L’incontro 2+2 di venerdì, il quinto di questo tipo, è un’opportunità per rafforzare la cooperazione tra i due Paesi su progetti specifici e per fare il punto sulle priorità strategiche condivise, la Cina in primo piano. 

  • Il riavvicinamento tra India e Stati Uniti è dovuto in particolare alla priorità data alla Cina nelle rispettive agende strategiche. «Da parte indiana, non ci si aspetta più molto dalla Cina». L’obiettivo è essenzialmente quello di «limitare i danni», analizza Isabelle Saint-Mézard.
  • Sul fronte militare, l’India sta anticipando e reagendo in particolare alla crescente presenza navale della Cina nell’Oceano Indiano. 
  • Alla fine di ottobre, la Cina e il Pakistan hanno annunciato che a novembre avrebbero condotto una nuova esercitazione militare congiunta («Sea Guardians-3») nel Mar Arabico. 
  • L’India e gli Stati Uniti hanno lanciato il 21 giugno «India-US Defense Acceleration Ecosystem» congiunto (INDUS-X), con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tecnologica, industriale e nella formazione.
  • Oltre alla sicurezza, l’economia rimane un pilastro delle relazioni tra India e Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono il principale partner commerciale dell’India, seguiti dall’Unione Europea. 
  • Tra i principali progetti commerciali e infrastrutturali in sospeso, il Corridoio economico India-Medio Oriente-Europa (IMEC) annunciato al vertice del G20 a New Delhi a settembre – pensato in particolare per competere con l’iniziativa delle Nuove Vie della Seta della Cina – è attualmente messo in discussione dalla guerra di Sukkot e dalle prospettive di potenziale destabilizzazione in Medio Oriente. 

L’agenda diplomatica degli Stati Uniti rimane concentrata sulla regione Indo-Pacifica questa settimana. Culminerà con l’apertura del vertice APEC a San Francisco, domenica 12 novembre. Nel frattempo, Lloyd Austin si recherà in Indonesia per una riunione dei ministri della Difesa ASEAN.