Quando il leader della CDU, Friedrich Merz, è venuto a Parigi per un incontro faccia a faccia con Emmanuel Macron nel dicembre del 2023, il probabile prossimo Cancelliere tedesco ha anche trovato il tempo per visitare Anselm Kiefer nel suo atelier a Croissy-Beaubourg.

Kiefer è conosciuto in tutto il mondo per i suoi dipinti monumentali di paesaggi dorati, campi di grano sterili e gigantesche sculture in piombo. I due uomini hanno superato da tempo l’età pensionabile nel loro paese e condividono un’affinità per la grandezza, il pensare alle (dis)continuità storiche, la provocazione e il pathos. In questo senso, non è sorprendente che Macron sia un frequentatore abituale di Croissy-Beaubourg 1. Nel 2021, il presidente francese ha persino chiesto a Kiefer di realizzare 6 sculture per il Panthéon;  le prime nuove opere d’arte installate nel mausoleo della Repubblica da cento anni 2.

Con Sigmar Polke e Georg Baselitz, Kiefer è l’artista per eccellenza della Germania del dopoguerra. Nato in un rifugio antiaereo nel marzo del 1945, cresciuto in un paese ricoperto di macerie e repressione, il lavoro di Kiefer è una continua riflessione sul passato nazista della Germania. Per la sua mostra di laurea a Karlsruhe nel 1969, l’artista si fotografò mentre faceva il saluto nazista in vari paesi europei. Riproducendo quel gesto – vietato nella Germania Ovest – il giovane Kiefer voleva rompere il pesante silenzio di una società che, all’epoca, era felice di dimenticare gli orrori commessi dai loro predecessori.

Per Kiefer, la risposta all’oscuro passato della Germania è l’Europa. Nel 1992, Kiefer emigrò in Francia. “Europa” è anche il titolo di una serie di dipinti inusualmente gioiosi di Kiefer che mostrano mucche felici che si riposano in un labirinto ed il cui stomaco trasparente è riempito di paglia 3.

Kiefer, Macron e presto Merz – è questo il trio vincente per un futuro felice del “vecchio continente”? Forse. Inatteso, Merz potrebbe rivelarsi essere nel posto giusto al momento giusto per dare nuova linfa ad un’Europa disorientata ed ad un Macron indebolito.

Multimilionario autodidatta, Merz si descrive come un membro della “classe media superiore” – e ama rendersi alle sue riunioni in piccoli aerei ad elica.

Joseph de Weck

Sospeso nell’aria

Merz è un vero e proprio conservatore. È nato il giorno di carnevale del 1955 nella campagna della Renania Settentrionale-Vestfalia, nella Germania occidentale. Cresciuto cattolico a Brilon, una pittoresca cittadina di 25.000 abitanti, Merz si è iscritto alla CDU all’età di 17 anni e ha seguito le orme del padre studiando legge. Il suo background borghese traspare dal suo abbigliamento: un gusto pronunciato per i maglioni di cashmere con scollo a V e le camicie a quadri ben stirate.

Dall’alto del suo metro e 98, Merz guarda letteralmente dall’alto in basso la maggior parte delle persone con cui parla. Ma se spesso viene accusato di essere distaccato, non è solo per la sua altezza. Questo multimilionario autodidatta si descrive come un membro della “classe media superiore” 4 – e ama rendersi alle sue riunioni in piccoli aerei ad elica 5.

Ex artigliere della Bundeswehr, Merz ama l’autorità e l’ordine: davanti ad una telecamera non esita a dire ad un dipendente di comprare una spazzola per non arrivare in ufficio la mattina con i capelli in disordine. E forse si potrebbe addirittura percepire in lui un’anima, l’eco di uno stile: il Biedermeier 6. Come in questa foto che lo ritrae mentre accompagna al clarinetto la figlia al pianoforte nel suo salotto.

Friedrich Merz suona il clarinetto con sua moglie e le figlie a Brilon, 1999. © Georg Lukas

Anche la retorica di Merz è elegante, ma non per questo meno tagliente e mordente. Altrove, la sua prontezza di spirito sarebbe un’arma formidabile nei dibattiti; invece, è un handicap in un Paese in cui gli elettori vogliono che i politici siano affabili piuttosto che degli oratori sofisticati. Helmut Kohl e Angela Merkel, i cancellieri tedeschi che hanno avuto più successo negli ultimi tempi da un punto di vista politico, erano tutt’e due degli oratori proverbialmente soporiferi.

La reputazione di Merz come un essere presuntuoso, eccessivamente ambizioso, tutto cervello e niente cuore risale a molto tempo fa.

In quello che è diventato l’inno non ufficiale di Amburgo, il leggendario gruppo rap Beginner ha scritto nel 2004 “e invece di essere antipatico, giovane e dinamico come Friedrich Merz, da noi, tutto è tranquillo, cool e relax” 7. Ancora oggi, l’indice di popolarità del 69enne Merz è appena al 43,3%. Certo, è meglio del cancelliere Olaf Scholz (32,7%), ma ben lontano dal 52,1% del ministro della Difesa SPD Boris Pistorius 8. Sebbene quest’ultimo abbia finalmente annunciato che non lo affronterà come candidato della SPD, Merz non ha ancora vinto le elezioni. Se dovesse essere effettivamente eletto Cancelliere nel 2025, sarebbe un eufemismo dire che non inizierebbe il suo mandato in un clima di entusiasmo.

Da bambino, Merz è stato mandato per sei mesi in una clinica gestita da suore per curare la tubercolosi – un periodo che oggi descrive come “per niente piacevole”, senza entrare nei dettagli.

Joseph de Weck

Controllare le proprie emozioni

Tuttavia, Merz non è uno Scholzomat 9 insipido che non riesce a costruire un rapporto personale al di là del suo gruppo di consiglieri più ristretto. Come mi ha detto una persona vicina al cancelliere della SPD: “I francesi deplorano che Macron e Scholz non abbiano un rapporto personale, ma il Cancelliere non ha un vero legame con nessuno, né nel suo Paese, né all’estero”.

Merz dà invece spazio alle emozioni e ai sentimenti. In privato, sorprende per le sue capacità di ascoltare con attenzione e persino di mostrare una certa empatia. Merz proviene da una famiglia benestante, ma non tutto nella sua vita è stato facile. Suo padre, arruolato nella Wehrmacht all’età di 17 anni e prigioniero di guerra per 4 anni nella Georgia sovietica, era noto a Brilon per essere estremamente severo. Da bambino, Merz è stato mandato per sei mesi in una clinica gestita da suore per curare la tubercolosi – un periodo che oggi descrive come “per niente piacevole”, senza entrare nei dettagli. Sua sorella è rimasta uccisa in un incidente stradale all’età di 21 anni.

Merz è anche notoriamente impaziente, irascibile e orgoglioso. Da adolescente aveva dovuto lasciare il liceo locale per motivi disciplinari e i suoi voti erano così bassi che era stato costretto a ripetere una classe.

Ancora oggi, Merz si lascia prendere dai suoi demoni. Più volte la sua testa calda lo ha portato a commettere errori tattici e a scontentare potenziali alleati. In particolare, sembra che sia difficile per lui di fare una distinzione tra la sfera personale e quella politica: se un collega di partito gli si rivolta contro, lo cancella completamente dalla sua lista. Merz, che all’università era membro di una confraternita di studenti cattolici, apprezza la lealtà più di ogni altra cosa. Ogni anno va in vacanza per una settimana con lo stesso gruppo di amici.

Merz, che all’università era membro di una confraternita di studenti cattolici, apprezza la lealtà più di ogni altra cosa. Ogni anno va in vacanza per una settimana con lo stesso gruppo di amici.

Joseph de Weck

Il risveglio di Friedrich l’Addormentato

Il carattere spigoloso e il dogmatismo di Merz spiegano sicuramente in parte perché la sua carriera politica sia stata tutt’altro che lineare: nessun politico tedesco ha dovuto digerire così tante sconfitte politiche.

Per cominciare, Merz non ha seguito il cursus honorum tipico di qualunque altro politico che vuole prendere il potere in Germania. 

La politica nella Repubblica Federale è un’attività professionale, in cui i giovani ambiziosi si impegnano precocemente: all’inizio, si legano ad un partito, poi ne salgono pazientemente i gradini della scala che li porterà verso le cariche più alte. In maniera insolita, dopo aver conseguito la laurea in legge a Bonn, Merz non tornò sulle sue terre per costruire la sua carriera politica, ma si trasferì in un’altra regione per lavorare come giudice. Fu in gran parte grazie alle manovre di amici che erano rimasti coinvolti nella CDU a Brilon che Merz, un po’ tardi, si lanciò finalmente in politica. E questo sotto la tutela di un uomo illustre. 

Anche se Merz si definisce come cattolico romano e va regolarmente a messa, il suo autentico spiritus rector è stato il protestante Wolfgang Schäuble.

Sotto la protezione del più stretto consigliere di Kohl, Merz è salito alla ribalta alla fine degli anni ’90 grazie alla sua energia alla Gordon Gekko e al suo ruolo di portavoce della corrente più conservatrice all’interno della CDU.

Tuttavia, nel 2000, quando Schäuble dovette dimettersi dalla carica di presidente della CDU a causa di uno scandalo legato al finanziamento del partito, Merz perse la lotta per la sua successione a favore di una tedesca dell’Est senza grandi pretese: una certa Angela Merkel. Una volta al potere, Merkel ha lavorato costantemente per emarginare colui che considerava come il suo rivale più minaccioso. Rendendosi conto che Merkel lo aveva messo sotto scacco, Merz, umiliato, lasciò la politica nel 2009 per fare soldi – tanti soldi.

Durante i suoi quasi dieci anni di assenza dalla politica, molti conservatori, scontenti della strategia elettorale di Merkel (quella di abbandonare le posizioni tradizionali della CDU per conquistare gli elettori del centro-sinistra), speravano nel ritorno di Merz. In questi ambienti, lo si paragonava, non senza umorismo, all’imperatore del Sacro Romano Impero Federico Primo di Hohenstaufen, detto Barbarossa, che, secondo la leggenda, dormiva in una montagna con i suoi cavalieri, in attesa di riconquistare il suo trono al momento opportuno.

Anche se Merz si definisce come cattolico romano e va regolarmente a messa, il suo autentico spiritus rector è stato il protestante Wolfgang Schäuble.

Joseph de Weck

Come l’imperatore addormentato, anche l’altro Friedrich aspettava. Farà il suo ritorno solo nel 2018. Di fronte alle critiche sempre più crescenti contro la sua decisione di far entrare un milione di rifugiati all’apice della guerra civile siriana nel 2015, Merkel fu costretta a dimettersi dalla guida della CDU nell’ottobre del 2018. In modo spettacolare, Merz rilasciò una dichiarazione in cui annunciava la sua candidatura solo pochi minuti dopo la diffusione della notizia della decisione della Cancelliera.

Tuttavia, ancora una volta, l’icona della destra della CDU ha subito una pesante sconfitta, perdendo la corsa alla leadership a favore della confidente di Merkel Annegret Kramp-Karrenbauer. Nel 2020, Merz deve lasciare il suo posto ad Armin Laschet, un altro centrista. È solo nel 2022, al suo terzo tentativo, che una CDU disorientata lo sceglie finalmente come il suo capo.  

Nel modello Schäuble

Per capire la posizione politica profondamente unica di Merz, dobbiamo tornarci per osservare un’altra icona della destra: Wolfgang Schäuble. Merz è stato l’unico politico tedesco con cui Schäuble si è dato del tu. E, soprattutto, Merz condivide con il leggendario ministro degli Interni di Kohl e delle Finanze di Merkel tre caratteristiche politiche fondamentali. 

In primis, il conservatorismo sociale, che si traduce nel sostegno alla politica di mantenimento dell’ordine pubblico e in una posizione dura nei confronti dell’immigrazione.

Opposto contro la decisione presa da Merkel nel 2015 di consentire un grande afflusso di rifugiati in Germania, Merz sostiene oggigiorno la necessità di dichiarare lo stato di emergenza che consentirebbe a Berlino di sostituirsi al diritto dell’UE e di istituire il respingimento dei migranti alle frontiere nazionali. Sostiene inoltre l’introduzione di modelli di esternalizzazione delle procedure delle richieste d’asilo, come quello proposto con il Ruanda nel Regno Unito.

Merz è stato l’unico politico tedesco con cui Schäuble si è dato del tu.

Joseph de Weck

Merz ama anche presentare le sue posizioni di destra dura sull’immigrazione appoggiandosi su una retorica populista. Ha accusato i rifugiati di guerra ucraini di essere dei “turisti dell’assistenza sociale” – una dichiarazione per la quale si è poi scusato. Ha definito “piccoli pascià” i figli d’immigrati che non rispettano le maestre 10. Si è scagliato contro la “società multiculturale” e ha proposto che i migranti debbano assimilarsi ad una “cultura di base” tedesca.

Le politiche sociali di Merz riflettono le sue radici conservatrici. Promette di annullare la legislazione sulla legalizzazione della marijuana introdotta dal governo Scholz. Negli anni 2000, questo padre di tre figli si è opposto ad una legge che introduceva le unioni civili per gli omosessuali. Quando, nel 2020, gli è stato chiesto se accetterebbe un cancelliere gay, Merz ha risposto “sì, certo”, ma poi ha aggiunto “purché avvenga nel rispetto della legge e non riguardi i bambini” 11.

Quando, nel 2020, gli è stato chiesto se accetterebbe un cancelliere gay, Merz ha risposto “sì, certo”, ma poi ha aggiunto “purché avvenga nel rispetto della legge e non riguardi i bambini”.

Joseph de Weck

Merz e il capitale

Ma il conservatorismo di Merz non è la sola dimensione che spiega come mai è posizionato così a destra del partito. Come Schäuble, è anche un ordoliberale economico, ma con un tocco “Manchesteriano”.È diventato famoso negli anni 2000 per aver promesso che, con lui come ministro delle finanze, la dichiarazione dei redditi sarebbe stata ridotta in maniera importante. Nel 2008, in piena crisi finanziaria globale, Merz aveva pubblicato un libro intitolato “Osare più capitalismo: I sentieri verso una società giusta” 12.

Quando Merkel ha stroncato la sua ascensione politica, Merz ha messo i suoi servizi a disposizione della causa capitalista in un altro modo: entrando in uno studio legale d’affari di Düsseldorf e accumulando un numero impressionante di posti nei consigli di amministrazione di grandi aziende, prestigiose come Commerzbank, ma anche ordinari come il produttore di carta igienica WEPA. Il suo ruolo più importante è stato quello di presidente (cioè di capo lobbista) della filiale tedesca di BlackRock, il più grande gestore patrimoniale del mondo.

Oggi, per far uscire l’economia tedesca da una stagnazione che dura ormai da quasi 5 anni, Merz propone un’“Agenda 2030” – un’evidente rivisitazione del programma di liberalizzazione economica e di tagli al welfare denominato “Agenda 2010”, promosso dal cancelliere della SPD Gerhard Schroeder nei primi anni 2000, quando la Germania era già “il malato d’Europa”.

Secondo Merz, il motivo principale per cui il capitalismo non funziona per i tedeschi è che non sono abbastanza capitalisti.

Joseph de Weck

Per esempio, Merz vuole ridurre i sussidi di disoccupazione, creare incentivi per i tedeschi a lavorare più ore e ridurre le normative sul clima. Con l’industria automobilistica in crisi, Merz vuole annullare il divieto di circolazione nell’UE delle auto con motore a combustione interna a partire dal 2035. Per contrastare i dazi in arrivo di Trump, vuole raddoppiare gli accordi di libero scambio con l’UE e soprattutto far passare l’accordo con il Mercosur. Più vicino alla linea di Parigi, si dice favorevole al nucleare ed afferma che la Germania dovrebbe pensare a partecipare alle nuove centrali nucleari francesi 13.

Inoltre, Merz vuole che i tedeschi inizino finalmente ad investire una parte dei loro giganteschi risparmi nei mercati azionari, invece di lasciarli appisolati sui conti bancari. Secondo Merz, il motivo principale per cui il capitalismo non funziona per i tedeschi è che non sono abbastanza capitalisti. Sostenere questo tipo di “capitalismo degli azionisti” nel 2024 è audace, ma lo è ancora di più in Germania, dove i mercati finanziari sono visti con diffidenza.

E naturalmente Merz è un forte sostenitore del freno al debito costituzionale della Germania, sostenuto con dichiarazioni del tipo “non possiamo caricare di debiti le generazioni future… il pareggio di bilancio non è solo una buona politica, è un obbligo morale”. L’uomo che da lontano sembra una delle austere statue di Alberto Giacometti concentrerà la sua campagna sulla necessità di tenere sotto controllo le finanze della Repubblica Federale.

Eppure, a porte chiuse, la maggior parte dei politici della CDU riconosce che, una volta eletti, dovranno trovare un modo per ottenere più prestiti. Alla domanda se rivedrebbe il freno al debito, Merz risponde che in politica, “nulla è mai completamente escluso” 14. In realtà, egli stesso sa che andrebbe incontro allo stesso destino di Scholz se non riuscisse a rilanciare la crescita. E poi c’è l’imperativo di aumentare le spese per la difesa, un argomento chiave nel discorso di Merz sin da prima del 2022.

Westbindung o il legame con l’Ovest

Questo ci porta al terzo elemento del trittico schäubliano: una forte visione europeista e la convinzione che gli europei dovranno assicurare la propria difesa.

Schäuble si è spento nel 2023. Tra le sue ultime volontà, due sono particolarmente sorprendenti: Emmanuel Macron avrebbe dovuto parlare al Bundestag, e Merz tenere il discorso principale in chiesa.

Accanto a Kiefer, Schäuble è il legame, ormai celeste, tra Macron e Merz.

Merz si colloca nella lunga tradizione di politica estera conservatrice di Konrad Adenauer, che può essere riassunta nella parola Westbindung, letteralmente legame con l’Ovest. Sempre tentata di allearsi con la Russia, la Germania libera deve d’ora in poi far parte sempre e senza ombra di dubbio della squadra occidentale. Questa politica poggia su due pilastri.

Primo: gli stretti legami con gli Stati Uniti. Dal 2009 al 2019, Merz è stato presidente di Atlantik-Brücke, il forum transatlantico più influente della Germania. Archetipo della Germania dell’Ovest, Merz sa resistere alle promesse lucrative dell’Est: come Schäuble, si è opposto alla costruzione di NordStream II ed è da tempo un sostenitore di una linea dura verso la Russia. 

Tra le ultime volontà di Schäuble, due sono particolarmente sorprendenti: Emmanuel Macron avrebbe dovuto parlare al Bundestag, e Merz tenere il discorso principale al tempio.

Joseph de Weck

Stessa cosa vale per la questione della Cina: per Merz, Pechino è un partner commerciale, ma anche una minaccia per la sicurezza della Germania 15. Nel 2022, ha criticato aspramente Scholz per aver autorizzato la vendita di un terminal del porto di Amburgo alla società statale cinese Cosco, sostenendo che si trattava di un’infrastruttura strategica 16.

Questo membro di lunga data del club di tiro di Brilon crede nella deterrenza piuttosto che nel Wandel durch Handel, proprio quel cambiamento attraverso il commercio promosso da Merkel e dalla SPD.

Secondo: l’integrazione europea è fondamentale per realizzare l’interesse nazionale della Germania e per addomesticare il paese che è troppo grande per l’Europa, ma troppo piccolo per il mondo.

L’europeo

Nel 1989, la prima carica elettiva di Merz è stata quella europarlamentare. Ancora una volta, si tratta di un fatto insolito: in Germania, l’istituzione è generalmente considerata come un luogo in cui i partiti si liberano di membri anziani e indesiderati, non di giovani talenti promettenti.

Come Emmanuel Macron, Merz sostiene da tempo che l’Europa non può fare affidamento solo sugli Stati Uniti per la propria sicurezza e che deve rafforzare la propria difesa. Ha spesso criticato Scholz per il suo sostegno troppo timido di Kiev e per la sua scelta di seguire il Presidente americano Biden sulla questione ucraina, invece di adottare una posizione più indipendente, più coraggiosa, al fianco di Parigi e di Londra. Merz sostiene che Berlino debba minacciare di consegnare missili Taurus se Mosca non interrompe gli attacchi contro le infrastrutture civili ucraine. Per ridicolizzare Scholz, che si presenta come “cancelliere della pace”, Merz a dichiarato: “la pace si può trovare in qualsiasi cimitero. È la nostra libertà che dobbiamo difendere” 17.

Quando Joe Biden ha annullato il suo viaggio in Germania in ottobre, di conseguenza, anche un incontro con i capi di Stato europei per discutere dell’Ucraina a causa di un uragano, Merz ha sostenuto che Scholz avrebbe dovuto riunire gli europei per preparare una strategia nel caso di un’elezione di Trump. Già a maggio di quest’anno, Merz aveva detto che ogni altro risultato, a parte la rielezione di Trump, sarebbe stato una grande sorpresa 18. In quanto partigiano di una linea dura sia in materia di integrazione, sia verso la Russia, ma anche nemico giurato di Merkel, Merz ha ottime probabilità di andare d’accordo con Trump.

Una visione realista nei confronti della relazione transatlantica e un’agenda pro europea incentrata sulla difesa non sono le uniche somiglianze del leader della CDU con Emmanuel Macron.

Forse solo un conservatore come Merz sarà in grado di far compiere alla Germania un altro grande balzo in avanti nell’integrazione fiscale europea.

Joseph de Weck

Proprio come il presidente francese, Merz preferisce un approccio intergovernativo piuttosto che sovranazionale all’integrazione europea. Egli punterà a costruire un’Europa più capace attorno ad un Triangolo di Weimar allargato, un formato che ritiene sia stato gravemente trascurato dal governo Scholz. Si può prevedere che le sue prime visite all’estero come cancelliere saranno a Parigi e Varsavia, seguite da Roma e Londra.

E ancora una volta come Macron, Merz continua a sostenere che è ridicolo che l’80% della spesa europea per la difesa si effettui all’estero. Il giorno della rielezione di Trump, alla domanda sul debito dell’UE per la costruzione delle capacità di difesa del continente, Merz ha risposto che gli europei devono prima unire i propri acquisti per la difesa “per costruire un mercato di prodotti militari abbastanza forte da ridurre la nostra dipendenza, soprattutto dal mercato statunitense. Dopodiché, potremo parlare di tutti gli altri argomenti”.

Infine, Merz è anche spinto dal desiderio di entrare nei libri di storia come un grande Cancelliere, come Adenauer. 

Questo originario della Renania-Vestfalia ha una visione un po’ romantica della politica: ritiene che i politici debbano prendere decisioni altamente impopolari, se necessario, soprattutto quando si tratta di politica di difesa. Il suo esempio emblematico è il 1982, quando i sovietici installarono missili a lungo raggio sul territorio europeo. Milioni di tedeschi protestarono contro la decisione del cancelliere della SPD Helmut Schmidt di lasciare che i missili statunitensi si posassero sulla Germania per sostenere la deterrenza. Ma Merz dice di ammirare Schmidt per aver fatto ciò che andava fatto.

Nella sua politica europea, Parigi avrà un ruolo speciale: Merz dice che il rapporto con la Francia è una “questione di cuore” 19. Con nessun altro Paese europeo Merz ha un tale “legame emotivo”. Merz cita gli scambi di idee avvenuti durante le scuole superiori sull’altra sponda del Reno 20 e i suoi viaggi in bicicletta attraverso la Francia 21.

Perturbare Bruxelles

A 69 anni, Merz sarebbe il secondo Cancelliere più anziano della storia tedesca, con soli tre anni meno di Konrad Adenauer quando fu eletto nel 1949. In quest’ottica, potrebbe effettuare un solo mandato come Cancelliere, al massimo due. A differenza di Angela Merkel, non sta giocando per il lungo termine e potrebbe quindi essere più disposto a usare il suo capitale politico per prendere delle decisioni importanti (anche se impopolari).

Quando gli viene chiesto di descriversi, Merz usa la parola “coraggioso”: un termine insolito in un Paese in cui slogan elettorali come “niente esperimenti” vincono di solito le elezioni.

Joseph de Weck

Certo, Merz è un sostenitore dell’austerità fiscale, ma potrebbe essere disposto a spingersi molto più in là sul debito comune europeo, in particolare se orientato alla costruzione della difesa europea. Merz ha esplicitamente sostenuto il fondo NextGenEU da 800 miliardi di euro creato per salvare l’economia dell’UE dalle conseguenze della pandemia.

Proprio come nel 1972, quando solo un’anticomunista chimicamente puro come Richard Nixon riuscì a stabilire relazioni con la Repubblica Popolare Cinese, o come negli anni 2000, solo un leader di sinistra dell’SPD come Schröder fu capace di ridurre lo stato sociale, forse solo un conservatore come Merz sarà in grado di far compiere alla Germania un altro grande balzo in avanti nell’integrazione fiscale europea.

L’uomo che parla un inglese impeccabile e cucina spaghetti ai frutti di mare a casa per rilassarsi ha in mano il futuro dell’Europa 22. Molto probabilmente in coalizione con la SPD o i Verdi, Merz guiderà la più grande economia europea per quattro anni, proprio in un periodo di cambiamenti cruciali.

Quando gli viene chiesto di descriversi, Merz usa la parola “coraggioso”: un termine insolito in un Paese in cui slogan elettorali come “niente esperimenti” vincono di solito le elezioni. Merz potrebbe sorprendere o deludere, o entrambe le cose. Ma è la migliore speranza dell’Europa. Immaginiamo lo scenario seguente: tra qualche mese, Merz sarà eletto Cancelliere. La sua prima visita ufficiale sarà a Parigi. Andrà con Macron a Croissy-Beaubourg a visitare Anselm Kiefer nel suo studio?

Note
  1. Roxana Azimi, “Emmanuel Macron et Anselm Kiefer, une complicité née de l’art“, Le Monde, 15 dicembre 2021.
  2. Pour le 11-Novembre, Emmanuel Macron préside l’entrée au Panthéon de Maurice Genevoix et de ‘Ceux de 14’“, Le Monde, 11 novembre 2020.
  3. Swantje Karich, “Europa ist eine Kuh mit Stroh im Magen“, Frankfurter Allgemeine Zeitung, 25 novembre 2024.
  4. Marc Röhlig, “Hier sind Bilder von Friedrich Merz und 8 weiteren typischen Mittelschichtlern“, Der Spiegel, 15 novembre 2018.
  5. Franziska Schwarz, “Merz fliegt privat zur Lindner-Hochzeit – ist sein Flieger wirklich ökologischer als Scholz‘ Dienstwagen?“, Merkur, 5 agosto 2022.
  6. Il Biedermeier si riferisce al periodo compreso tra il Congresso di Vienna (1815) e la Rivoluzione di marzo del 1848 negli Stati della Confederazione Tedesca, dell’Impero Austriaco e della Svizzera. Contemporaneo alla Restaurazione e alla Monarchia di Luglio in Francia, simboleggia una cultura e un’arte borghese, caratterizzata dal ritiro degli artisti nella sfera privata, esaltando la famiglia, la casa, la semplicità e la funzionalità. Il termine Biedermeier deriva da Biedermeier, un personaggio immaginario di un poema satirico pubblicato nel 1855 dal poeta tedesco Ludwig Eichrodt. “Biedermeier” era un uomo burbero e modesto e il suo nome divenne una metafora dei gusti semplici e borghesi dell’epoca.
  7. Beginner – City Blues, YouTube, 4 ottobre 2009. “Und statt unsympathisch, jung-dynamisch wie Friedrich Merz/Ist hier alles laid back, relaxed und friesisch herb”.
  8. Nächste Umfrage-KlatschePistorius hängt Scholz schon wieder ab – nur ein AfD-Politiker ist noch unbeliebter“, Focus, 11 novembre 2024.
  9. Un gioco di parole che unisce il nome del Cancelliere Scholz alla parola Automat (“automa”): un’espressione usata in Germania per descrivere la postura austera del Cancelliere (un automa non è umano e quindi non è in grado di esprimere sentimenti).
  10. Rina Goldenberg, “Politics and Carnival: Friedrich Merz on the defensive“, Deutsche Welle, 2 settembre 2023.
  11. Friedrich Merz wegen Äußerung zu schwulem Kanzler in der Kritik“, Die Zeit, 21 settembre 2020.
  12.  Friedrich Merz, Mehr Kapitalismus wagen: Wege zu einer gerechten Gesellschaft, Piper, 2008.
  13. Atomkraft: Merz will mit Frankreich über Beteiligungen reden“, Handelsblatt, 26 ottobre 2024.
  14. Laura Pitel, “Will Friedrich Merz get Germany to abandon its fiscal fetish?2, Financial Times, 11 novembre 2024.
  15. Friedrich Merz hält China für Bedrohung der deutschen Sicherheit“, Die Zeit, 21 aprile 2024.
  16. Friedrich Merz: Schärfere China-Tonlage als Scholz und Merkel“, Table, 18 settembre 2024.
  17. Der neue Fritz“, Die Zeit, 17 marzo 2024.
  18. Friedrich Merz über sein Leben, Angela Merkel, Lobbyismus, Selbstzweifel und die Bundesregierung, YouTube, 29 maggio 2024.
  19. Michaela Wiegel, “Vor Merz lässt sich Macron nichts anmerken“, Frankfurter Allgemeine Zeitung, 20 dicembre 2023.
  20. Mensch Merz! Der Herausforderer | ZDFzeit, YouTube, 17 aprile 2024.
  21. Friedrich Merz über sein Leben, Angela Merkel, Lobbyismus, Selbstzweifel und die Bundesregierung, YouTube, 29 maggio 2024.
  22. “3nach9” mit Friedrich Merz, Facebook, 29 giugno 2024.