{"id":33877,"date":"2025-05-30T18:00:00","date_gmt":"2025-05-30T16:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/?p=33877"},"modified":"2025-06-02T10:41:48","modified_gmt":"2025-06-02T08:41:48","slug":"dopo-washington-bisogna-occupare-bruxelles-il-discorso-di-viktor-orban-alla-cpac-di-budapest","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2025\/05\/30\/dopo-washington-bisogna-occupare-bruxelles-il-discorso-di-viktor-orban-alla-cpac-di-budapest\/","title":{"rendered":"Dopo Washington, bisogna occupare Bruxelles: il discorso di Viktor Orb\u00e1n alla CPAC di Budapest"},"content":{"rendered":"\n

In un evento intitolato \u00abL’era dei patrioti\u00bb, tenutosi a Budapest il 27 maggio, l’influente Conservative Political Action Conference (CPAC) ha proseguito la sua operazione di espansione internazionale. Ma questa volta, da Wilders ad Abascal, passando per Morawiecki, Alice Weidel o l’australiano Abbott, l’appuntamento sembrava soprattutto un’assemblea di perdenti.<\/p>\n\n\n\n

Viktor Orb\u00e1n \u2013 il cui partito \u00e8 ai minimi storici nei sondaggi da dieci anni \u2013 ha pronunciato il discorso principale.<\/p>\n\n\n\n

Sull’Unione europea, il fondo non \u00e8 cambiato: compiacenti nei confronti del Cremlino e godendo dei favori della nuova amministrazione americana, i conservatori ungheresi non sarebbero anti-europei \u2014 avrebbero semplicemente una strategia \u00abpatriottica\u00bb per \u00aboccupare\u00bb Bruxelles.<\/p>\n\n\n\n

Tuttavia, si \u00e8 registrata una notevole inflessione in questa argomentazione abilmente costruita da Orb\u00e1n dal 2018: il suo progetto per l’Unione si basa e dipende sempre pi\u00f9 esplicitamente dalla buona volont\u00e0 di Washington.<\/p>\n\n\n\n

Senza esitare a riprendere quasi testualmente alcuni elementi del linguaggio di J. D. Vance<\/a> o Samuel Samson<\/a>, lancia un appello a vincere le elezioni in Europa con il sostegno degli Stati Uniti:<\/p>\n\n\n\n

\u00abQuando arriver\u00e0 la battaglia decisiva, dovremo essere uniti. Ma per ora, cari amici, dobbiamo tutti vincere a casa nostra.<\/p>\n\n\n\n

Per i polacchi, questa domenica; per i cechi, in autunno; per noi, la prossima primavera; e poi per i francesi \u2013 e allora avremo finito. Potremo iniziare a riprendere Bruxelles, a rimettere il potere nelle mani dei patrioti.<\/p>\n\n\n\n

Per questo abbiamo bisogno dell’America. Abbiamo bisogno dell’amministrazione del presidente Trump e dei suoi successi. Abbiamo bisogno dello smantellamento della casta liberale americana e di Bruxelles, questo Stato profondo transatlantico.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo bisogno che la trappola del denaro liberale americano si chiuda.<\/p>\n\n\n\n

In altre parole, i patrioti europei e americani hanno bisogno gli uni degli altri.<\/p>\n\n\n\n

La missione \u00e8 chiara.<\/p>\n\n\n\n

Il compito non \u00e8 cos\u00ec complicato.\u00bb<\/p>\n\n\n\n

L’anno scorso ho detto qui che Donald Trump avrebbe vinto le elezioni americane. Ha vinto.<\/p>\n\n\n\n

Poco prima dell’intervento di Orb\u00e1n \u2013 \u00abkeynote speaker\u00bb della CPAC ungherese \u2013 \u00e8 stato trasmesso un messaggio registrato da Donald Trump dallo Studio Ovale della Casa Bianca e rivolto ai membri presenti a Budapest.<\/p>\n\n\n\n

Se la vicinanza tra Orb\u00e1n e il presidente americano \u00e8 stata costantemente sottolineata dal primo ministro ungherese sin dall’elezione di Donald Trump, questa enfasi ha anche i contorni di un’operazione di seduzione, dato che una parte dell’\u00e9lite trumpista vede di cattivo occhio il ravvicinamento tra Budapest e Pechino sostenuto da Orb\u00e1n.<\/p>\n\n\n\n

L’anno prossimo ci saranno le elezioni in Ungheria. Ci sono altre domande?<\/p>\n\n\n\n

Per la prima volta dalla sua ascesa e dal suo lungo regno, il partito Fidesz di Viktor Orb\u00e1n \u00e8 minacciato: come lo ricordiamo<\/a>, \u00e8 al suo minimo storico da un decennio, mentre le prossime elezioni legislative si terranno tra un anno.<\/p>\n\n\n\n

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