di uno o più candidati, alcuni gruppi si formano per opporsi a un candidato.
  • È il caso, ad esempio, di “Win it Back PAC”, un comitato che lavora per contrastare la campagna di Donald Trump, in particolare attraverso campagne pubblicitarie e di comunicazione.

Per calcolare quanto ciascun candidato alle primarie repubblicane ha speso per assicurarsi un voto in Iowa e New Hampshire — i primi due Stati in cui si sono svolte le primarie — abbiamo esaminato quanto era stato dichiarato alla Commissione elettorale federale e quanto avevano speso i PAC che sostenevano ciascun candidato, utilizzando i dati di Open Secrets.

  • Asa Hutchinson ha ricevuto 191 voti nei caucus dell’Iowa e 113 nel New Hampshire dopo aver speso più di 2 milioni di dollari – compresi 1,1 milioni di dollari del suo gruppo di sostegno “America Strong & Free Action Outside Spending” – o 6.788 dollari per elettore nelle due primarie.
  • Ron DeSantis, un tempo considerato il principale avversario di Donald Trump, ha speso 2.916 dollari per elettore in Iowa e New Hampshire, mentre il suo super PAC “Never Back Down” aveva ancora quasi 100 milioni di dollari da spendere alla fine di giugno 2023.

Queste cifre sono certamente sottostimate per alcuni candidati, poiché i dati della Commissione elettorale federale coprono solo il periodo dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno.