I grandi rimossi della politica americana, tra disuguaglianze e intersezionalità. Una prospettiva femminista
L’elezione di Kamala Harris, donna, nera, figlia di immigrati, alla vice-presidenza degli Stati Uniti è un fatto politico dall’importanza eccezionale. Al di là dei simboli, l’evento si presta a una profonda riflessione su questioni politiche come la rappresentanza, la leadership, il successo, il privilegio, tra ideologia del merito e riconoscimento delle disuguaglianze.
Oltre i limiti dell’identity politics, la soluzione sembra essere la riscoperta della politica e dell’immaginazione, scrive Federica Merenda.