In un testo che paragona il processo di allargamento dell’Unione europea a una pratica rituale sulle rive dell’Adriatico, la passeggiata dello xhiro, la scrittrice albanese Lea Ypi descrive l’Unione europea come «Una processione infinita intorno al passato. Un passato che è solo un punto di riferimento, ma davanti al quale non ci fermiamo mai, non alziamo mai lo sguardo, non riflettiamo mai. […]Potere, ricchezza, Realpolitik: se tutto questo suona familiare, è perché il patrimonio culturale dell’Europa è fatto di valori universali, ma anche di violazioni universali».
Come si diventa scrittori europei oggi? Perché è più difficile, rispetto al Novecento, costruire grandi narrazioni continentali? In un’epoca in cui il romanzo sembra essere sempre più ripiegato sul vissuto di chi scrive, il Grand Continent prova a riflettere sulle nuove forme di racconto. L’ingresso è libero, previa registrazione a questo link.
Per discutere di questo tema abbiamo invitato
Il dibattito sarà anche l’occasione di presentare l’edizione 2023 del Prix Grand Continent, che sarà assegnato il prossimo 20 dicembre. Nella stessa settimana, due eventi simili a quello di Roma si terranno anche a Parigi e a Madrid, un piccolo contributo alla creazione di un dibattito sulla giusta scala: quella continentale. Il premio si propone di continuare la passeggiata descritta da Lea Ypi fino alle coste di oggi, individuando le grandi narrazioni europee che stanno plasmando il continente, accompagnando i suoi cambiamenti geopolitici e contribuendo a salvare l’integrazione europea dai suoi stessi demoni. La shortlist dei candidati sarà annunciata a fine novembre.