Il partito al potere, SNS, guidato dal Presidente della Repubblica Aleksandar Vučić, ha annunciato la sua vittoria alle elezioni legislative del 17 dicembre, con il 48% dei voti. I risultati sono stati contestati dall’opposizione, che accusa il governo di brogli elettorali.

  • A Belgrado si stanno svolgendo manifestazioni dal momento dell’annuncio dei risultati. Ieri i manifestanti hanno chiesto un «blocco di 24 ore delle strade di Belgrado» per il 29 dicembre.
  • La missione internazionale di osservazione elettorale, guidata dall’OSCE, dal Parlamento Europeo e dal Consiglio d’Europa, ha rilevato che, nonostante la presenza di un’opposizione e di vere e proprie «alternative politiche» nella campagna elettorale, il processo elettorale è stato falsato a favore del partito presidenziale, «creando condizioni ingiuste».
  • La missione ha segnalato le irregolarità osservate il giorno delle votazioni, tra cui «acquisto di voti» e «riempimento indebito delle urne»1
  • La popolazione serba è divisa sull’operato di Vučić: il 39% ha un’opinione negativa, il 19% positiva e il 33% ha un’opinione «media»2
  • La lotta alla criminalità e alla corruzione è una delle aree in cui il governo è più criticato, con il 46% di opinioni negative.

Mosca ha reagito associando le manifestazioni a tentativi di destabilizzazione da parte dell’Occidente, riprendendo la retorica della delegittimazione utilizzata durante la rivoluzione di Maidan in Ucraina. Il Cremlino ha accusato «l’Occidente» di utilizzare le «tecniche del colpo di stato di Maidan», secondo i commenti della portavoce del Ministero degli Esteri, riportati dall’agenzia di stampa russa Tass3.

Aleksandar Vučić è uno dei leader europei che è rimasto più vicino a Mosca dopo l’avvio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina, pur essendo alla guida di un paese candidato all’adesione all’Unione Europea.

  • La popolazione serba è largamente divisa tra posizioni filo-russe e filo-europee. Nel contesto della guerra in Ucraina, il 42% della popolazione ritiene che la Serbia debba mantenere buoni rapporti con Putin, a costo di compromettere le relazioni con l’UE. 
  • D’altro canto, il 23% della popolazione ritiene che la Serbia debba avvicinarsi all’UE e imporre sanzioni alla Russia.
  • Se si tenesse un referendum sull’adesione all’Unione Europea, il 33% della popolazione voterebbe a favore e il 33% contro, secondo un sondaggio del giugno 2023 del centro di ricerca Demostat.