{"id":8246,"date":"2023-06-13T10:09:31","date_gmt":"2023-06-13T09:09:31","guid":{"rendered":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/ita\/?p=8246"},"modified":"2023-09-19T09:49:47","modified_gmt":"2023-09-19T08:49:47","slug":"dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/","title":{"rendered":"Dopo Silvio Berlusconi, i cinque scenari sul futuro della destra italiana"},"content":{"rendered":"\n

L\u2019<\/strong>ascesa di una formula politica<\/h2>\n\n\n\n

Non si pu\u00f2 comprendere l\u2019attuale governo di centrodestra senza l\u2019eredit\u00e0 politica e culturale di Silvio Berlusconi, ma non si pu\u00f2 capire Berlusconi senza padroneggiare l\u2019eredit\u00e0 della prima repubblica. Berlusconi nasce come leader politico sulle ceneri di una Repubblica distrutta dalle inchieste<\/a> per corruzione della magistratura inquirente e dissestata sul fronte della relazione tra partiti e cittadini, dopo aver portato gli italiani dalla macerie della seconda guerra mondiale ad una potenza del G7. <\/p>\n\n\n\n

Tuttavia, la cosiddetta prima repubblica, al contrario di quanto spesso si creda, aveva gi\u00e0 in nuce in s\u00e9 un bipolarismo che poi si ingenerer\u00e0 con il referendum sulla legge elettorale del 1993 e con l\u2019intuizione dello stesso Berlusconi della democrazia dell\u2019alternanza: da un lato c\u2019era il Partito comunista italiano, interdetto dal governo del paese per ragioni internazionali, e dall\u2019altra tutti gli altri, con la Democrazia cristiana come perno di ogni maggioranza. Di fatto, ci\u00f2 che univa davvero il pentapartito era l\u2019anticomunismo, una fortissima base ideologica comune, per quasi cinquant\u2019anni, della maggioranza dei cittadini italiani. Inoltre, a inizio anni Novanta, l\u2019Italia era in grande ritardo nell\u2019entrata nel nuovo ciclo politico-economico internazionale caratterizzato da un processo di liberalizzazione e privatizzazione dell\u2019economia che veniva dalle esperienze di Ronald Reagan e Margaret Thatcher. <\/p>\n\n\n\n

I partiti della prima Repubblica erano arrivati troppo tardi a capire la necessit\u00e0 di riformare l\u2019economia in senso liberista, si erano mossi tra mille contraddizioni e con un percorso a singhiozzo nei primissimi anni Novanta. Infine, le inchieste della magistratura sulla corruzione generalizzata della classe politica ne avevano minato le fondamenta della legittimazione, i vecchi partiti venivano percepiti da gran parte degli italiani come un covo di corruttela, burocrazia e arretratezza. Berlusconi, forte di un controllo della cultura popolare attraverso le sue televisioni, ricav\u00f2 da questa situazione tre grandi intuizioni politiche: la leggera coloritura ideologica del liberalismo anglo-americano che aveva dominato gli anni Ottanta e primi anni Novanta; il forte richiamo dell\u2019anticomunismo, a cui la maggioranza degli italiani aveva risposto per decenni positivamente, e la debolezza di una sinistra che dopo la caduta del comunismo non era riuscita rapidamente a reinventarsi; un populismo antipolitico<\/a> che sintonizzava l\u2019offerta politica berlusconiana con cittadini stanchi del sistema dei partiti e della politica di professione dopo le inchieste di Tangentopoli.<\/p>\n\n\n\n

I partiti della prima Repubblica erano arrivati troppo tardi a capire la necessit\u00e0 di riformare l\u2019economia in senso liberista, si erano mossi tra mille contraddizioni e con un percorso a singhiozzo nei primissimi anni Novanta<\/p>lorenzo castellani<\/cite><\/blockquote><\/figure>\n\n\n\n

Il berlusconismo politico \u00e8 stato l\u2019intreccio di questi tre fattori e le sue promesse intrecciate di libert\u00e0, conservazione e modernizzazione, sincere o meno che fossero, sono state supportate da decine di milioni di italiani. Il berlusconismo \u00e8 stato un fattore enorme non soltanto per la polarizzazione che il controverso personaggio di Berlusconi ha generato per oltre un ventennio, ma perch\u00e9 ha mostrato una frattura politica e culturale che oggi, in termini diversi, \u00e8 ancora molto evidente nel paese. Si pensi, ad esempio, al blocco sociale del centrodestra che \u00e8 rimasto grossomodo lo stesso del 1994, che a guidarlo fosse Berlusconi, Salvini o Meloni: partite iva, piccoli medi-imprenditori, forze dell\u2019ordine e lavoratori del settore privato. <\/p>\n\n\n\n

Questo raggruppamento di segmenti sociali, che Berlusconi aveva creato, si \u00e8 consolidato ed \u00e8 rimasto intatto per quasi trent\u2019anni, attraversando l\u2019epoca dell\u2019ottimismo liberale e del globalismo, poi dell\u2019euroscetticismo, del rallentamento della globalizzazione, del ritorno del nazionalismo. Ancora negli ultimi mesi, pur con Forza Italia ridotta a terzo partito della maggioranza, l\u2019influenza di Berlusconi sul governo Meloni \u00e8 stata considerevole. Il programma di governo del centrodestra \u00e8 ancora incentrato su alcuni capisaldi del berlusconismo: meno tasse per chi produce e lavora, difesa della propriet\u00e0 immobiliare, estensione della cosiddetta flat tax per le partite iva, pensioni minime pi\u00f9 robuste, una forte attenzione alla sicurezza del cittadino, la riforma della giustizia in senso garantista per l\u2019imputato. I nomi di peso del governo Meloni sono anch\u2019essi legati a quella storia: tutti, inclusa la stessa premier, sono stati coinvolti nei precedenti governi Berlusconi, da Fitto a Urso, da Giorgetti a Tajani, da Crosetto a Mantovano. <\/p>\n\n\n\n

Il berlusconismo \u00e8 stato un fattore enorme non soltanto per la polarizzazione che il controverso personaggio di Berlusconi ha generato per oltre un ventennio, ma perch\u00e9 ha mostrato una frattura politica e culturale che oggi, in termini diversi, \u00e8 ancora molto evidente nel paese<\/p>lorenzo castellani<\/cite><\/blockquote><\/figure>\n\n\n\n

Per molti versi gran parte della classe politica di massimo livello su cui poggia l\u2019attuale esecutivo si \u00e8 formata durante l\u2019epoca berlusconiana degli anni novanta e duemila. Non solo Forza Italia \u00e8 essenziale per i numeri parlamentari della maggioranza, ma il programma del berlusconismo – solo parzialmente realizzato in questo trentennio e pur depurato dalle inclinazioni pi\u00f9 \u201cliberiste\u201d che non sono pi\u00f9 adeguate ai tempi – \u00e8 ancora largamente prevalente nell\u2019offerta politica del centrodestra e vincente sul piano elettorale. <\/p>\n\n\n\n

Un primo bilancio post-mortem<\/em> del \u00ab<\/strong>pacchetto culturale\u00bb berlusconiano <\/strong><\/h2>\n\n\n\n

Ci\u00f2 ci conduce alla questione culturale, che nella storia politica ed editoriale di Berlusconi ha pesato pi\u00f9 di quanto si possa credere. Berlusconi non ebbe soltanto una grande intuizione politica e mezzi enormi per realizzarla, ma anche un controllo della cultura popolare che \u00e8 ancora oggi risulta fondamentale per la destra politica. I programmi edonistici, vanesi e consumistici della sua televisione commerciale gli hanno garantito uno straordinario patrimonio di informazioni e conoscenza sulla mentalit\u00e0 e le preferenze degli italiani che le aziende di Berlusconi stesso hanno contribuito a realizzare. Ci\u00f2 ha permesso al centrodestra di entrare in profonda connessione con la cultura popolare, qualcuno direbbe la \u201cbassa cultura\u201d, del Paese e con le inclinazioni e i sentimenti della maggioranza dei cittadini. <\/p>\n\n\n\n

Per molti versi gran parte della classe politica di massimo livello su cui poggia l\u2019attuale esecutivo si \u00e8 formata durante l\u2019epoca berlusconiana degli anni novanta e duemila<\/p>lorenzo castellani<\/cite><\/blockquote><\/figure>\n\n\n\n

Un fatto che il Berlusconi politico ha sempre rivendicato: gli italiani sono un popolo liberale, che soffre gli indottrinamenti teorici, leggero e con voglia di divertirsi, concentrato sul lavoro, la casa e la famiglia, attento alla concretezza e alla quotidianit\u00e0, alla cura del proprio \u201cparticulare\u201d, molto pi\u00f9 che alle grandi idealit\u00e0 o all\u2019elaborazione di una moralit\u00e0 pubblica. Un popolo, in definitiva, che non deve essere corretto n\u00e9 rieducato, come chiedono invece intellettuali e politici di sinistra, ma che va bene cos\u00ec come \u00e8. Nessuno come Berlusconi ha compreso, nel suo tempo, quella parte di Italia che rifiuta ogni attivismo politico, ogni indottrinamento nel linguaggio e nel costume, ogni organizzazione sovrimposta della cultura e vuole semplicemente lavorare, guadagnare, pagare meno tasse ed essere protetta dall\u2019insicurezza, senza fronzoli morali, senza pretese di riformare s\u00e9 stessa e senza eccessive ambizioni ideologiche, magari sotto la guida di un grande leader capace ed efficiente che si occupa di risolvere i problemi. Questo era il pacchetto culturale di Berlusconi, questo \u00e8 il pacchetto culturale che oggi rende ancora cos\u00ec forte e radicata politicamente la destra pur senza che questa abbia il controllo delle \u201ccasematte del potere\u201d, come scuole, universit\u00e0, burocrazie e realt\u00e0 editoriali.<\/p>\n\n\n\n

Nessuno come Berlusconi ha compreso, nel suo tempo, quella parte di Italia che rifiuta ogni attivismo politico, ogni indottrinamento nel linguaggio e nel costume, ogni organizzazione sovrimposta della cultura. Questo era il pacchetto culturale di Berlusconi<\/p>Lorenzo castellani<\/cite><\/blockquote><\/figure>\n\n\n\n

Infine, sul piano dell\u2019organizzazione politica, Berlusconi \u00e8 stato il precursore della creazione del partito personale, privo di una organizzazione degli apparati e simile ad un comitato elettorale con caratteristiche di marketing aziendale. I suoi alleati di un tempo, la vecchia Lega nord e Alleanza nazionale, erano partiti veri sul piano organizzativo e di partecipazione alla vita politica degli iscritti. Oggi, invece, tanto la Lega di Salvini quanto Fratelli d\u2019Italia di Giorgia Meloni sono dei partiti personali, molto pi\u00f9 simili a Forza Italia di quanto non lo siano dei loro partiti antenati. La leaderizzazione, imposta dal primo Berlusconi come novit\u00e0 assoluta, \u00e8 diventata una caratteristica strutturale dei partiti del centrodestra italiano.<\/p>\n\n\n\n

Di conseguenza la morte di Berlusconi, che lascia una eredit\u00e0 politica e culturale pesante e decisiva per la maggioranza ancora oggi, apre nuovi scenari per il futuro della politica italiana. <\/p>\n\n\n\n

Procediamo ora per punti nell\u2019analizzare l\u2019impatto sul presente e sul futuro generato dalla scomparsa del fondatore del centrodestra. <\/p>\n\n\n\n

I cinque futuri del berlusconismo <\/h2>\n\n\n\n

1 \u2014<\/strong> Il futuro di Forza Italia<\/h4>\n\n\n\n

Questa \u00e8 la prima questione che la morte di Berlusconi pone, cio\u00e8 la sopravvivenza del proprio partito. Si pu\u00f2 ipotizzare che nessuno, a livello parlamentare, si sposter\u00e0 da Forza Italia verso altri partiti proprio perch\u00e9 all\u2019inizio la dipartita del Cavaliere avr\u00e0 un effetto di collante. <\/p>\n\n\n\n

\n \n \r\n \r\n \r\n \r\n \r\n <\/picture>\r\n \n
\u00a9 Ipa-agency\/SIPA<\/figcaption>\n <\/a>\n<\/figure>\n\n\n

Tuttavia, tra qualche mese, Tajani e gli altri forzisti dovranno affrontare le elezioni europee e non \u00e8 garantito che una Forza Italia priva di Berlusconi riesca a superare lo sbarramento al 4%. Se cos\u00ec fosse sarebbe molto difficile, tra un anno, evitare smottamenti. Gran parte degli eventuali movimenti parlamentari saranno verso Fratelli d\u2019Italia e la Lega. Oggi lo scenario pi\u00f9 probabile \u00e8 che la maggioranza non perda pezzi nell\u2019immediato e che ci possa essere, dopo le elezioni europee, un rimescolamento a favore degli altri due partiti di maggioranza. Forza Italia continuer\u00e0 probabilmente ad esistere fino alla fine della legislatura, ma la sua decadenza nel consenso e nella consistenza parlamentare appare irreversibile. Naturalmente uno sfarinamento di Forza Italia, con divisioni in correnti o con separazione di piccoli gruppi di parlamentari, pu\u00f2 creare dei problemi al governo Meloni poich\u00e9 crescerebbe il potere di ricatto di questi gruppuscoli, in sede legislativa, nei confronti dell\u2019esecutivo. Pertanto il Presidente del Consiglio non ambisce a determinare la scomparsa immediata e lo smembramento parlamentare di Forza Italia poich\u00e9 questo potrebbe generare instabilit\u00e0 governativa, ma preferirebbe invece che questo affievolimento avvenisse, in modo naturale, tornata dopo tornata elettorale.<\/p>\n\n\n\n

2 \u2014<\/strong> Il futuro di Lega e Fratelli d\u2019Italia<\/h4>\n\n\n\n

I vuoti in politica si riempiono e dunque il buco va subito tappato. Meloni e Salvini, due politici esperti, lo sanno bene e perci\u00f2 faranno partire una competizione silenziosa per raccogliere le spoglie elettorali di Silvio Berlusconi e, se ci saranno fratture interne, quelle parlamentari di Forza Italia. Meloni \u00e8 avvantaggiata per due motivi: il primo \u00e8 che governa e dunque pu\u00f2 offrire posti ed opportunit\u00e0 a chi considera finita la propria esperienza in Forza Italia, il secondo \u00e8 che controlla il partito pi\u00f9 grande e quindi pu\u00f2 farsi garante della rielezione dei forzisti che le interessano sul piano del consenso. Salvini, molto vicino ad una fazione di Forza Italia che fa capo a Licia Renzulli, pu\u00f2 da un lato attrarre parlamentari verso la Lega e dall\u2019altro offrire un programma politico capace di sedurre gli elettori di Berlusconi nel nord, un elettorato che spesso ha oscillato proprio tra la Lega e Forza Italia. A livello di consensi, infatti, potremmo anche assistere ad una spartizione di voti che vede la Lega primeggiare al nord e Fratelli d\u2019Italia dominare nel centro e nel sud. Per Meloni, inoltre, la caccia ai restanti voti di Berlusconi ha anche un valore strategico: offrire idee liberali e moderate per allargare il bacino elettorale, spostare il partito pi\u00f9 al centro, mettere progressivamente a tacere le critiche relative all\u2019estremismo e al post-fascismo. Una Meloni che riprenda i temi pi\u00f9 cari a Berlusconi nei prossimi mesi, come quelli fiscali e pensionistici e magari metta da parte le proposte pi\u00f9 identitarie della destra, non \u00e8 affatto da escludere.<\/p>\n\n\n\n

3 \u2014<\/strong> Il futuro del centro<\/h4>\n\n\n\n

Se Renzi e Calenda avessero costituito un partito unico che detenesse una quota di consenso del 7-8% come dopo le ultime elezioni politiche oggi si fregherebbero le mani all\u2019idea di un possibile assalto di successo all\u2019elettorato di Forza Italia. Purtroppo per loro non \u00e8 andata cos\u00ec: separazione dei due leader per attriti personali, nessun partito unico, Renzi fuori dalla politica (almeno formalmente), entrambi i movimenti centristi in declino nei sondaggi. Dunque, le possibilit\u00e0 per i centristi di ricavare qualcosa dalla scomparsa di Berlusconi sono oggi molto ridotte. Forse qualche adesione parlamentare potr\u00e0 arrivare nei prossimi mesi insieme a qualche decimale di consenso, ma \u00e8 difficile pensare ad una transizione prevalente degli elettori verso i partitini di centro.<\/p>\n\n\n\n

4 \u2014<\/strong> L\u2019impatto sugli assetti europei<\/h4>\n\n\n\n

La scomparsa di Berlusconi abbrevia i tempi per un accordo tra Fratelli d\u2019Italia e il Partito Popolare Europeo. \u00c8 molto probabile, infatti, che il peso elettorale di Forza Italia si ridurr\u00e0 in modo consistente. Dunque Manfred Weber sar\u00e0 costretto a capire a breve, pena l\u2019indebolimento dei popolari in Italia, se ci sono effettivi spazi per un accordo con Meloni. La Presidente del Consiglio aumenta di conseguenza il proprio peso specifico nelle trattative con il PPE. Se i sondaggi per Forza Italia crollassero nei prossimi mesi non \u00e8 impensabile ipotizzare una lista unica, soltanto per le elezioni europee, tra Forza Italia e Fratelli d\u2019Italia di concerto con i popolari europei. Al partito fondato da Berlusconi verrebbero garantiti degli eletti e Fratelli d\u2019Italia sarebbe maggiormente legata al PPE.<\/p>\n\n\n\n

5 \u2014<\/strong> L\u2019impatto sul piano internazionale <\/h4>\n\n\n\n

Non dobbiamo dimenticare che tutta la politica estera del Berlusconi governativo \u00e8 stata imperniata sulla costruzione di buoni rapporti con Russia e Stati Uniti. La teoria e la pratica dei forti rapporti commerciali con Mosca \u00e8 sempre stata propria di Berlusconi, uno dei pochi tratti che il tycoon aveva in comune con Angela Merkel. Questo schema negli ultimi due anni non era pi\u00f9 perseguibile e con pragmatismo il leader di Forza Italia si era piegato alla ragion di Stato. Ma Berlusconi \u00e8 rimasto amico di Putin fino alla fine e, pur rispettando gli impegni politici presi a sostegno dell\u2019Ucraina, ha sempre mostrato una certa insofferenza verso Zelensky. Meloni perde dunque un alleato filo-russo che negli ultimi tempi si era sbilanciato a favore di Putin pi\u00f9 di quanto non abbia fatto il leader della Lega Matteo Salvini. Di conseguenza la Presidente del Consiglio si libera di un fattore di preoccupazione internazionale e, considerata l\u2019inclinazione atlantica ed europeista di Tajani, pu\u00f2 rafforzare la propria linea di politica estera filo-americana.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

In un\u2019analisi sulla portata storica del berlusconismo, capace di interpretare i sentimenti profondi della societ\u00e0 italiana, Lorenzo Castellani ragiona sull\u2019impatto che la morte del Cavaliere avr\u00e0 sugli equilibri politici della coalizione al governo <\/p>\n","protected":false},"author":6720,"featured_media":11014,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"templates\/post-angles.php","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"_trash_the_other_posts":false,"footnotes":""},"categories":[1571],"tags":[],"geo":[],"class_list":["post-8246","post","type-post","status-publish","format-standard","hentry","category-politica","staff-lorenzo-castellani"],"acf":[],"yoast_head":"\nDopo Silvio Berlusconi, i cinque scenari sul futuro della destra italiana - Il Grand Continent<\/title>\n<meta name=\"robots\" content=\"index, follow, max-snippet:-1, max-image-preview:large, max-video-preview:-1\" \/>\n<link rel=\"canonical\" href=\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/\" \/>\n<meta property=\"og:locale\" content=\"it_IT\" \/>\n<meta property=\"og:type\" content=\"article\" \/>\n<meta property=\"og:title\" content=\"Dopo Silvio Berlusconi, i cinque scenari sul futuro della destra italiana - Il Grand Continent\" \/>\n<meta property=\"og:description\" content=\"In un\u2019analisi sulla portata storica del berlusconismo, capace di interpretare i sentimenti profondi della societ\u00e0 italiana, Lorenzo Castellani ragiona sull\u2019impatto che la morte del Cavaliere avr\u00e0 sugli equilibri politici della coalizione al governo\" \/>\n<meta property=\"og:url\" content=\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/\" \/>\n<meta property=\"og:site_name\" content=\"Il Grand Continent\" \/>\n<meta property=\"article:published_time\" content=\"2023-06-13T09:09:31+00:00\" \/>\n<meta property=\"article:modified_time\" content=\"2023-09-19T08:49:47+00:00\" \/>\n<meta property=\"og:image\" content=\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-content\/uploads\/sites\/12\/2023\/06\/Meloniberlusconi-gc-scaled.jpg\" \/>\n\t<meta property=\"og:image:width\" content=\"2560\" \/>\n\t<meta property=\"og:image:height\" content=\"1440\" \/>\n\t<meta property=\"og:image:type\" content=\"image\/jpeg\" \/>\n<meta name=\"author\" content=\"Francesco Maselli\" \/>\n<meta name=\"twitter:card\" content=\"summary_large_image\" \/>\n<meta name=\"twitter:image\" content=\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-content\/uploads\/sites\/12\/2023\/06\/Meloniberlusconi-gc-scaled.jpg\" \/>\n<meta name=\"twitter:label1\" content=\"Scritto da\" \/>\n\t<meta name=\"twitter:data1\" content=\"Francesco Maselli\" \/>\n\t<meta name=\"twitter:label2\" content=\"Tempo di lettura stimato\" \/>\n\t<meta name=\"twitter:data2\" content=\"12 minuti\" \/>\n<script type=\"application\/ld+json\" class=\"yoast-schema-graph\">{\"@context\":\"https:\/\/schema.org\",\"@graph\":[{\"@type\":\"WebPage\",\"@id\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/\",\"url\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/\",\"name\":\"Dopo Silvio Berlusconi, i cinque scenari sul futuro della destra italiana - Il Grand Continent\",\"isPartOf\":{\"@id\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/#website\"},\"primaryImageOfPage\":{\"@id\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/#primaryimage\"},\"image\":{\"@id\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/#primaryimage\"},\"thumbnailUrl\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-content\/uploads\/sites\/12\/2023\/06\/SIPA_ap22731937_000002-scaled-1.jpg\",\"datePublished\":\"2023-06-13T09:09:31+00:00\",\"dateModified\":\"2023-09-19T08:49:47+00:00\",\"author\":{\"@id\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/#\/schema\/person\/8d64a968e68e8332254b33c7afb28774\"},\"breadcrumb\":{\"@id\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/#breadcrumb\"},\"inLanguage\":\"it-IT\",\"potentialAction\":[{\"@type\":\"ReadAction\",\"target\":[\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/\"]}]},{\"@type\":\"ImageObject\",\"inLanguage\":\"it-IT\",\"@id\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/#primaryimage\",\"url\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-content\/uploads\/sites\/12\/2023\/06\/SIPA_ap22731937_000002-scaled-1.jpg\",\"contentUrl\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-content\/uploads\/sites\/12\/2023\/06\/SIPA_ap22731937_000002-scaled-1.jpg\",\"width\":2560,\"height\":1709,\"caption\":\"Brothers of Italy's leader Giorgia Meloni, right, talks to the press as Forza Italia president Silvio Berlusconi looks up at the Quirinale Presidential Palace after a meeting with Italian President Sergio Mattarella as part of a round of consultations with party leaders to try and form a new government, in Rome, Friday, Oct. 21, 2022. (AP Photo\/Gregorio Borgia)\/XLB126\/22294335897813\/\/2210211136\"},{\"@type\":\"BreadcrumbList\",\"@id\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/#breadcrumb\",\"itemListElement\":[{\"@type\":\"ListItem\",\"position\":1,\"name\":\"Home\",\"item\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/\"},{\"@type\":\"ListItem\",\"position\":2,\"name\":\"Dopo Silvio Berlusconi, i cinque scenari sul futuro della destra italiana\"}]},{\"@type\":\"WebSite\",\"@id\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/#website\",\"url\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/\",\"name\":\"Il Grand Continent\",\"description\":\"La scala pertinente\",\"potentialAction\":[{\"@type\":\"SearchAction\",\"target\":{\"@type\":\"EntryPoint\",\"urlTemplate\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/?s={search_term_string}\"},\"query-input\":{\"@type\":\"PropertyValueSpecification\",\"valueRequired\":true,\"valueName\":\"search_term_string\"}}],\"inLanguage\":\"it-IT\"},{\"@type\":\"Person\",\"@id\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/#\/schema\/person\/8d64a968e68e8332254b33c7afb28774\",\"name\":\"Francesco Maselli\",\"image\":{\"@type\":\"ImageObject\",\"inLanguage\":\"it-IT\",\"@id\":\"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/#\/schema\/person\/image\/\",\"url\":\"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/994d5c9942a5785b20f067fb9d4945df?s=96&d=mm&r=g\",\"contentUrl\":\"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/994d5c9942a5785b20f067fb9d4945df?s=96&d=mm&r=g\",\"caption\":\"Francesco Maselli\"}}]}<\/script>\n<!-- \/ Yoast SEO plugin. -->","yoast_head_json":{"title":"Dopo Silvio Berlusconi, i cinque scenari sul futuro della destra italiana - Il Grand Continent","robots":{"index":"index","follow":"follow","max-snippet":"max-snippet:-1","max-image-preview":"max-image-preview:large","max-video-preview":"max-video-preview:-1"},"canonical":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/","og_locale":"it_IT","og_type":"article","og_title":"Dopo Silvio Berlusconi, i cinque scenari sul futuro della destra italiana - Il Grand Continent","og_description":"In un\u2019analisi sulla portata storica del berlusconismo, capace di interpretare i sentimenti profondi della societ\u00e0 italiana, Lorenzo Castellani ragiona sull\u2019impatto che la morte del Cavaliere avr\u00e0 sugli equilibri politici della coalizione al governo","og_url":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/","og_site_name":"Il Grand Continent","article_published_time":"2023-06-13T09:09:31+00:00","article_modified_time":"2023-09-19T08:49:47+00:00","og_image":[{"width":2560,"height":1440,"url":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-content\/uploads\/sites\/12\/2023\/06\/Meloniberlusconi-gc-scaled.jpg","type":"image\/jpeg"}],"author":"Francesco Maselli","twitter_card":"summary_large_image","twitter_image":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-content\/uploads\/sites\/12\/2023\/06\/Meloniberlusconi-gc-scaled.jpg","twitter_misc":{"Scritto da":"Francesco Maselli","Tempo di lettura stimato":"12 minuti"},"schema":{"@context":"https:\/\/schema.org","@graph":[{"@type":"WebPage","@id":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/","url":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/","name":"Dopo Silvio Berlusconi, i cinque scenari sul futuro della destra italiana - Il Grand Continent","isPartOf":{"@id":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/#website"},"primaryImageOfPage":{"@id":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/#primaryimage"},"image":{"@id":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/#primaryimage"},"thumbnailUrl":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-content\/uploads\/sites\/12\/2023\/06\/SIPA_ap22731937_000002-scaled-1.jpg","datePublished":"2023-06-13T09:09:31+00:00","dateModified":"2023-09-19T08:49:47+00:00","author":{"@id":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/#\/schema\/person\/8d64a968e68e8332254b33c7afb28774"},"breadcrumb":{"@id":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/#breadcrumb"},"inLanguage":"it-IT","potentialAction":[{"@type":"ReadAction","target":["https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/"]}]},{"@type":"ImageObject","inLanguage":"it-IT","@id":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/#primaryimage","url":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-content\/uploads\/sites\/12\/2023\/06\/SIPA_ap22731937_000002-scaled-1.jpg","contentUrl":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-content\/uploads\/sites\/12\/2023\/06\/SIPA_ap22731937_000002-scaled-1.jpg","width":2560,"height":1709,"caption":"Brothers of Italy's leader Giorgia Meloni, right, talks to the press as Forza Italia president Silvio Berlusconi looks up at the Quirinale Presidential Palace after a meeting with Italian President Sergio Mattarella as part of a round of consultations with party leaders to try and form a new government, in Rome, Friday, Oct. 21, 2022. (AP Photo\/Gregorio Borgia)\/XLB126\/22294335897813\/\/2210211136"},{"@type":"BreadcrumbList","@id":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/06\/13\/dopo-silvio-berlusconi-i-cinque-scenari-sul-futuro-della-destra-italiana\/#breadcrumb","itemListElement":[{"@type":"ListItem","position":1,"name":"Home","item":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/"},{"@type":"ListItem","position":2,"name":"Dopo Silvio Berlusconi, i cinque scenari sul futuro della destra italiana"}]},{"@type":"WebSite","@id":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/#website","url":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/","name":"Il Grand Continent","description":"La scala pertinente","potentialAction":[{"@type":"SearchAction","target":{"@type":"EntryPoint","urlTemplate":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/?s={search_term_string}"},"query-input":{"@type":"PropertyValueSpecification","valueRequired":true,"valueName":"search_term_string"}}],"inLanguage":"it-IT"},{"@type":"Person","@id":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/#\/schema\/person\/8d64a968e68e8332254b33c7afb28774","name":"Francesco Maselli","image":{"@type":"ImageObject","inLanguage":"it-IT","@id":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/#\/schema\/person\/image\/","url":"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/994d5c9942a5785b20f067fb9d4945df?s=96&d=mm&r=g","contentUrl":"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/994d5c9942a5785b20f067fb9d4945df?s=96&d=mm&r=g","caption":"Francesco Maselli"}}]}},"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/8246","targetHints":{"allow":["GET"]}}],"collection":[{"href":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/6720"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=8246"}],"version-history":[{"count":16,"href":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/8246\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":11018,"href":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/8246\/revisions\/11018"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/11014"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=8246"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=8246"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=8246"},{"taxonomy":"geo","embeddable":true,"href":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/wp-json\/wp\/v2\/geo?post=8246"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}