{"id":29406,"date":"2025-02-03T06:00:00","date_gmt":"2025-02-03T05:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/?p=29406"},"modified":"2025-02-01T18:57:27","modified_gmt":"2025-02-01T17:57:27","slug":"tecnodestra-e-sicurezza-imperiale-le-radici-del-lebensraum-algoritmico-nellamerica-di-trump","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2025\/02\/03\/tecnodestra-e-sicurezza-imperiale-le-radici-del-lebensraum-algoritmico-nellamerica-di-trump\/","title":{"rendered":"Tecnodestra e sicurezza imperiale: le radici del Lebensraum algoritmico nell’America di Trump"},"content":{"rendered":"\n

Un cyber-destino manifesto<\/h2>\n\n\n\n

\u00c8 una luce che abbaglia. <\/p>\n\n\n\n

Dritta nei nostri occhi, fende i binari e una radura aperta tra due file parallele di alberi. <\/p>\n\n\n\n

Lungo un orizzonte declinante, disboscato pesantemente, si stagliano capanne di legno e tendoni, segno evidente della presenza umana che ha realizzato la ferrovia su cui ora il treno ci corre contro. <\/p>\n\n\n\n

\u2018Verso Occidente la stella dell\u2019impero dirige il suo corso\u2019<\/em>, dipinto del 1867, realizzato da Andrew Melrose, \u00e8 considerato, assieme ai dipinti di Emanuel Gottlieb Leutze e alle litografie di Fanny Palmer, una delle raffigurazioni pi\u00f9 iconiche della espansione interna che vide sciamare centinaia di migliaia di pionieri lungo la frontiera americana nel corso del XIX secolo.<\/p>\n\n\n\n

E del pari \u00e8 considerata evocazione mitografica <\/span>1<\/sup><\/a><\/span><\/span> della dottrina del destino manifesto<\/em>, nel cui nocciolo profondo collimano investitura divina del potere, tecnologia, raffigurata questa nella ferrovia e nel treno dal pennello di Melrose, e ideali di libert\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Coniata dal giornalista John L. O\u2019Sullivan, in due articoli del 1845, la dottrina del destino manifesto indicava la naturale e divina vocazione degli Stati Uniti a espandersi <\/span>2<\/sup><\/a><\/span><\/span> lungo tutto il Continente americano e con questa espansione diffondere gli ideali della libert\u00e0 e dell\u2019autogoverno.<\/p>\n\n\n\n

Radice culturale di ci\u00f2 che sarebbe poi divenuto l\u2019eccezionalismo americano <\/span>3<\/sup><\/a><\/span><\/span>.<\/p>\n\n\n\n

Ed una nuova forma, molto pi\u00f9 accelerata, ellittica e altamente tecnologizzata, di destino manifesto <\/span>4<\/sup><\/a><\/span><\/span> va assemblandosi all\u2019ombra di Washington, nelle fasi di insediamento e di strutturazione del nuovo governo Trump.<\/p>\n\n\n\n

Lo scenografico Dipartimento per l\u2019efficienza governativa, dal nome-meme<\/em> D.O.G.E., coordinato da Elon Musk, ne \u00e8 parte, ma non una delle pi\u00f9 rilevanti in chiave sostanziale. <\/p>\n\n\n\n

Musk avr\u00e0 un ruolo di front-man<\/em>, di comunicatore e, sul versante interno, sar\u00e0 chiamato a snellire la capillare burocrazia federale <\/span>5<\/sup><\/a><\/span><\/span>, percepita come vero corpo estraneo al disegno di insieme delle forze che hanno sostenuto Trump.<\/p>\n\n\n\n

Ma i veri artefici di questa ibridazione tra governo, amministrazione, cultura digitale e tech, si muovono in apparenza pi\u00f9 defilati, tessendo una tela algoritmica di operazioni finanziarie, innovazioni, progetti e inoculazione di uomini di fiducia nei gangli della nascente amministrazione Trump.<\/p>\n\n\n\n

D\u2019altronde, essi stessi hanno ormai consolidata esperienza nei rapporti col governo, essendo government contractor<\/em> di lunghissimo corso, specie in delicate funzioni sovrane come la difesa, la sicurezza nazionale, senza dimenticare la salute.<\/p>\n\n\n\n

Anche questa volta, le carovane dei pionieri si sono messe in marcia, ma il viaggio ora, al contrario di quanto avvenuto in passato, si dirige verso oriente.<\/p>\n\n\n\n\n

\n \n
\n
\n \n
\n \n \"@onesandzeros4312\"\n <\/picture>\n
@onesandzeros4312<\/figcaption> <\/figure>\n <\/a>\n \n <\/div>\n
\n \n
\n \n \"@onesandzeros4312\"\n <\/picture>\n
@onesandzeros4312<\/figcaption> <\/figure>\n <\/a>\n <\/div>\n <\/div>\n \n
\n
\n
\n
@onesandzeros4312<\/figcaption> <\/figure>\n \n <\/div>\n
\n
\n
@onesandzeros4312<\/figcaption> <\/figure>\n <\/div>\n <\/div>\n<\/div>\n\n\n\n

Verso oriente l\u2019impero della tecnodestra dirige il suo corso<\/h2>\n\n\n\n

Il tramonto della Silicon Valley non ha molto di romantico. Il cielo non si tinge infatti di un artefatto e incendiato rosso sangue, ma pi\u00f9 banalmente delle direttrici che pulviscolarmente connettono tra loro i nuovi padroni del potere digitale e di quello tecno-industriale.<\/p>\n\n\n\n

Eccoci al cospetto della PayPal Mafia e dei suoi eredi. La valle oscura della Silicon Valley che prima di altri, e contro tutti, ha scommesso, a partire dal 2016, su Donald Trump.<\/p>\n\n\n\n

Per PayPal Mafia si intende, a partire da un fortunato articolo apparso su Fortune<\/em> nel 2007 <\/span>6<\/sup><\/a><\/span><\/span>, quel gruppo che racchiude i fondatori e i dirigenti di altissimo rango di PayPal; Peter Thiel, Jawed Karim, Jeremy Stoppelman, Andrew McCormack, Premal Shah, Luke Nosek, Ken Howery, David O. Sacks, Peter Thiel, Keith Rabois, Reid Hoffman, Max Levchin, Roelof Botha, Russel Simmons.\u00a0<\/p>\n\n\n\n

Nomi che, forse fatta eccezione per Thiel, sono sconosciuti ai pi\u00f9.<\/p>\n\n\n\n

\n

The PayPal Mafia still rules Silicon Valley https:\/\/t.co\/NrGgkIXkgR<\/a><\/p>— FORTUNE (@FortuneMagazine) July 21, 2024<\/a><\/blockquote>