Il nostro continente sta affrontando degli choc profondi, delle transizioni che accelerano. Tutto cambia: la scacchiera, le pedine, le regole del gioco. Un ordine scompare, un altro sta nascendo. Le nostre domande precedono un cambio di rotta. Ma il futuro non si potrà più improvvisare. È per contribuire a prepararlo che inauguriamo un nuovo formato.
Grazie alle nostre pubblicazioni e al loro effetto nello spazio pubblico, il Grand Continent ha riunito negli scorsi tre anni milioni di lettrici e lettori e migliaia di firme.
Pur nella loro pluralità di approcci e orientamenti politici, convergono spesso verso una direzione comune: nell’interregno, come possiamo organizzare il nostro continente?
Per cristallizzare una grande narrazione europea, bisogna riunire degli intellettuali, degli attori chiave e delle figure emergenti che definiscano temi strategici, urgenti, potenzialmente rivoluzionari.
Per convertire le dottrine in grandi progetti, è necessario creare una comunità e una nuova generazione a una vecchia idea: l’affectio societatis europaea. È urgente riunire le idee che affiorano e i concetti che strutturano le grandi transizioni in corso.
Per dare vita a questa comunità strategica europea, proponiamo un nuovo incontro annuale: il Summit Grand Continent
Nel cuore del massiccio del Monte Bianco, da lunedì 18 a mercoledì 20 dicembre 2023, per la prima volta, riuniremo 130 personalità di alto livello scelte tra le migliaia di firme del Grand Continent – con una direzione: il rinnovamento
Questa prima edizione si svolge in una valle nel cuore delle Alpi e sulla vetta del continente. I lavori iniziano il 18 dicembre in Valle d’Aosta attraverso conferenze, seminari e laboratori multilingue, multiscalari e interdisciplinari. Si concludono il 20 dicembre sul Monte Bianco, a 3466 metri d’altitudine – davanti alla vetta del continente.
A sei mesi dalle elezioni europee, l’Unione deve affrontare tre trasformazioni profonde – la transizione geopolitica; la transizione ecologica; la transizione digitale. Dall’allargamento al suo rapporto con i Sud del mondo, dalla potenza della letteratura attraverso il Premio letterario Grand Continent al futuro del Green Deal o dell’IA, ci proponiamo di guardare dall’alto i temi che strutturano le nostre vite.
Da Siviglia a Varsavia, da Parigi a Tallin, passando per Bruxelles, Napoli e Berlino, nel paesaggio strategico e intellettuale contemporaneo, costruiamo un’assise inedita per affrontare il tema dell’organizzazione del continente.