Vittorio Emanuele Parsi

Professore di relazioni internazionali

Vittorio Emanuele Parsi è professore di relazioni internazionali all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Dal 2013, è direttore dell'ASERI (Alta scuola di economia e relazioni internazionali)

Dal 2005, è direttore del programma del master in economia e politiche internazionali (Joint Venture tra ASERI E USI). È professore di relazioni internazionali alla facoltà di economia dell'università di Lugano (USI - Lugano, Svizzera)

È membro della "Società per lo Studio della Diffusione della Democrazia" (SSDD), della Commissione governativa sul fenomeno della radicalizzazione e dell'estremismo jihadista, del consiglio del Centre for Diplomacy and Strategy della London School of Economics (LSE, IDEAS), del gruppo di riflessione strategica della Farnesina e della riserva della marina italiana, con il grado di comandante.
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Roma come Washington. Trump come Cesare. Vance come Augusto. Musk come un ricco liberto.

Se l’Urbs si trasferisce a Washington, l’Italia di Meloni diventa prigioniera del suo status di Stato-cliente ai margini dell’Impero.

Vittorio Emanuele Parsi analizza questo rovesciamento e pone una domanda chiave: in questa nuova realtà, come è possibile trovare uno spazio?

Cosa succederà dopo l’operazione militare israeliana a Gaza? Per porre fine alla violenza, bisogna domandarsi come debba finire la guerra del Sukkot. Mentre i blocchi a Gaza si accumulano, gli appelli al cessate il fuoco si moltiplicano e la strategia israeliana sembra senza uscita, Vittorio Emanuele Parsi cerca di articolare una proposta. Partendo dai vantaggi e dai limiti degli accordi di Abramo, una Forza di sicurezza araba a Gaza potrebbe gestire la transizione verso l’indipendenza della Palestina.