{"id":10724,"date":"2023-09-13T19:32:42","date_gmt":"2023-09-13T18:32:42","guid":{"rendered":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/ita\/?p=10724"},"modified":"2023-09-18T15:13:41","modified_gmt":"2023-09-18T14:13:41","slug":"lo-stato-dellunione-di-ursula-von-der-leyen-un-richiamo-o-un-incidente-della-storia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/legrandcontinent.eu\/it\/2023\/09\/13\/lo-stato-dellunione-di-ursula-von-der-leyen-un-richiamo-o-un-incidente-della-storia\/","title":{"rendered":"Lo Stato dell\u2019Unione di Ursula von der Leyen: un richiamo o un incidente della storia?"},"content":{"rendered":"\n

Strasburgo, 13 settembre 2023<\/p>\n\n\n\n

\u00abUn\u2019Europa pronta per l\u2019appuntamento con la storia\u00bb: il titolo e l\u2019asse portante dell\u2019ultimo discorso sullo stato dell\u2019Unione<\/a> pronunciato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen rivelano il suo tentativo di ammantare di una luce positiva una delle principali caratteristiche del suo mandato.<\/p>\n\n\n\n

Dopo essere stata messa alla testa della Commissione in modo quasi accidentale<\/a>, al seguito di una carriera sulla scena politica tedesca<\/a>, il suo mandato \u00e8 stato profondamente segnato da un succedersi di crisi inaspettate: dalla pandemia di Covid-19 fino all\u2019invasione russa dell\u2019Ucraina e le sue numerose conseguenze sulle politiche europee in materia di energia, alimentazione e sicurezza. Ursula von der Leyen pu\u00f2 felicitarsi del successo di gran parte della sua presidenza, che comprende la fine delle negoziazioni sulla Brexit, la lotta contro la pandemia e la doppia risposta all\u2019invasione russa dell\u2019Ucraina e alla crisi energetica scatenata da Mosca. Questo le \u00e8 valso l\u2019encomio di diversi osservatori, come Brigid Laffan<\/a>, che l\u2019ha giudicata come una dei pi\u00f9 efficaci presidenti della Commissione dopo Jacques Delors.<\/p>\n\n\n\n

Tuttavia, come mostra questo discorso, la sua presidenza \u00e8 stata anche e soprattutto segnata dal dover gestire una crisi permanente, radicando nella normalit\u00e0 l\u2019eccezionalit\u00e0 di uno stato di urgenza, rispondendo agli eventi, delegando spesso ai leader degli Stati membri all\u2019interno del Consiglio europeo il compito di tracciare la rotta  \u2014 in una rivalit\u00e0 sempre pi\u00f9 visibile, e a momenti sconcertante, con il suo presidente Charles Michel<\/a>. A Parigi si prender\u00e0 nota di un segno rivelatore: nel suo lungo discorso \u2014 poco pi\u00f9 di un\u2019ora  \u2014 non si trova alcun riferimento alla \u00abautonomia strategica\u00bb o alla \u00absovranit\u00e0 europea\u00bb\u2026<\/p>\n\n\n\n

Dall\u2019inizio del suo mandato, la rotta fissata da von der Leyen, esponente tedesca del PPE, era il Green Deal, inteso come punto di consenso nella \u00abgrandissima coalizione<\/strong><\/a>\u00bb retta dalle forze ecologiste e liberali e dall\u2019accordo europeo con l\u2019Alleanza progressita dei socialisti e democratici. Tuttavia, le attuali esitazioni del PPE e dei liberali sul ritmo imposto alla transizione ecologica minacciano la completa attuazione del Green Deal e rendono incerto il suo futuro nel nuovo ciclo politico. Per ottenere la nomination (questa volta in qualit\u00e0 di Spitzenkandidat<\/em>), von der Leyen avr\u00e0 bisogno del sostegno del suo partito, lo stesso PPE che oggi emerge come uno dei principali oppositori alla realizzazione dell\u2019agenda verde. <\/p>\n\n\n\n

In un interregno sempre pi\u00f9 minaccioso, quale sar\u00e0 l\u2019asse portante del nuovo ciclo politico? Su quali basi e con quali priorit\u00e0 si definir\u00e0 la prossima transizione geopolitica? <\/p>\n\n\n\n

Leggendo il discorso, emerge una domanda fondamentale: le istituzioni europee continuano a vivere nell\u2019ombra di una virtuosa improvvisazione? Nella struttura politica mutevole dell\u2019Unione, un consenso dovrebbe essersi sedimentato dopo l\u2019invasione dell\u2019Ucraina: bisogna smettere di improvvisare, complimentandoci di sapere reagire agli shock esterni \u2014 fantasticando spesso sul loro carattere eterogeneo \u2014 per ricominciare a costruire, a pianificare, a proiettarsi nella storia. Per uscire dal caos, in un\u2019Unione che riunisce 27 Stati membri e prevede rapidamente di ammetterne altri, bisogner\u00e0 sforzarsi di ricomporre molti pezzi in un solo insieme. \u00abMeno Bill Evans, pi\u00f9 Beethoven\u00bb. <\/p>\n\n\n\n

UN\u2019EUROPA PRONTA PER L\u2019APPUNTAMENTO CON LA STORIA<\/h2>\n\n\n\n

INTRODUZIONE – TRASFORMARE IL PRESENTE, PREPARARSI PER IL FUTURO<\/h2>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

tra meno di 300 giorni i cittadini e le cittadine dell\u2019UE saranno chiamati alle urne nella nostra democrazia unica e straordinaria.<\/p>\n\n\n\n

+++ Dalla nascita della rivista, siamo i primi a pubblicare in diverse lingue europee il testo integrale del discorso sullo Stato dell\u2019Unione. Pi\u00f9 di un milione di europei hanno potuto leggere da vicino questo importante discorso e costruirsi la propria idea. Se pensate che questo lavoro sia importante, se ne avete i mezzi, vi invitiamo a sostenerci<\/a>. Abbonandovi, contribuite a mantenere il Grand Continent una pubblicazione aperta.<\/em><\/p>\n\n\n\n

Come accade in tutte le elezioni, il voto sar\u00e0 per tutti gli europei un’occasione per riflettere sullo stato della nostra Unione e sul lavoro svolto da chi li rappresenta.<\/p>\n\n\n\n

Il discorso sullo stato dell\u2019Unione \u00e8 un evento cui si sottopone ogni anno la Presidenza della Commissione europea nella seduta plenaria di rientro del Parlamento europeo dopo la pausa estiva. Lo scopo \u00e8 tradizionalmente tirare un bilancio e indicare i grandi orientamenti che la Commissione seguir\u00e0 l\u2019anno successivo. Prima di tutto, Ursula von der Leyen inserisce il suo discorso nella prospettiva delle elezioni europee che si terranno all\u2019inizio di giugno 2024. Si tratta di difendere il bilancio dei quattro anni passati a capo della Commissione europea, segnalando allo stesso tempo i grandi assi dell\u2019imminente campagna elettorale.<\/p>\n\n\n\n

Sebbene il suo nome venga spesso proposto per guidare la campagna del Partito Popolare Europeo, Ursula von der Leyen non ha ancora indicato se desidera candidarsi per un secondo mandato. Non \u00e8 neanche nota la sua strategia: aspetter\u00e0 di essere riconfermata dai Capi di Stato e di Governo? Cercher\u00e0 di diventare Spitzenkandidat del Partito Popolare Europeo?<\/p>\n\n\n\n

Ma sar\u00e0 anche l\u2019occasione in cui decidere quale futuro e quale Europa vogliono.<\/p>\n\n\n\n

Nonostante tutta la retorica sull\u2019ascolto dei cittadini, la Conferenza sul Futuro dell\u2019Europa e le sue 49 raccomandazioni dei cittadini rimangono al momento lettera morta. Lo stesso vale per la sua promessa di riformare le regole etiche dell\u2019Unione dopo il Qatargate, compreso il Comitato Etico dell\u2019UE.<\/p>\n\n\n\n

Tra loro ci saranno milioni di persone che voteranno per la prima volta, le pi\u00f9 giovani nate nel 2008.<\/p>\n\n\n\n

Nella cabina elettorale penseranno ai temi che stanno loro a cuore:<\/p>\n\n\n\n

penseranno alla guerra che infuria ai nostri confini.<\/p>\n\n\n\n

O all\u2019impatto devastante dei cambiamenti climatici.<\/p>\n\n\n\n

Al modo in cui l\u2019intelligenza artificiale influenzer\u00e0 le loro vite.<\/p>\n\n\n\n

O alle loro possibilit\u00e0 di comprare una casa o trovare un lavoro negli anni a venire.<\/p>\n\n\n\n

Oggi la nostra Unione rispecchia la visione di coloro che sognavano un futuro migliore dopo la Seconda guerra mondiale.<\/p>\n\n\n\n

Un futuro in cui un\u2019Unione di nazioni, democrazie e persone avrebbe lavorato insieme all\u2019insegna della pace e della prosperit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Per loro l\u2019Europa significava rispondere alle sfide della Storia.<\/p>\n\n\n\n

I riferimenti alla \u00abstoria\u00bb si sono moltiplicati dopo l\u2019invasione dell\u2019Ucraina nel 2022. Si tratta ovviamente di un rimando poco velato alla \u00abfine della storia\u00bb di Francis Fukuyama: lungi dall\u2019essere morta, la storia vive e costringe gli europei a svegliarsi dal loro letargo geopolitico. \u00c8 difficile rintracciare la prima apparizione di questa espressione. Tuttavia, va notato che compare in Les Noyers de l\u2019Altenburg<\/em>, l\u2019ultimo romanzo di Andr\u00e9 Malraux (pubblicato per la prima volta in Svizzera con il titolo La Lutte avec l\u2019Ange<\/em>). Pubblicato nel 1943, il libro ritrae un professore, filosofo dell\u2019azione, durante il periodo interbellico: per lui, rispondere alla \u00abchiamata della storia\u00bb significa \u00ablasciare una cicatrice sulla terra\u00bb. Inoltre, la nozione di chiamata \u00e8 inseparabile in francese dalla mitologia legata a de Gaulle, che Malraux abbracci\u00f2 pienamente dopo la guerra. L\u2019appello del 18 giugno, in cui Charles de Gaulle invitava alla resistenza contro la Germania nazista, fu una risposta e un ingresso nella storia per il generale Anche Emmanuel Macron l\u2019ha utilizzata durante la sua visita di Stato negli Stati Uniti nell\u2019aprile 2018. In un discorso al Congresso, e dopo aver ricordato la visita di de Gaulle nel 1958, ha detto: \u00abGli Stati Uniti sono un elemento chiave della nostra fiducia nel futuro, nella democrazia. La chiamata che sentiamo oggi \u00e8 la chiamata della storia\u00bb.<\/p>\n\n\n\n

Non stupisce che il Presidente francese abbia usato questa espressione proprio negli Stati Uniti. In inglese, \u00abil richiamo della storia\u00bb sembra far parte della retorica presidenziale. Diversi Presidenti l\u2019hanno usata negli ultimi due decenni. George W. Bush l\u2019ha usata due volte nei suoi discorsi sullo Stato dell\u2019Unione, nel 2003 e nel 2006. Nel primo, pochi mesi prima dell\u2019inizio della guerra in Iraq, ha spiegato che i due anni che avevano seguito l\u201911 settembre erano stati una chiamata della storia alla quale il Paese era stato in grado di rispondere; tre anni dopo, ha detto che gli Stati Uniti avevano accettato \u00abla chiamata della storia a liberare i popoli oppressi e a guidare questo mondo verso la pace\u00bb. Anche il suo successore ha utilizzato questa espressione. Gi\u00e0 nella campagna elettorale del 2008, Barack Obama si \u00e8 servito della formula per criticare la politica estera di Bush, affermando che rispondere alla chiamata della storia non poteva ridursi a \u00abdare lezioni\u00bb al mondo senza mai ascoltarlo. Nel gennaio 2013, l\u2019ha usata di nuovo nella conclusione del suo discorso inaugurale, dicendo di voler \u00abportare in un futuro incerto questa preziosa luce di libert\u00e0\u00bb. Due anni dopo, anche Joe Biden, allora Vicepresidente, l\u2019ha pronunciata: nel dicembre 2015, in un discorso alla Rada (il Parlamento ucraino), ha ricordato ai deputati il loro \u00abobbligo di rispondere alla chiamata della storia e di costruire finalmente una nazione ucraina unita e democratica che possa resistere alla prova del tempo\u00bb. La frase \u00e8 anche diventata parte di uno dei passaggi pi\u00f9 intensi del suo discorso inaugurale nel 2021, quando Biden si \u00e8 congratulato con i suoi elettori (rappresentanti di \u00abun\u2019America della decenza e della dignit\u00e0\u00bb) per aver risposto \u00aballa chiamata della storia\u00bb. <\/p>\n\n\n\n

In questo caso, \u00e8 probabile che Ursula von der Leyen non voglia emulare la retorica gaullista, ma pi\u00f9 probabilmente assumere dei toni che renderebbero il suo discorso sullo Stato dell\u2019Unione simile ai grandi appuntamenti della vita pubblica americana.<\/p>\n\n\n\n

Quando parlo con le nuove generazioni di giovani vedo la stessa visione di un futuro migliore.<\/p>\n\n\n\n

La stessa voglia di costruire un mondo migliore.<\/p>\n\n\n\n

La stessa convinzione che, in un\u2019epoca di incertezze, l\u2019Europa debba ancora una volta rispondere alle sfide della Storia <\/p>\n\n\n\n

Ed \u00e8 proprio quello che dobbiamo fare insieme.<\/p>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

il primo passo \u00e8 guadagnare la fiducia degli europei e delle europee per rispondere alle loro aspirazioni e preoccupazioni.<\/p>\n\n\n\n

Nei prossimi 300 giorni dobbiamo portare a termine l\u2019incarico che ci hanno affidato.<\/p>\n\n\n\n

Voglio ringraziare il Parlamento per il ruolo di primo piano che ha avuto nel realizzare una delle trasformazioni pi\u00f9 ambiziose mai intraprese dall\u2019Unione.<\/p>\n\n\n\n

So bene che nel 2019, quando vi ho presentato il mio programma per un\u2019Europa verde, digitale e geopolitica, qualcuno aveva dei dubbi, e questo prima ancora che il mondo venisse sconvolto da una pandemia globale e da un brutale conflitto sul suolo europeo.<\/p>\n\n\n\n

Nel luglio 2019, Ursula von der Leyen ha esposto la sua base programmatica in un discorso che abbiamo ampiamente commentato, definendo la sua Commissione come una \u00abcommissione geopolitica<\/a>\u00bb. L\u2019uso della parola \u00abgeopolitica\u00bb \u00e8 sembrato innanzitutto un modo per posizionare la Commissione in relazione alla sua storia istituzionale, esprimendo il desiderio di marcare la sua differenza dal suo predecessore, il lussemburghese Jean-Claude Juncker. Nel 2014, Juncker ha dichiarato di voler rendere la Commissione di cui era Presidente un\u2019istituzione \u00abpi\u00f9 politica\u00bb. Opponendosi al suo predecessore portoghese Jos\u00e9 Manuel Barroso, la cui Commissione era apparsa ad alcuni troppo orientata verso i tecnici, persino \u00abtecnocratica\u00bb, Juncker ha promesso di conferire un vero potere decisionale ai Commissari europei, focalizzati sulle principali questioni politiche continentali e capaci di imporre le loro opinioni a una burocrazia di Bruxelles ritenuta onnipotente. Con un approccio \u00abgeopolitico\u00bb, von der Leyen sembrava voler dire che intendeva posizionare la sua Commissione europea su una scala diversa. O, per essere pi\u00f9 precisi, che il primato della politica sulla burocrazia a livello europeo era significativo e interessante solo se permetteva all\u2019Unione di posizionarsi come attore a pieno titolo sulla scena globale. Interrogato dalla rivista, Jean-Claude Juncker aveva dichiarato<\/a>: \u00abAvevo detto che volevo che la mia Commissione diventasse politica. Questo implicava gi\u00e0 che la dimensione geopolitica avrebbe giocato un ruolo maggiore\u00bb.<\/p>\n\n\n\n

Ma pensate a dov\u2019\u00e8 arrivata oggi l\u2019Europa.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo visto nascere un\u2019Unione geopolitica, che sostiene l\u2019Ucraina, si oppone con forza all\u2019aggressione della Russia, risponde all\u2019assertivit\u00e0 della Cina e investe nei partenariati.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo ora un Green Deal europeo come fulcro della nostra economia, un programma la cui ambizione non ha eguali.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo avviato la transizione digitale e siamo all\u2019avanguardia a livello mondiale nel campo dei diritti online.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo NextGenerationEU, uno strumento storico che destina 800 miliardi di euro a riforme e investimenti e sta creando posti di lavoro dignitosi per il presente e per il futuro.<\/p>\n\n\n\n

Il piano di ripresa NextGenerationEU \u00e8 certamente senza precedenti e rappresenta un passo storico nella costruzione dell\u2019Europa. Tuttavia, la sua attuazione solleva molti interrogativi sulla sostenibilit\u00e0 politica dell\u2019iniziativa. I ritardi si stanno accumulando: dei 185 miliardi di euro che avrebbero dovuto essere richiesti dagli Stati membri, solo 138 miliardi di euro sono arrivati. L\u2019aumento dei tassi di interesse sta influenzando anche il prezzo al quale l\u2019Unione pu\u00f2 prendere in prestito, e la capacit\u00e0 di rimborsare prima del 2058 senza progressi significativi verso nuove risorse autonome rimane incerta.  Resta anche da vedere se questa iniziativa abbia creato un precedente nell\u2019acquis comunitario o sia destinata a rimanere un accordo ad hoc<\/em> giustificato dalla natura eccezionale degli eventi che l\u2019hanno provocata. <\/p>\n\n\n\n

Abbiamo gettato le basi di un\u2019Unione della salute, contribuendo a vaccinare un intero continente e un\u2019ampia parte del mondo.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo iniziato a renderci pi\u00f9 indipendenti in settori cruciali come l\u2019energia, i chip o le materie prime.<\/p>\n\n\n\n

Vorrei anche ringraziarvi per il lavoro rivoluzionario e innovativo che abbiamo svolto in tema di parit\u00e0 di genere, un risultato che, come donna, significa molto per me.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo portato a compimento alcuni dossier che molti pensavano sarebbero rimasti per sempre in stallo, come la direttiva sulla presenza delle donne nei consigli di amministrazione e la storica adesione dell\u2019UE alla Convenzione di Istanbul.<\/p>\n\n\n\n

Con la direttiva sulla trasparenza retributiva abbiamo sancito il principio basilare secondo cui allo stesso lavoro deve corrispondere la stessa retribuzione.<\/p>\n\n\n\n

Non c\u2019\u00e8 nessun motivo per cui, a parit\u00e0 di mansioni, una donna debba guadagnare meno di un uomo.<\/p>\n\n\n\n

Tuttavia il nostro lavoro \u00e8 tutt\u2019altro che finito, e dobbiamo continuare a batterci insieme per il progresso.<\/p>\n\n\n\n

So che questo Parlamento sostiene la proposta della Commissione sulla lotta alla violenza contro le donne, e a questo proposito vorrei che il diritto dell\u2019UE sancisse un altro principio fondamentale: Un \u00abNo\u00bb \u00e8 un \u00abno\u00bb.<\/p>\n\n\n\n

Senza libert\u00e0 dalla violenza non pu\u00f2 esserci vera parit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Grazie al Parlamento, agli Stati membri e alla mia squadra di Commissari, oltre il 90 % degli orientamenti politici che ho presentato nel 2019 sono diventati misure concrete.<\/p>\n\n\n\n

Insieme abbiamo dimostrato che, quando agisce con coraggio, l\u2019Europa raggiunge i propri obiettivi.<\/p>\n\n\n\n

C\u2019\u00e8 ancora molto da fare, perci\u00f2 restiamo uniti.<\/p>\n\n\n\n

Trasformiamo il presente e prepariamoci per il futuro.<\/p>\n\n\n\n

GREEN DEAL EUROPEO<\/h2>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

quattro anni fa abbiamo risposto alle sfide della Storia con il Green Deal europeo.<\/p>\n\n\n\n

Nel luglio 2019, durante il suo discorso al Parlamento europeo, Ursula von der Leyen ha promesso di lanciare un Green Deal entro i primi cento giorni del suo mandato. Per C\u00e9line Charveriat<\/a>, questo senso di urgenza proveniva dall\u2019opinione pubblica, anche se nulla nella carriera politica della nuova Presidente della Commissione in Germania poteva far presagire annunci importanti. \u00abIn un sondaggio di aprile 2019, il 77% dei potenziali elettori ha identificato il cambiamento climatico come un criterio importante nella scelta. Ma la rivoluzione copernicana operata da Ursula von der Leyen, in contrasto con il programma politico del suo partito, \u00e8 soprattutto la conseguenza delle circostanze politiche che hanno accompagnato la sua nomina. Il verdetto delle urne \u00e8 stato tale che il nome per la Presidenza proposto dal Consiglio ha dovuto contare su alcuni voti del Partito Socialista Europeo per ottenere il sostegno del Parlamento. La coalizione uscente, composta dal Partito Popolare Europeo e dai Liberali, non ha pi\u00f9 la maggioranza assoluta\u00bb. <\/p>\n\n\n\n

E questa estate, la pi\u00f9 calda mai registrata in Europa, ci ha ricordato duramente quanto sia necessario.<\/p>\n\n\n\n

La Grecia e la Spagna sono state colpite prima da brutali incendi e poi, solo poche settimane dopo, da terribili inondazioni.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo visto la devastazione e le morti causate dalle condizioni meteorologiche estreme in Slovenia, in Bulgaria e nel resto della nostra Unione.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 quello che succede su un pianeta in ebollizione.<\/p>\n\n\n\n

Il Green Deal europeo \u00e8 scaturito dalla necessit\u00e0 di proteggere il nostro pianeta.<\/p>\n\n\n\n

Ma \u00e8 stato concepito anche come un\u2019opportunit\u00e0 per preservare la nostra prosperit\u00e0 futura.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo iniziato questo mandato definendo una prospettiva a lungo termine con la normativa sul clima e l\u2019obiettivo del 2050.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo trasformato l\u2019agenda per il clima in un\u2019agenda economica.<\/p>\n\n\n\n

Per Nathalie Tocci, dopo anni di crisi esistenziale, l\u2019Europa ha trovato una nuova ragion d\u2019essere: il Green Deal europeo e la transizione energetica che ne \u00e8 il cuore pulsante. Vede in questa Europa Verde una visione normativa, una strategia per la crescita economica e un percorso verso un\u2019Unione politica che rafforzerebbe l\u2019Integrazione e la legittimit\u00e0 dell\u2019Unione stessa. Tuttavia, alla vigilia delle elezioni europee, questa visione sembra essere scomparsa a causa della riluttanza non solo del partito di von der Leyen, il Partito Popolare Europeo, ma anche dei liberali, che, dal Presidente Macron al Vice Cancelliere tedesco Lindner, hanno ripetutamente chiesto di sospendere tale agenda.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo dato un segnale chiaro della direzione da prendere per gli investimenti e l\u2019innovazione.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo gi\u00e0 visto i risultati ottenuti con questa strategia di crescita nel breve periodo.<\/p>\n\n\n\n

Gli sforzi di decarbonizzazione dell\u2019economia statunitense, dopo l\u2019adozione dell\u2019Inflation Reduction Act<\/a>, sollevano domande sulla rilevanza delle politiche climatiche europee. Il mercato del carbonio rimane lo strumento principale del Green Deal, mentre lo sviluppo delle industrie verdi \u00e8 per il momento, e nonostante l\u2019annuncio di diverse strategie – tra cui la legge sull\u2019industria a zero emissioni – principalmente lasciato alla responsabilit\u00e0 degli Stati membri. Questo \u00e8 il nocciolo della questione per la campagna elettorale europea che sta per iniziare: in assenza di una politica decisiva volta a trasformare direttamente l\u2019economia e la societ\u00e0, utilizzando gli investimenti per aggregare una coalizione, le politiche ambientali saranno politicamente sostenibili? <\/p>\n\n\n\n

L\u2019industria europea dimostra giorno dopo giorno di essere pronta a dare slancio a questa transizione,<\/p>\n\n\n\n

confermando che modernizzazione e decarbonizzazione possono andare di pari passo.<\/p>\n\n\n\n

Negli ultimi cinque anni il numero di acciaierie pulite nell\u2019UE \u00e8 passato da 0 a 38.<\/p>\n\n\n\n

Attualmente riusciamo ad attrarre pi\u00f9 investimenti in idrogeno pulito di Stati Uniti e Cina messi insieme.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 difficile identificare con esattezza le cifre a cui si riferisce la Presidente della Commissione. Negli Stati Uniti, l\u2019Inflation Reduction Act ha incrementato notevolmente gli investimenti nell\u2019idrogeno verde<\/a>, al punto che ora superano di gran lunga quelli dell\u2019UE, almeno in termini di venture capital. Secondo Cleantech for Europe, i progetti di idrogeno pulito hanno raggiunto un picco di 343 milioni di euro nell\u2019UE nel primo trimestre del 2022, quasi tre volte il finanziamento equivalente negli Stati Uniti. Tuttavia, in ogni trimestre da allora, gli investimenti nell\u2019idrogeno verde negli Stati Uniti hanno superato quelli nell\u2019UE, con gli Stati Uniti che hanno investito un totale di 1,2 miliardi di euro in pi\u00f9 in questo periodo.<\/p>\n\n\n\n

Sempre secondo Cleantech for Europe, l\u2019UE \u00e8 rimasta indietro nel finanziamento delle tecnologie pulite in fase iniziale, con un totale di 8,7 miliardi di dollari investiti in start-up in settori come lo stoccaggio del carbonio, i veicoli elettrici l\u2019energia pulita nell\u2019anno successivo all\u2019entrata in vigore dell\u2019IRA. Al contrario, negli Stati Uniti sono stati impegnati pi\u00f9 di 21,7 miliardi di dollari per progetti simili.<\/p>\n\n\n\n

Domani sar\u00f2 in Danimarca con la prima ministra Mette Frederiksen per vedere con i miei occhi l\u2019innovazione di cui vi parlo.<\/p>\n\n\n\n

Inaugureremo la prima nave portacontainer alimentata da metanolo pulito ottenuto da energia solare.<\/p>\n\n\n\n

Questa \u00e8 la forza della risposta dell\u2019Europa ai cambiamenti climatici.<\/p>\n\n\n\n

Il Green Deal europeo fornisce il quadro necessario, incentivi e investimenti, ma sono le persone, gli inventori e gli ingegneri a sviluppare le soluzioni.<\/p>\n\n\n\n

Per questo, onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

ora che entriamo nella prossima fase del Green Deal europeo, c\u2019\u00e8 una cosa che non cambier\u00e0 mai.<\/p>\n\n\n\n

Continueremo a sostenere l\u2019industria europea durante questa transizione.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo iniziato con un pacchetto di misure che comprende la normativa sull\u2019industria a zero emissioni nette e quella sulle materie prime critiche.<\/p>\n\n\n\n

Con la nostra strategia industriale analizziamo i rischi e le esigenze di ciascun ecosistema coinvolto in questa transizione.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019enfasi sull\u2019aspetto industriale del Green Deal e sulla competitivit\u00e0 nei paragrafi successivi \u00e8 un modo in cui von der Leyen rassicura la sua famiglia politica sul futuro dell\u2019iniziativa.<\/p>\n\n\n\n

Dobbiamo completare questo lavoro.<\/p>\n\n\n\n

E per questo dobbiamo sviluppare un approccio per ciascun ecosistema industriale.<\/p>\n\n\n\n

A partire da questo mese, terremo quindi una serie di dialoghi sulla transizione pulita con l\u2019industria.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019obiettivo principale sar\u00e0 sostenere tutti i settori nella costruzione di un modello imprenditoriale per la decarbonizzazione dell\u2019industria.<\/p>\n\n\n\n

Crediamo infatti che questa transizione sia fondamentale per la nostra competitivit\u00e0 futura in Europa.<\/p>\n\n\n\n

Ma altrettanto importanti sono le persone e i lavori che ora stanno svolgendo.<\/p>\n\n\n\n

La nostra industria eolica, ad esempio, rappresenta un esempio di successo europeo, ma attualmente si trova a far fronte a un insolito insieme di problemi.<\/p>\n\n\n\n

Per questo motivo presenteremo, in stretta collaborazione con l\u2019industria e gli Stati membri, un pacchetto europeo per l\u2019energia eolica.<\/p>\n\n\n\n

Accelereremo ulteriormente le procedure di autorizzazione.<\/p>\n\n\n\n

Miglioreremo i sistemi d\u2019asta in tutta l\u2019UE.<\/p>\n\n\n\n

Ci concentreremo sulle competenze, sull\u2019accesso ai finanziamenti e su catene di approvvigionamento stabili.<\/p>\n\n\n\n

Questo approccio va per\u00f2 al di l\u00e0 di un singolo settore.<\/p>\n\n\n\n

Dall\u2019eolico all\u2019acciaio, dalle batterie ai veicoli elettrici, i nostri obiettivi ambiziosi non lasciano spazio a dubbi: il futuro della nostra industria delle tecnologie pulite deve concretizzarsi in Europa.<\/p>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

tutto questo dimostra che, per quanto riguarda il Green Deal europeo: <\/p>\n\n\n\n

Manteniamo la rotta.<\/p>\n\n\n\n

Non rinunciamo ai nostri obiettivi ambiziosi.<\/p>\n\n\n\n

Restiamo fedeli alla nostra strategia di crescita.<\/p>\n\n\n\n

Sottolineando che non intende cambiare rotta sull\u2019implementazione del Green Deal, Ursula von der Leyen risponde direttamente alle crescenti critiche sulle conseguenze economiche di questo pacchetto legislativo. Negli ultimi mesi, diversi capi di Stato e di Governo hanno chiesto una \u00abpausa normativa\u00bb, mentre questa settimana la Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha espresso preoccupazione per l\u2019impatto negativo che le normative attualmente in fase di negoziazione potrebbero avere sulla competitivit\u00e0 dell\u2019Unione Europea. Queste dichiarazioni ai massimi livelli fanno eco alle preoccupazioni di molti industriali europei, ad esempio del settore automobilistico, che si trovano direttamente toccati dal Green Deal.<\/p>\n\n\n\n

Il nostro obiettivo sar\u00e0 sempre una transizione equa e giusta!<\/p>\n\n\n\n

Ci\u00f2 significa garantire un risultato equo per le generazioni future: vivere su un pianeta pi\u00f9 sano.<\/p>\n\n\n\n

E garantire a tutti lavori decorosi con la promessa solenne di non lasciare nessuno indietro.<\/p>\n\n\n\n

Questo riferimento alle generazioni future richiede ordine, in quanto la considerazione degli interessi delle generazioni future \u00e8 stata finora legata alla politica climatica. Dobbiamo aspettarci la creazione di un Commissario europeo per le generazioni future, responsabile di iniettare una prospettiva a lungo termine in tutte le politiche dell\u2019Unione? O magari la creazione di una commissione all\u2019interno del Parlamento europeo con lo stesso compito?<\/p>\n\n\n\n

Basti pensare ai posti di lavoro nel comparto manifatturiero e alla concorrenza, un tema di cui si parla molto in questi giorni.<\/p>\n\n\n\n

La nostra industria e le imprese tecnologiche amano la concorrenza.<\/p>\n\n\n\n

Sanno che la concorrenza mondiale \u00e8 positiva per gli affari,<\/p>\n\n\n\n

che crea e protegge posti di lavoro di qualit\u00e0 qui in Europa.<\/p>\n\n\n\n

Ma questo vale solo se la concorrenza \u00e8 equa.<\/p>\n\n\n\n

Troppo spesso le nostre societ\u00e0 sono escluse da mercati esteri o sono vittime di pratiche predatorie.<\/p>\n\n\n\n

Spesso sono indebolite da concorrenti che beneficiano di ingenti aiuti statali.<\/p>\n\n\n\n

Non abbiamo dimenticato il modo in cui le pratiche commerciali sleali della Cina hanno condizionato la nostra industria solare.<\/p>\n\n\n\n

Molte giovani imprese sono state estromesse da concorrenti cinesi fortemente sovvenzionati.<\/p>\n\n\n\n

Imprese pionieristiche hanno dovuto dichiarare fallimento.<\/p>\n\n\n\n

Talenti promettenti sono andati a cercare fortuna altrove.<\/p>\n\n\n\n

Ecco perch\u00e9 l’equit\u00e0 \u00e8 cos\u00ec importante nell’economia globale: ha ripercussioni sulle vite e sui mezzi di sostentamento.<\/p>\n\n\n\n

Interi settori e comunit\u00e0 dipendono da essa.<\/p>\n\n\n\n

Dobbiamo quindi essere consapevoli dei rischi che corriamo.<\/p>\n\n\n\n

Prendiamo il settore dei veicoli elettrici.<\/p>\n\n\n\n

Si tratta di un\u2019industria cruciale per l\u2019economia verde, con un potenziale enorme per l\u2019Europa.<\/p>\n\n\n\n

Attualmente per\u00f2 i mercati globali sono invasi da automobili elettriche cinesi a buon mercato, i cui prezzi sono mantenuti bassi artificialmente grazie a ingenti sovvenzioni statali.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019industria automobilistica cinese ha registrato un\u2019impennata nelle esportazioni, soprattutto di veicoli a basso costo. Secondo il governo cinese, la Cina esporter\u00e0 3,2 milioni di veicoli nel 2022, con un aumento del 57% rispetto all\u2019anno precedente. Il mercato europeo \u00e8 uno dei suoi obiettivi principali.<\/p>\n\n\n\n

Queste pratiche causano distorsioni sul nostro mercato.<\/p>\n\n\n\n

E come non le accettiamo quando provengono dall\u2019interno, cos\u00ec non le accettiamo neppure dall\u2019esterno.<\/p>\n\n\n\n

Posso quindi annunciarvi oggi che la Commissione avvier\u00e0 un\u2019inchiesta antisovvenzioni riguardo ai veicoli elettrici provenienti dalla Cina.<\/p>\n\n\n\n

Questo annuncio \u00e8 una risposta diretta alle pressanti richieste della Francia, che nei giorni scorsi ha espresso alla Commissione Europea le sue serie preoccupazioni sulla concorrenza dell\u2019industria automobilistica cinese. Alessandro Aresu, che dirige la serie \u00abCapitalismi politici in guerra\u00bb, ha firmato sulla rivista l\u2019articolo necessario a cogliere il quadro di fondo dell\u2019elettrificazione del settore in Cina, basandosi sugli esempi di BYD e CATL<\/a>. Si prevede che il tema sar\u00e0 all\u2019ordine del giorno del dialogo economico e commerciale ad alto livello che si terr\u00e0 il 25 settembre.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019obiettivo di un\u2019indagine antisovvenzioni \u00e8 quello di esaminare se le sovvenzioni in questione sono tali da causare un danno diretto all\u2019industria europea e nel caso individuare misure di compensazione, come l\u2019imposizione di tariffe. Questa procedura viene avviata entro 45 giorni dalla richiesta di un\u2019azienda denunciante, se la Commissione lo decide. \u00c8 insolito e significativo che Ursula von der Leyen abbia colto l\u2019occasione di un discorso sullo Stato dell\u2019Unione per fare un annuncio del genere, volendo chiaramente sottolineare l\u2019attuazione della dottrina di de-risking che ha esposto qualche mese fa<\/a>.<\/strong><\/p>\n\n\n\n

L\u2019Europa \u00e8 aperta alla concorrenza, non a una corsa al ribasso.<\/p>\n\n\n\n

Dobbiamo difenderci dalle pratiche sleali.<\/p>\n\n\n\n

Allo stesso modo, per\u00f2, \u00e8 essenziale mantenere aperta la porta della comunicazione e del dialogo con la Cina.<\/p>\n\n\n\n

Vi sono infatti anche temi su cui possiamo e dobbiamo cooperare.<\/p>\n\n\n\n

Ridurre i rischi senza disaccoppiarsi: questo sar\u00e0 il mio approccio con i leader cinesi al vertice UE-Cina alla fine di quest\u2019anno.<\/p>\n\n\n\n

Qui Ursula von der Leyen riprende la formula – \u00abde-risking, non decoupling\u00bb – che ha usato nel suo discorso all\u2019Istituto Mercator per gli Studi sulla Cina a marzo, prima della visita congiunta in Cina con il Presidente Macron. Questo discorso \u00e8 stato ampiamente riportato, commentato e discusso dalla rivista<\/a>. Questa formula, che consiste nell\u2019affermare che la vocazione dell\u2019UE non \u00e8 quella di separarsi economicamente dalla Cina, ma solo di proteggersi da eccessive vulnerabilit\u00e0 nei settori strategici, \u00e8 stata ampiamente sostenuta dagli Stati membri in quanto equilibrata. Da quel momento fornisce un quadro diplomatico centrale utilizzato dagli europei nelle loro relazioni con la leadership cinese.<\/p>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

nell\u2019Unione europea siamo orgogliosi della nostra diversit\u00e0 culturale.<\/p>\n\n\n\n

Siamo l\u2019\u00abEuropa delle regioni\u00bb con una diversit\u00e0 eccezionale di lingue, musica, arti, tradizioni, artigianato e specialit\u00e0 culinarie.<\/p>\n\n\n\n

La nostra Europa possiede anche una biodiversit\u00e0 unica. <\/p>\n\n\n\n

Solo nel nostro continente sono presenti circa 6 500 specie.<\/p>\n\n\n\n

Nel nord dell\u2019Europa si trova il mare dei Wadden, patrimonio naturale mondiale, un habitat unico che ospita specie animali e vegetali rare e consente la sopravvivenza di milioni di uccelli migratori.<\/p>\n\n\n\n

Insieme al Mar Baltico costituisce il pi\u00f9 grande bacino di acque salmastre del mondo.<\/p>\n\n\n\n

Verso sud si susseguono le pianure europee, da sempre caratterizzate da grandi zone umide e palustri.<\/p>\n\n\n\n

Queste regioni rappresentano alleati importanti contro l’avanzata dei cambiamenti climatici.<\/p>\n\n\n\n

Le zone umide e palustri protette trattengono grandi quantit\u00e0 di gas a effetto serra, garantiscono cicli idrologici regionali e ospitano una biodiversit\u00e0 unica.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019Europa \u00e8 anche ricca di foreste.<\/p>\n\n\n\n

Dalle imponenti foreste di conifere del nord e dell\u2019est alle ultime foreste antiche di quercia e faggio dell\u2019Europa centrale fino ai boschi di alberi da sughero dell\u2019Europa meridionale: tutte queste foreste forniscono beni e servizi che sono insostituibili per noi.<\/p>\n\n\n\n

Sequestrano il carbonio, forniscono legno e altri prodotti, producono terreni fertili, filtrano l\u2019aria e l\u2019acqua.<\/p>\n\n\n\n

La biodiversit\u00e0 e i servizi ecosistemici sono indispensabili per la sopravvivenza di tutte le persone in Europa.<\/p>\n\n\n\n

La perdita di questo patrimonio naturale non solo compromette i mezzi di sussistenza, ma mina anche il senso di appartenenza delle persone.<\/p>\n\n\n\n

Dobbiamo proteggerlo.<\/p>\n\n\n\n

Al tempo stesso dobbiamo anche garantire che il nostro approvvigionamento alimentare avvenga in armonia con la natura.<\/p>\n\n\n\n

Oggi vorrei rendere omaggio ai nostri agricoltori e ringraziarli per il cibo che ci forniscono quotidianamente.<\/p>\n\n\n\n

La concreta attuazione del Green Deal nel settore agricolo attraverso il programma Farm to Fork continua a incontrare la resistenza degli agricoltori. Ci\u00f2 si \u00e8 riflesso a livello politico, in particolare nei Paesi Bassi con la vittoria del partito agricolo BBB alle elezioni provinciali del 2023, e in Polonia e Ungheria, dove i governi hanno vietato le importazioni di cereali ucraini per proteggere gli agricoltori dal calo dei prezzi.<\/p>\n\n\n\n

Alimenti sani: per noi in Europa questo compito dell’agricoltura costituisce la base della nostra politica agraria.<\/p>\n\n\n\n

Anche l\u2019indipendenza dell\u2019approvvigionamento alimentare \u00e8 importante per noi.<\/p>\n\n\n\n

La otteniamo grazie ai nostri agricoltori.<\/p>\n\n\n\n

Non si tratta di una cosa scontata: le conseguenze dell\u2019aggressione russa nei confronti dell\u2019Ucraina, i cambiamenti climatici e la siccit\u00e0, gli incendi boschivi e le inondazioni, uniti a nuovi obblighi, stanno influenzando in misura sempre maggiore il lavoro e il reddito degli agricoltori.<\/p>\n\n\n\n

Dobbiamo tenerne conto.<\/p>\n\n\n\n

Molti si stanno gi\u00e0 impegnando a favore di un\u2019agricoltura pi\u00f9 sostenibile.<\/p>\n\n\n\n

Dobbiamo affrontare queste nuove sfide insieme agli uomini e alle donne del settore agricolo.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 l\u2019unico modo per garantire la nostra sicurezza alimentare anche in futuro.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo bisogno di un maggiore dialogo e di una minore polarizzazione.<\/p>\n\n\n\n

Per questo motivo vogliamo avviare un dialogo strategico sul futuro dell\u2019agricoltura nell\u2019UE.<\/p>\n\n\n\n

Sono profondamente convinta che l\u2019agricoltura e la tutela della natura possano andare di pari passo.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo bisogno di entrambe.<\/p>\n\n\n\n

ECONOMIA, SFERA SOCIALE E COMPETITIVIT\u00c0<\/h2>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

una transizione equa per gli agricoltori, le famiglie e l\u2019industria:<\/p>\n\n\n\n

\u00e8 questo il segno distintivo dell\u2019attuale mandato.<\/p>\n\n\n\n

E acquista ancora pi\u00f9 importanza alla luce delle tensioni economiche che ci troviamo ad affrontare.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019anno a venire porter\u00e0 tre grandi sfide economiche per l\u2019industria europea: la carenza di manodopera e di competenze, l\u2019inflazione e la necessit\u00e0 di agevolare l\u2019attivit\u00e0 economica per le nostre imprese.<\/p>\n\n\n\n

I settori pi\u00f9 colpiti dalla carenza di manodopera sono l\u2019edilizia, la sanit\u00e0 e i settori STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Le imprese europee fanno anche fronte a un rallentamento della domanda, causato in particolare da un calo dei consumi delle famiglie. Due giorni prima di questo discorso, la Commissione Europea ha pubblicato le sue previsioni di crescita riviste per il 2023 e il 2024, scendendo allo 0,8% e all\u20191,4% (rispetto all\u20191% e all\u20191,17% rispettivamente delle previsioni di primavera). Il tasso di inflazione \u00e8 stato del 5,3% ad agosto, con grandi disparit\u00e0 tra gli Stati membri (ha raggiunto il 9,6% in Slovacchia).  <\/p>\n\n\n\n

La prima sfida riguarda il mercato del lavoro.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019inizio della pandemia \u00e8 ancora impresso nella nostra mente.<\/p>\n\n\n\n

In quei giorni si prospettava l\u2019arrivo di una nuova ondata di disoccupazione di massa pari a quella del 1930.<\/p>\n\n\n\n

Ma abbiamo sovvertito questa previsione.<\/p>\n\n\n\n

Grazie a SURE, la prima iniziativa europea di riduzione dell\u2019orario lavorativo, abbiamo salvaguardato 40 milioni di posti di lavoro.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 questa la forza dell\u2019economia sociale di mercato europea<\/p>\n\n\n\n

e possiamo andarne fieri!<\/p>\n\n\n\n

Successivamente ci siamo prodigati per ridare slancio alla nostra economia con NextGenerationEU.<\/p>\n\n\n\n

Oggi ne ammiriamo i risultati.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019Europa si appresta a raggiungere la piena occupazione.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 vero che la disoccupazione \u00e8 in calo costante nell\u2019UE dal 2013, a parte il rimbalzo relativamente rapido causato dalla pandemia di Covid-19. Tuttavia, nel giugno 2023 si attester\u00e0 al 5,9% nell\u2019UE e al 6,4% nella zona euro. In particolare, la disoccupazione tra i giovani di et\u00e0 inferiore ai 25 anni si \u00e8 attestata al 14,1% nell\u2019Unione a giugno, dato che implica che 2,7 milioni di giovani erano senza lavoro.<\/p>\n\n\n\n

Se prima erano le persone a cercare lavoro, oggi ci sono milioni di posti di lavoro per cui si cercano persone disponibili.<\/p>\n\n\n\n

Le carenze di manodopera e di competenze stanno raggiungendo livelli record, sia nell\u2019UE che in tutte le principali economie.<\/p>\n\n\n\n

Il 74 % delle PMI dichiara di trovarsi di fronte a carenze di competenze.<\/p>\n\n\n\n

Nel picco della stagione turistica, i ristoranti e i bar in Europa lavorano ad orario ridotto per l\u2019impossibilit\u00e0 di trovare personale.<\/p>\n\n\n\n

Gli ospedali rinviano le cure per mancanza di infermieri e due terzi delle imprese europee sono alla ricerca di specialisti informatici.<\/p>\n\n\n\n

Allo stesso tempo milioni di genitori, per lo pi\u00f9 madri, faticano a conciliare lavoro e famiglia, data l\u2019assenza di strutture per l\u2019infanzia.<\/p>\n\n\n\n

Inoltre ci sono otto milioni di giovani che non studiano, non frequentano corsi di formazione e non lavorano.<\/p>\n\n\n\n

Rimangono bloccati, con i loro sogni messi da parte.<\/p>\n\n\n\n

Questa situazione non crea solo un profondo disagio personale.<\/p>\n\n\n\n

Ma costituisce anche una delle strozzature pi\u00f9 significative per la competitivit\u00e0 dell\u2019Unione.<\/p>\n\n\n\n

Le carenze di manodopera minano infatti le capacit\u00e0 di innovazione, crescita e prosperit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Dobbiamo pertanto migliorare l\u2019accesso al mercato del lavoro, in primo luogo per i giovani e le donne.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo anche bisogno di una migrazione qualificata.<\/p>\n\n\n\n

Dobbiamo inoltre rispondere ai profondi cambiamenti in campo tecnologico, sociale e demografico.<\/p>\n\n\n\n

Per farlo dovremo affidarci alle competenze delle imprese e dei sindacati, ovvero i nostri partner coinvolti nella contrattazione collettiva.<\/p>\n\n\n\n

Sono trascorsi quasi quarant\u2019anni da quando Jacques Delors ha convocato l\u2019incontro di Val Duchesse, dando il via al dialogo sociale europeo.<\/p>\n\n\n\n

Da allora le parti sociali hanno plasmato l\u2019Unione di oggi, garantendo a milioni di persone progresso e prosperit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

E mentre il mondo cambia ad un ritmo senza precedenti, le parti sociali devono tornare ad essere il fulcro del nostro futuro.<\/p>\n\n\n\n

Insieme dovremo affrontare le sfide che gravano sul mercato del lavoro, dalle carenze di competenze e di manodopera ai nuovi problemi scaturiti dall\u2019intelligenza artificiale.<\/p>\n\n\n\n

Perci\u00f2 il prossimo anno, insieme alla Presidenza belga, convocheremo a Val Duchesse un nuovo vertice delle parti sociali.<\/p>\n\n\n\n

Le parti sociali forgeranno cos\u00ec il futuro dell\u2019Europa: con noi e per noi.<\/p>\n\n\n\n

La seconda grande sfida economica \u00e8 data dall\u2019inflazione persistentemente elevata.<\/p>\n\n\n\n

Christine Lagarde e la Banca centrale europea (BCE) stanno lavorando sodo per tenere sotto controllo l\u2019inflazione.<\/p>\n\n\n\n

Come sappiamo, il ritorno all\u2019obiettivo a medio termine della BCE richieder\u00e0 tempo.<\/p>\n\n\n\n

La buona notizia \u00e8 che l\u2019Europa ha iniziato a ridurre i prezzi dell\u2019energia.<\/p>\n\n\n\n

Non dimentichiamo come Putin abbia deliberatamente usato il gas come arma e come ci\u00f2 abbia innescato in noi la paura del blackout e della crisi energetica, ricatapultandoci negli anni \u201970.<\/p>\n\n\n\n

Molti temevano che non avremmo avuto abbastanza energia per affrontare l\u2019inverno.<\/p>\n\n\n\n

Ma ce l\u2019abbiamo fatta<\/p>\n\n\n\n

e questo perch\u00e9 siamo rimasti uniti, aggregando la domanda e optando per l\u2019acquisto di energia in comune.<\/p>\n\n\n\n

Allo stesso tempo, contrariamente agli anni \u201970, abbiamo approfittato della crisi per investire massicciamente nelle energie rinnovabili e accelerare la transizione pulita.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo usato la massa critica dell\u2019Europa per ridurre i prezzi e garantire l\u2019approvvigionamento.<\/p>\n\n\n\n

Lo scorso anno il gas in Europa costava pi\u00f9 di 300 euro\/MWh. Quest\u2019anno ne costa 35.<\/p>\n\n\n\n

Dobbiamo quindi capire come replicare questo modello di successo in altri campi, come ad esempio quello delle materie prime critiche o dell\u2019idrogeno pulito.<\/p>\n\n\n\n

Con lo sblocco di 646 miliardi di euro dal 2021 per proteggere i consumatori dall\u2019aumento dei prezzi dell\u2019elettricit\u00e0, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas per staccarsi dalla Russia e l\u2019accettazione di pagare di pi\u00f9 per le importazioni di gas naturale liquefatto (LNG), la politica energetica degli Stati membri adottata in risposta all\u2019invasione russa dell\u2019Ucraina sembra essere stata efficace. All\u201911 settembre, le riserve di gas naturale del blocco erano piene al 93,85%, il livello pi\u00f9 alto in questo periodo dell\u2019anno dal 2019. Il calo del prezzo del gas naturale ha fatto s\u00ec che il prezzo spot dell\u2019elettricit\u00e0 sui mercati all\u2019ingrosso sia diminuito di quattro volte, passando da 483 euro per MWh in Francia nell\u2019agosto 2022 a 91 euro il mese scorso, secondo l\u2019Agenzia Internazionale dell\u2019Energia. Il calo \u00e8 dello stesso ordine per la maggior parte dei Paesi dell\u2019Europa centrale e occidentale, ad eccezione della Penisola Iberica e della Polonia, che hanno beneficiato di tariffe relativamente basse la scorsa estate rispetto ai loro vicini. <\/p>\n\n\n\n

Nonostante questi segnali positivi, l\u2019AIE ritiene che gli elevati livelli di riserve di gas non siano una garanzia contro la volatilit\u00e0 dei prezzi invernali, che potrebbero essere riaccesi da un inverno pi\u00f9 freddo della media nel 2023-2024, combinato con l\u2019interruzione totale delle forniture di gas russo tramite gasdotto a partire dal 1\u00b0 ottobre. Va inoltre sottolineato che l\u2019aumento dei prezzi del gas ha portato a un\u2019erosione della competitivit\u00e0 complessiva dell\u2019industria europea, particolarmente visibile in Germania – la cui crescita negli ultimi anni si \u00e8 in parte basata sull\u2019accesso a un\u2019energia relativamente economica, sebbene pi\u00f9 costosa rispetto agli Stati Uniti. Il calo dei prezzi del gas in Europa si spiega in parte con un calo della domanda del 20% a luglio rispetto alla media 2019-2021, che sta avendo un impatto diretto sulla produzione industriale.<\/p>\n\n\n\n

La terza sfida per le imprese europee consiste nella necessit\u00e0 di agevolare le attivit\u00e0 economiche.<\/p>\n\n\n\n

Le piccole imprese non hanno la capacit\u00e0 per gestire una struttura amministrativa complessa e sono frenate dalla lunghezza dei processi.<\/p>\n\n\n\n

Di conseguenza spesso producono meno nel tempo a disposizione, perdendo importanti opportunit\u00e0 di crescita.<\/p>\n\n\n\n

Per questo motivo, entro la fine dell\u2019anno nomineremo un rappresentante dell\u2019UE per le PMI che riferir\u00e0 a me direttamente.<\/p>\n\n\n\n

Vogliamo che le piccole e medie imprese possano parlarci direttamente dei problemi a cui devono far fronte quotidianamente.<\/p>\n\n\n\n

Per ogni nuovo atto legislativo procediamo a un controllo della competitivit\u00e0 a opera di un comitato indipendente.<\/p>\n\n\n\n

E il mese prossimo presenteremo le prime proposte legislative atte a ridurre del 25 % gli obblighi di comunicazione a livello europeo.<\/p>\n\n\n\n

 Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

siamo onesti: non sar\u00e0 un\u2019impresa facile.<\/p>\n\n\n\n

E avremo bisogno del vostro aiuto.<\/p>\n\n\n\n

Si tratta di uno sforzo comune che coinvolge la totalit\u00e0 delle istituzioni europee.<\/p>\n\n\n\n

Coopereremo con gli Stati membri perch\u00e9 anche a livello nazionale si giunga a una riduzione del 25 %.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 giunto il momento di agevolare le imprese in Europa!<\/p>\n\n\n\n

Tuttavia le imprese europee hanno anche bisogno di accedere alle tecnologie chiave di innovazione, sviluppo e fabbricazione.<\/p>\n\n\n\n

Come sottolineato dai leader nel Consiglio europeo informale di Versailles, si tratta di una questione di sovranit\u00e0 europea.<\/p>\n\n\n\n

Preservare un vantaggio europeo sulle tecnologie critiche ed emergenti \u00e8 un imperativo per l\u2019economia e la sicurezza nazionale.<\/p>\n\n\n\n

Tale politica industriale europea richiede anche finanziamenti europei comuni.<\/p>\n\n\n\n

Per questo motivo, nell\u2019ambito della proposta di revisione del bilancio, abbiamo lanciato la piattaforma STEP, con cui potremo incrementare, mobilitare e orientare i fondi dell’UE per investire in qualsiasi tipo di prodotto: dalla microelettronica all’informatica quantistica fino all\u2019intelligenza artificiale.<\/p>\n\n\n\n

Come pure dalle biotecnologie alle tecnologie pulite.<\/p>\n\n\n\n

Il sostegno alle imprese deve arrivare ora, per cui chiedo che la proposta di bilancio sia approvata in tempi rapidi.<\/p>\n\n\n\n

E so di poter contare sui membri di questa assemblea.<\/p>\n\n\n\n

Ma la competitivit\u00e0 \u00e8 anche molto altro.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo assistito a strozzature concrete lungo le catene di approvvigionamento globali, anche a causa delle politiche deliberate di altri paesi.<\/p>\n\n\n\n

Basti pensare alle restrizioni sulle esportazioni dalla Cina di gallio e germanio, elementi essenziali per produrre semiconduttori e pannelli solari.<\/p>\n\n\n\n

Ci\u00f2 dimostra l\u2019importanza per l\u2019Europa di rafforzare la sicurezza economica.<\/p>\n\n\n\n

Riducendo i rischi senza disaccoppiarsi.<\/p>\n\n\n\n

Questo concetto ha trovato ampio sostegno fra i partner principali dell\u2019UE e ci\u00f2 mi riempie di orgoglio.<\/p>\n\n\n\n

Parlo dell\u2019Australia, del Giappone e degli Stati Uniti.<\/p>\n\n\n\n

Inoltre sono molti i paesi del mondo che desiderano collaborare.<\/p>\n\n\n\n

Di questi, molti dipendono eccessivamente da un unico fornitore di minerali critici.<\/p>\n\n\n\n

Altri, dall\u2019America latina all\u2019Africa, intendono sviluppare industrie locali di trasformazione e raffinazione, anzich\u00e9 limitarsi a spedire le proprie risorse all\u2019estero.<\/p>\n\n\n\n

Per questo motivo entro quest\u2019anno convocheremo la prima riunione del nuovo Club delle materie prime critiche.<\/p>\n\n\n\n

Allo stesso tempo continueremo a promuovere un commercio aperto ed equo.<\/p>\n\n\n\n

Finora abbiamo concluso nuovi accordi di libero scambio con il Cile, la Nuova Zelanda e il Kenya.<\/p>\n\n\n\n

Dovremmo puntare a concludere gli accordi con l\u2019Australia, il Messico e il Mercosur entro la fine dell\u2019anno,<\/p>\n\n\n\n

per poi passare a quelli con l\u2019India e l\u2019Indonesia.<\/p>\n\n\n\n

Il commercio intelligente crea posti di lavoro di qualit\u00e0 e prosperit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

queste tre sfide \u2014 manodopera, inflazione e contesto imprenditoriale \u2014 affiorano mentre chiediamo all\u2019industria di guidare la transizione pulita.<\/p>\n\n\n\n

Nel frattempo dovremo essere pi\u00f9 lungimiranti e definire un modo per salvaguardare la nostra competitivit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Ecco perch\u00e9 ho chiesto a Mario Draghi, una fra le pi\u00f9 grandi menti dell\u2019Europa in materia di economia, di preparare una relazione sul futuro della competitivit\u00e0 europea.<\/p>\n\n\n\n

Perch\u00e9 l\u2019Europa far\u00e0 tutto il necessario, costi quel che costi, per mantenere il suo vantaggio competitivo.<\/p>\n\n\n\n

IL DIGITALE E L\u2019INTELLIGENZA ARTIFICIALE<\/h2>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati, <\/p>\n\n\n\n

abbiamo visto qual \u00e8 l\u2019importanza della tecnologia digitale per agevolare la vita economica e migliorare le nostre vite. <\/p>\n\n\n\n

La dice lunga il superamento del nostro obiettivo del 20 % di investimenti in progetti digitali di NextGenerationEU. <\/p>\n\n\n\n

Gli Stati membri hanno usato questi investimenti per digitalizzare i sistemi sanitari, i sistemi giudiziari o le reti di trasporto.<\/p>\n\n\n\n

Allo stesso tempo l\u2019Europa si \u00e8 posta all\u2019avanguardia nella gestione dei rischi del mondo digitale. <\/p>\n\n\n\n

L\u2019internet \u00e8 nata come strumento per condividere le conoscenze, aprire le menti e collegare fra loro le persone.<\/p>\n\n\n\n

Ma ha anche sollevato gravi problemi.<\/p>\n\n\n\n

Come la disinformazione, la diffusione di contenuti nocivi e i rischi alla protezione dei nostri dati. <\/p>\n\n\n\n

Tutto ci\u00f2 ha portato a un\u2019erosione della fiducia e alla violazione di diritti fondamentali delle persone. <\/p>\n\n\n\n

In risposta a ci\u00f2 l\u2019Europa \u00e8 diventata capofila mondiale dei diritti dei cittadini nell\u2019ambiente digitale. <\/p>\n\n\n\n

Il regolamento sui servizi digitali e quello sui mercati digitali stanno creando uno spazio digitale pi\u00f9 sicuro in cui i diritti fondamentali sono tutelati. <\/p>\n\n\n\n

Le nuove norme garantiscono anche l\u2019equit\u00e0, con responsabilit\u00e0 chiare per le grandi imprese tecnologiche. <\/p>\n\n\n\n

Si tratta di una realizzazione storica di cui possiamo essere orgogliosi. <\/p>\n\n\n\n

Lo stesso dovrebbe valere per l\u2019intelligenza artificiale.<\/p>\n\n\n\n

Migliorer\u00e0 la medicina, aumenter\u00e0 la produttivit\u00e0 e aiuter\u00e0 a far fronte ai cambiamenti climatici.<\/p>\n\n\n\n

Ma non possiamo sottovalutare le reali minacce che ne derivano. <\/p>\n\n\n\n

Centinaia di prestigiosi sviluppatori di intelligenza artificiale, di accademici e di esperti ci hanno recentemente ammonito con queste parole:<\/p>\n\n\n\n

\u00abLa riduzione del rischio di estinzione in conseguenza dell\u2019intelligenza artificiale dovrebbe essere una priorit\u00e0 globale alla stregua di altre minacce per l\u2019intera societ\u00e0 quali le pandemie e la guerra nucleare\u00bb.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019intelligenza artificiale \u00e8 una tecnologia generica, accessibile, potente e adattabile per un\u2019ampia gamma di impieghi, civili e militari. <\/p>\n\n\n\n

Si sta evolvendo pi\u00f9 rapidamente di quanto immaginassero i suoi stessi creatori.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo opportunit\u00e0 limitate per indirizzare questa tecnologia in modo responsabile.<\/p>\n\n\n\n

Credo che l\u2019Europa, insieme con i suoi partner, debba indicare la via per un nuovo quadro globale dell\u2019intelligenza artificiale, fondato su tre pilastri: misure protettive, governance e guida dell\u2019innovazione.<\/p>\n\n\n\n

In primo luogo, le misure protettive. <\/p>\n\n\n\n

La nostra prima priorit\u00e0 \u00e8 garantire che l\u2019intelligenza artificiale abbia uno sviluppo antropocentrico, trasparente e responsabile.<\/p>\n\n\n\n

Per questo nei miei orientamenti politici mi sono impegnata a definire un approccio normativo entro i primi 100 giorni.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo presentato la normativa sull\u2019intelligenza artificiale: il primo atto legislativo completo al mondo sull\u2019intelligenza artificiale, favorevole all\u2019innovazione.<\/p>\n\n\n\n

E voglio ringraziare questo Parlamento e il Consiglio per l\u2019impegno instancabile dedicato a questa legislazione profondamente innovatrice.<\/p>\n\n\n\n

La nostra normativa sull\u2019intelligenza artificiale \u00e8 gi\u00e0 un modello per il mondo intero.<\/p>\n\n\n\n

Ora dobbiamo impegnarci per adottare le norme il prima possibile e garantirne l\u2019applicazione.<\/p>\n\n\n\n

Il secondo pilastro \u00e8 la governance. <\/p>\n\n\n\n

Stiamo gettando le basi di un sistema unico di governance in Europa.<\/p>\n\n\n\n

Ma dobbiamo anche unire le forze con i nostri partner per garantire un approccio globale alla comprensione dell\u2019impatto dell\u2019intelligenza artificiale sulle nostre societ\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Basti pensare al contributo inestimabile del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, un comitato globale che riferisce gli ultimi aggiornamenti scientifici ai responsabili politici.<\/p>\n\n\n\n

Penso che abbiamo bisogno di un organismo analogo per l\u2019intelligenza artificiale che si occupi dei rischi e dei vantaggi di questa tecnologia per l\u2019umanit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Questo nuovo comitato dovrebbe riunire intorno a uno stesso tavolo scienziati, imprese di tecnologia ed esperti indipendenti. <\/p>\n\n\n\n

Cos\u00ec saremo in grado di articolare rapidamente una risposta coordinata a livello mondiale, sulla base dei risultati del processo di Hiroshima e altri ancora.<\/p>\n\n\n\n

Il terzo pilastro consiste in una guida per l\u2019innovazione responsabile.<\/p>\n\n\n\n

Grazie ai nostri investimenti degli ultimi anni l\u2019Europa \u00e8 oggi all\u2019avanguardia nella tecnologia di supercalcolo e possiede tre dei cinque supercomputer pi\u00f9 potenti del mondo.<\/p>\n\n\n\n

Dobbiamo approfittare di questo vantaggio.<\/p>\n\n\n\n

Per questo oggi ho la soddisfazione di annunciare una nuova iniziativa per l’accesso delle startup di intelligenza artificiale ai nostri computer ad alte prestazioni, perch\u00e9 possano mettere alla prova i loro modelli.<\/p>\n\n\n\n

Ma sar\u00e0 solo una parte della nostra azione per guidare l\u2019innovazione.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo bisogno di un dialogo aperto con coloro che sviluppano e applicano l\u2019intelligenza artificiale.<\/p>\n\n\n\n

Cos\u00ec avviene negli Stati Uniti, dove sette grandi imprese tecnologiche hanno gi\u00e0 aderito a regole volontarie su sicurezza, ordine pubblico e fiducia. <\/p>\n\n\n\n

E cos\u00ec sar\u00e0 in Europa, dove collaboreremo con le imprese di intelligenza artificiale affinch\u00e9 aderiscano volontariamente ai principi della nostra normativa prima che entri in vigore.<\/p>\n\n\n\n

Ora dobbiamo mettere insieme tutte queste iniziative per conseguire norme minime per l\u2019impiego sicuro ed etico dell\u2019intelligenza artificiale.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019analisi della lista delle cento persone pi\u00f9 influenti nell\u2019ambito dell\u2019intelligenza artificiale stilata questa settimana dalla rivista Time ci ricorda che l\u2019Unione Europea \u00e8 rimasta chiaramente indietro sull\u2019IA. A parte il Commissario responsabile, Margrethe Vestager, e una attivista di Bruxelles, Sarah Chander, non c\u2019\u00e8 nessuno che lavori in Europa continentale. La nostra breve prosopografica si pu\u00f2 consultare qui<\/a>.<\/strong><\/p>\n\n\n\n

DIMENSIONE GLOBALE, MIGRAZIONE E SICUREZZA<\/h2>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

la prima volta che mi sono presentata a voi quattro anni fa, ho dichiarato che se fossimo rimasti uniti tra di noi, nessun\u2019altro avrebbe potuto dividerci.<\/p>\n\n\n\n

Ed \u00e8 in quest\u2019ottica che si \u00e8 mossa la Commissione geopolitica.<\/p>\n\n\n\n

Il nostro approccio Team Europa ci ha resi pi\u00f9 strategici, pi\u00f9 assertivi e pi\u00f9 uniti.<\/p>\n\n\n\n

Qualit\u00e0 che oggi sono pi\u00f9 che mai importanti.<\/p>\n\n\n\n

Il nostro cuore \u00e8 dilaniato davanti alla drammatica perdita di vite umane in Libia e in Marocco, dopo le violente inondazioni e il catastrofico terremoto.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019Europa sar\u00e0 sempre pronta a prestare aiuto, in tutti i modi possibili.<\/p>\n\n\n\n

Pensate ora al Sahel, una delle regioni pi\u00f9 povere, ma con la crescita demografica pi\u00f9 rapida.<\/p>\n\n\n\n

Il susseguirsi di colpi di Stato militari render\u00e0 la regione pi\u00f9 instabile negli anni a venire.<\/p>\n\n\n\n

E anche pi\u00f9 soggetta all\u2019influenza della Russia, che sta traendo vantaggio dal caos che si \u00e8 creato.<\/p>\n\n\n\n

E la regione, nel frattempo, \u00e8 diventata terreno fertile per una recrudescenza del terrorismo.<\/p>\n\n\n\n

Questa situazione riguarda direttamente l\u2019Europa, la nostra sicurezza e la nostra prosperit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Nei confronti dell\u2019Africa dobbiamo quindi dar prova della stessa unit\u00e0 d\u2019intenti che abbiamo dimostrato per l\u2019Ucraina.<\/p>\n\n\n\n

Questo punto, che sottolinea un asse \u00abeuro-africano\u00bb, \u00e8 particolarmente rilevante. Per compiere pienamente la sua transizione geopolitica, l\u2019Unione europea deve adottare una prospettiva realistica della sua situazione geografica.<\/p>\n\n\n\n

Ci\u00f2 significa approfondire strategicamente le relazioni con i Paesi vicini che hanno un\u2019influenza diretta sulle principali tendenze geopolitiche del continente. Questo riconoscimento \u00e8 tanto pi\u00f9 cruciale se si considera che l\u2019Europa si trova al centro di un \u00abarco di crisi\u00bb estremamente diversificato che attraversa e circonda il suo territorio.<\/p>\n\n\n\n

La guerra in Ucraina, ad esempio, mette in evidenza la dimensione orizzontale di questi problemi, in quanto investe direttamente l\u2019Europa orientale e ha ripercussioni sull\u2019intero continente. Tuttavia, \u00e8 altrettanto importante non sottovalutare l\u2019esistenza di una dimensione verticale di questa complessa configurazione geopolitica. In altre parole, le sfide e le opportunit\u00e0 per l\u2019Unione europea non si limitano al suo ambiente immediato, ma si estendono anche a questioni globali e verticali che coinvolgono attori globali. Per navigare con successo in questo panorama geopolitico sempre pi\u00f9 conflittuale, l\u2019Unione europea deve quindi sviluppare una visione strategica che tenga conto di queste due diverse dimensioni, puntando su partenariati rafforzati, accordi di cooperazione e una diplomazia proattiva con i Paesi vicini, pur rimanendo impegnata a promuovere la stabilit\u00e0 e la sicurezza globale. Un tale approccio permetter\u00e0 all’Unione di affrontare meglio le sfide attuali e future della geopolitica europea.<\/p>\n\n\n\n

Dobbiamo concentrarci sulla cooperazione con i governi legittimi e con le organizzazioni regionali.<\/p>\n\n\n\n

E dobbiamo sviluppare un partenariato reciprocamente vantaggioso che si occupi essenzialmente di questioni comuni per l\u2019Europa e l\u2019Africa.<\/p>\n\n\n\n

Per questo motivo, insieme all\u2019Alto rappresentante Borrell, lavoreremo ad un nuovo approccio strategico da promuovere in occasione del prossimo vertice UE-UA.<\/p>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

la Storia \u00e8 in movimento.<\/p>\n\n\n\n

La Russia sta scatenando una guerra su vasta scala contro i principi fondanti della Carta delle Nazioni Unite, sollevando immense preoccupazioni nei paesi dell\u2019Asia centrale fino alla regione indo-pacifica, nei quali si fa largo il timore di potersi trovare, in un mondo senza leggi, di fronte allo stesso destino dell\u2019Ucraina.<\/p>\n\n\n\n

Assistiamo, da parte di alcuni, al chiaro tentativo di tornare a un pensiero stereotipato e polarizzato, cercando nel frattempo di isolare e influenzare altri paesi che non hanno fatto scelte di campo.<\/p>\n\n\n\n

E, questo, in un momento in cui molte economie emergenti manifestano crescente insoddisfazione sul modo in cui le istituzioni e la globalizzazione operano nei loro confronti.<\/p>\n\n\n\n

Si tratta di preoccupazioni legittime.<\/p>\n\n\n\n

Queste economie emergenti, con le loro popolazioni e le loro risorse naturali, sono alleati essenziali per costruire un mondo pi\u00f9 pulito, pi\u00f9 sicuro e pi\u00f9 prospero.<\/p>\n\n\n\n

Con loro l\u2019Europa non smetter\u00e0 di collaborare per riformare e migliorare il sistema internazionale.<\/p>\n\n\n\n

Vogliamo fare da guida agli sforzi tesi a rendere pi\u00f9 equo l\u2019ordine fondato sulle regole e a garantire una pi\u00f9 giusta distribuzione.<\/p>\n\n\n\n

Il che significa anche collaborare con i partner, nuovi o vecchi che siano, per approfondire i nostri legami.<\/p>\n\n\n\n

Quanto offre in questo senso l\u2019Europa con il Global Gateway \u00e8 davvero unico.<\/p>\n\n\n\n

Il Global Gateway \u00e8 pi\u00f9 trasparente, pi\u00f9 sostenibile e pi\u00f9 economicamente interessante.<\/p>\n\n\n\n

Solo la settimana scorsa ero a Nuova Delhi a firmare il progetto pi\u00f9 ambizioso della nostra generazione,<\/p>\n\n\n\n

il corridoio economico India-Medio Oriente- Europa.<\/p>\n\n\n\n

Il progetto, annunciato al G20, che dovrebbe includere importanti investimenti nelle infrastrutture di trasporto, \u00e8 una risposta diretta degli Stati Uniti all\u2019iniziativa della Nuova Via della Seta, che ha guidato i massicci investimenti cinesi all\u2019estero nell\u2019ultimo decennio e che ha subito un brusco rallentamento a partire dal 2020. Tuttavia, non \u00e8 ancora chiaro il volume che sar\u00e0 investito nel nuovo corridoio.<\/p>\n\n\n\n

D\u2019ora in poi sar\u00e0 il collegamento pi\u00f9 diretto tra l\u2019India, il Golfo arabo e l\u2019Europa: con un collegamento ferroviario il commercio tra l\u2019India e l\u2019Europa sar\u00e0 pi\u00f9 rapido del 40 %, con una linea elettrica e una condotta per l\u2019idrogeno pulito si favoriranno scambi di energia pulita tra l\u2019Asia, il Medio Oriente e l\u2019Europa.<\/p>\n\n\n\n

E, infine, con un cavo dati ad alta velocit\u00e0 sar\u00e0 possibile collegare alcuni degli ecosistemi digitali pi\u00f9 innovativi al mondo e creare opportunit\u00e0 per le imprese lungo tutto il corridoio.<\/p>\n\n\n\n

Si tratta di connessioni all\u2019avanguardia per il mondo di domani.<\/p>\n\n\n\n

Pi\u00f9 veloci, pi\u00f9 brevi e pi\u00f9 pulite.<\/p>\n\n\n\n

Il Global Gateway sta davvero cambiando le cose.<\/p>\n\n\n\n

La Global Gateway \u00e8 la risposta dell\u2019Europa alle Nuova Via della Seta cinesi, che dovrebbe mobilitare 300 miliardi di euro di investimenti tra il 2021 e il 2027.<\/p>\n\n\n\n

Ho potuto toccarlo con mano in America latina, nel sud-est asiatico e in tutta l\u2019Africa: dalla costruzione di un\u2019economia locale basata sull\u2019idrogeno con la Namibia e il Kenya a un\u2019economia digitale con le Filippine.<\/p>\n\n\n\n

Si tratta non solo di investimenti nelle economie dei nostri partner.<\/p>\n\n\n\n

Ma anche di investimenti nella prosperit\u00e0 e nella sicurezza dell\u2019Europa in un mondo in rapida evoluzione.<\/p>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

ogni giorno conflitti, cambiamenti climatici e instabilit\u00e0 spingono le persone a cercare rifugio altrove.<\/p>\n\n\n\n

Sono sempre stata fermamente convinta che la migrazione debba essere gestita.<\/p>\n\n\n\n

Ma ci vogliono pazienza, iniziative a lungo termine con i nostri partner e soprattutto unit\u00e0 all\u2019interno della nostra Unione.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 questo lo spirito del nuovo patto sulla migrazione e l\u2019asilo.<\/p>\n\n\n\n

Quando sono entrata in carica, non sembrava esserci alcuna possibilit\u00e0 di compromesso all\u2019orizzonte.<\/p>\n\n\n\n

Ma con il patto abbiamo trovato un nuovo equilibrio:<\/p>\n\n\n\n

tra la protezione delle frontiere e la protezione delle persone, tra la sovranit\u00e0 e la solidariet\u00e0 e tra la sicurezza e l\u2019umanit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo ascoltato tutti gli Stati membri,<\/p>\n\n\n\n

abbiamo esaminato tutte le rotte migratorie<\/p>\n\n\n\n

e abbiamo tradotto lo spirito del patto in soluzioni pratiche.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo reagito in modo rapido e unitario all\u2019attacco ibrido della Bielorussia.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo lavorato in stretta collaborazione con i nostri partner dei Balcani occidentali e abbiamo ridotto i flussi irregolari.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo firmato con la Tunisia un partenariato che comporta vantaggi reciproci che vanno al di l\u00e0 della migrazione: dall\u2019istruzione e dalle competenze professionali all\u2019energia e alla sicurezza.<\/p>\n\n\n\n

Questo partenariato – firmato al di fuori del Trattato da quello che la Commissione chiama \u00abTeam Europe\u00bb – rimane molto controverso. Fa parte di una tendenza crescente a esternalizzare il controllo dei flussi migratori. Negli ultimi anni, l\u2019UE e i suoi Stati membri hanno concluso diversi accordi con i Paesi vicini, in particolare con la Turchia nel 2016. Nel 2017 l\u2019UE, attraverso la Dichiarazione di Malta, ha approvato il Memorandum d\u2019intesa tra Italia e Libia.<\/p>\n\n\n\n

Questo tipo di accordo \u00e8 apparso problematico a diversi osservatori per molte ragioni. In primo luogo, \u00e8 improbabile che raggiunga l\u2019obiettivo dichiarato di salvare vite umane e combattere il traffico di esseri umani. Al contrario, se un Paese come la Tunisia fosse seriamente intenzionato a combattere l\u2019immigrazione irregolare, l\u2019accordo rischierebbe di spingere le persone in cerca di rifugio su rotte ancora pi\u00f9 pericolose. Un\u2019ulteriore critica verte sulla natura dei governi, spesso autoritari, che sarebbero in questo modo finanziati in cambio del controllo dei flussi.<\/p>\n\n\n\n

Come ha osservato il Commissario per i diritti umani del Consiglio d\u2019Europa, il fatto che l\u2019accordo con la Tunisia contenga solo termini molto generici sui diritti umani \u00e8 preoccupante: non vi \u00e8 alcuna indicazione concreta sulle garanzie per proteggere i diritti umani delle persone che si muovono. Il protocollo d\u2019intesa, peraltro, non prevede un meccanismo di monitoraggio dei diritti umani. Eppure, la situazione disastrosa degli sfollati in Libia dimostra che i riferimenti generici ai diritti umani negli accordi di migrazione non sono sufficienti a garantire che la loro attuazione sia conforme ai principi fondamentali.<\/p>\n\n\n\n

E ora vogliamo lavorare ad accordi analoghi con altri paesi.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo rafforzato la protezione delle frontiere.<\/p>\n\n\n\n

Le agenzie europee hanno intensificato la cooperazione con gli Stati membri.<\/p>\n\n\n\n

In particolare, voglio ringraziare la Bulgaria e la Romania per averci indicato la via da seguire, promuovendo le buone pratiche in materia di asilo e rimpatrio.<\/p>\n\n\n\n

La Bulgaria e la Romania hanno dimostrato di far parte del nostro spazio Schengen.<\/p>\n\n\n\n

Facciamole finalmente entrare, senza ulteriori ritardi!<\/p>\n\n\n\n

La partecipazione di Bulgaria e Romania all\u2019area Schengen \u00e8 stata bloccata nel dicembre 2022 dall\u2019Austria a causa delle preoccupazioni sui flussi migratori. Tuttavia, i due Paesi potrebbero entrare nella zona di libera circolazione attraverso i controlli aeroportuali gi\u00e0 da quest\u2019anno, in vista della piena adesione l\u2019anno prossimo.<\/p>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

il nostro lavoro sulla migrazione si fonda sulla convinzione che l\u2019unit\u00e0 \u00e8 alla nostra portata.<\/p>\n\n\n\n

Un accordo sul patto non \u00e8 mai stato cos\u00ec vicino.<\/p>\n\n\n\n

Il Parlamento e il Consiglio hanno un\u2019occasione storica per portarlo a buon fine.<\/p>\n\n\n\n

Mostriamo che l\u2019Europa \u00e8 in grado di gestire le migrazioni con efficacia e compassione<\/p>\n\n\n\n

e portiamo a termine il lavoro iniziato!<\/p>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

sappiamo che la migrazione richiede un lavoro costante, importantissimo soprattutto nella lotta contro le reti dei trafficanti di esseri umani.<\/p>\n\n\n\n

Con le loro menzogne i trafficanti attirano persone disperate,<\/p>\n\n\n\n

le trasportano per il deserto su strade che le conducono verso la morte o le caricano su barconi inadatti alla navigazione.<\/p>\n\n\n\n

Il modus operandi dei trafficanti \u00e8 in costante evoluzione.<\/p>\n\n\n\n

Ma la nostra legislazione ha pi\u00f9 di vent\u2019anni e va urgentemente aggiornata.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo quindi bisogno di nuove norme e di una nuova struttura di governance.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo bisogno di applicare pi\u00f9 rigorosamente la legge, di perseguire questo reato e di dare un ruolo pi\u00f9 incisivo alle nostre agenzie: Europol, Eurojust e Frontex.<\/p>\n\n\n\n

Dobbiamo collaborare con i nostri partner per combattere questa piaga mondiale.<\/p>\n\n\n\n

Ecco perch\u00e9 la Commissione organizzer\u00e0 una Conferenza internazionale sulla lotta contro la tratta di esseri umani.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 ora di porre fine a quest\u2019attivit\u00e0 efferata e criminale!<\/p>\n\n\n\n

UCRAINA<\/h2>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

il giorno in cui i carri armati russi attraversarono la frontiera dell\u2019Ucraina, una giovane madre ucraina part\u00ec per Praga per mettere il figlio al sicuro.<\/p>\n\n\n\n

Quando la guardia di frontiera ceca timbr\u00f2 il suo passaporto, scoppi\u00f2 in lacrime.<\/p>\n\n\n\n

Il figlio non cap\u00ec e chiese alla madre perch\u00e9 piangeva.<\/p>\n\n\n\n

Lei rispose: \u00abPerch\u00e9 siamo a casa\u00bb.<\/p>\n\n\n\n

\u00abMa questa non \u00e8 l\u2019Ucraina\u00ab, osserv\u00f2 lui.<\/p>\n\n\n\n

E la madre gli spieg\u00f2: \u00abQuesta \u00e8 l\u2019Europa\u00bb.<\/p>\n\n\n\n

Quel giorno, quella madre ucraina ha sentito che l\u2019Europa era casa sua.<\/p>\n\n\n\n

Perch\u00e9 ci sentiamo a casa dove possiamo fidarci gli uni degli altri.<\/p>\n\n\n\n

E il popolo ucraino poteva fidarsi degli altri popoli europei.<\/p>\n\n\n\n

Si chiamava Victoria Amelina.<\/p>\n\n\n\n

Era una delle grandi voci letterarie emergenti della sua generazione e un\u2019instancabile attivista per la giustizia.<\/p>\n\n\n\n

Dopo aver lasciato il figlio al sicuro, Victoria ritorn\u00f2 in Ucraina per documentare i crimini di guerra perpetrati dalla Russia.<\/p>\n\n\n\n

Un anno dopo, mentre cenava con dei colleghi, \u00e8 stata uccisa da un missile balistico russo.<\/p>\n\n\n\n

Vittima di un crimine di guerra russo, uno degli innumerevoli attacchi sferrati contro civili innocenti.<\/p>\n\n\n\n

Uno dei tre amici con cui Amelina si trovava quel giorno \u00e8 lo scrittore colombiano H\u00e9ctor Abad Faciolince.<\/p>\n\n\n\n

H\u00e9ctor partecipa a una campagna intitolata \u00abAguanta, Ucrania\u00bb \u2013 \u00abResisti, Ucraina\u00bb \u2013 creata per informare i latinoamericani sulla guerra di aggressione scatenata dalla Russia e sugli attacchi ai civili.<\/p>\n\n\n\n

Ma non avrebbe mai immaginato di poter diventare egli stesso un bersaglio.<\/p>\n\n\n\n

In seguito ha detto di non conoscere il motivo per cui \u00e8 sopravvissuto, mentre Victoria \u00e8 morta.<\/p>\n\n\n\n

Ma adesso parla di lei a tutto il mondo, per conservarne il ricordo e per porre fine a questa guerra.<\/p>\n\n\n\n

Sono onorata che H\u00e9ctor sia qui con noi, oggi,<\/p>\n\n\n\n

e desidero che sappia che manterremo in vita il ricordo di Victoria e di tutte le altre vittime.<\/p>\n\n\n\n

Aguanta, Ucraina! Slava Ukraini!<\/p>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

saremo al fianco dell\u2019Ucraina in ogni momento.<\/p>\n\n\n\n

Per tutto il tempo che sar\u00e0 necessario.<\/p>\n\n\n\n

Dall\u2019inizio della guerra, quattro milioni di ucraini hanno trovato rifugio nella nostra Unione.<\/p>\n\n\n\n

Germania e Polonia sono i Paesi europei che ospitano il maggior numero di rifugiati ucraini, rispettivamente 1,1 milioni e 968.000, secondo le ultime stime dell’Alto commissariato per i rifugiati. L\u2019Estonia e la Repubblica Ceca accolgono il maggior numero di rifugiati in percentuale della loro popolazione, rispettivamente il 3,5% e il 5%.<\/p>\n\n\n\n

A loro dichiaro che sono i benvenuti oggi cos\u00ec come lo erano in quelle fatidiche prime settimane.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo assicurato loro l\u2019accesso agli alloggi, all\u2019assistenza sanitaria, al mercato del lavoro e molto di pi\u00f9.<\/p>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

l\u2019Europa si \u00e8 fatta trovare pronta all\u2019appuntamento con la Storia.<\/p>\n\n\n\n

Sono quindi orgogliosa di annunciare che la Commissione proporr\u00e0 di prorogare la protezione temporanea offerta agli ucraini nell\u2019UE.<\/p>\n\n\n\n

Gli ucraini godono di un diritto di soggiorno quasi automatico nell\u2019UE grazie alla direttiva sulla protezione temporanea del 2001, attivata per gli ucraini dal Consiglio Giustizia e Affari interni del 4 marzo 2022: le procedure per i permessi di lavoro, l\u2019alloggio e l\u2019istruzione dei bambini sono semplificate. Questo sistema non consente agli ucraini in fuga dalla guerra di ottenere lo status di rifugiati, ma garantisce loro lo status di protezione temporanea, in modo che non siano soggetti alle norme del Regolamento di Dublino.<\/p>\n\n\n\n

Il nostro sostegno all\u2019Ucraina \u00e8 destinato a proseguire.<\/p>\n\n\n\n

Soltanto nel corso di quest\u2019anno abbiamo stanziato 12 miliardi di euro per contribuire a pagare salari e pensioni.<\/p>\n\n\n\n

Per aiutare a mantenere in funzione ospedali, scuole e altri servizi.<\/p>\n\n\n\n

E con la nostra proposta di legge \u00abASAP\u00bb intendiamo aumentare la produzione di munizioni per contribuire a soddisfare le esigenze immediate dell\u2019Ucraina.<\/p>\n\n\n\n

Allo stesso tempo guardiamo al futuro.<\/p>\n\n\n\n

Perci\u00f2 abbiamo proposto di stanziare altri 50 miliardi di euro, su quattro anni, a favore degli investimenti e delle riforme.<\/p>\n\n\n\n

Dopo un primo anno dominato dagli aiuti americani, gli aiuti europei all\u2019Ucraina sono ora in testa, con un contributo totale pi\u00f9 che doppio rispetto a quello degli Stati Uniti. Gli aiuti gi\u00e0 concessi e gli impegni a lungo termine dell\u2019Unione ammontano a 131,9 miliardi di euro, contro i 69,5 miliardi degli Stati Uniti. Il motivo principale di questo balzo in cima alla classifica \u00e8 infatti l\u2019inclusione della proposta della Commissione europea per la creazione di un nuovo \u00abstrumento specifico per sostenere la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione dell\u2019Ucraina\u00bb per un totale di 50 miliardi di euro nel periodo 2024-2027 (33 miliardi di euro in prestiti e 17 miliardi di euro in sovvenzioni).<\/p>\n\n\n\n

Cos\u00ec aiuteremo l\u2019Ucraina a costruire il suo futuro, a ricostruire un paese moderno e prospero.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 un futuro chiaro da prevedere.<\/p>\n\n\n\n

Come questa assemblea ha dichiarato senza mezzi termini, il futuro dell\u2019Ucraina \u00e8 nella nostra Unione.<\/p>\n\n\n\n

Il futuro dei Balcani occidentali \u00e8 nella nostra Unione.<\/p>\n\n\n\n

Il futuro della Moldova \u00e8 nella nostra Unione.<\/p>\n\n\n\n

E so quanto sia importante la prospettiva dell\u2019UE per tanti cittadini della Georgia.<\/p>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

ho iniziato il mio discorso parlando di un\u2019Europa che deve prepararsi all\u2019appuntamento con la Storia.<\/p>\n\n\n\n

Oggi la Storia ci chiama ad adoperarci per completare la nostra Unione.<\/p>\n\n\n\n

In un mondo in cui c\u2019\u00e8 chi prende di mira i paesi uno dopo l\u2019altro, non possiamo permetterci di lasciare indietro i nostri concittadini europei.<\/p>\n\n\n\n

In un mondo in cui contano le dimensioni e il peso, il completamento dell\u2019Unione \u00e8 chiaramente nell\u2019interesse strategico e di sicurezza dell\u2019Europa.<\/p>\n\n\n\n

Ma al di l\u00e0 degli aspetti politici e geopolitici, dobbiamo avere in mente qual \u00e8 la posta in gioco.<\/p>\n\n\n\n

Dobbiamo delineare una visione per il successo dell\u2019allargamento.<\/p>\n\n\n\n

Un\u2019Unione completa in cui pi\u00f9 di 500 milioni di persone vivano nella libert\u00e0, nella democrazia e nella prosperit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

UnoUnione completa in cui i giovani possano vivere, studiare e lavorare in libert\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Un\u2019Unione completa con democrazie vitali in cui la magistratura sia indipendente, le opposizioni siano rispettate e i giornalisti siano protetti.<\/p>\n\n\n\n

Perch\u00e9 lo Stato di diritto e i diritti fondamentali saranno sempre il fondamento della nostra Unione, sia negli Stati membri attuali che in quelli futuri.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 per questo che le relazioni sullo Stato di diritto sono diventate una priorit\u00e0 della Commissione.<\/p>\n\n\n\n

Adesso collaboriamo strettamente con gli Stati membri per individuare i progressi compiuti e gli aspetti preoccupanti, e formuliamo raccomandazioni per l\u2019anno successivo.<\/p>\n\n\n\n

Questo esercizio ha permesso di rendere conto in materia di fronte a questa assemblea e ai parlamenti nazionali.<\/p>\n\n\n\n

Ha dato vita a un dialogo tra gli Stati membri.<\/p>\n\n\n\n

E sta producendo risultati.<\/p>\n\n\n\n

Sono convinta che possa produrre gli stessi risultati per i futuri Stati membri.<\/p>\n\n\n\n

Perci\u00f2 sono molto lieta di annunciare che estenderemo le relazioni sullo Stato di diritto anche ai paesi in via di adesione che progrediscono pi\u00f9 velocemente.<\/p>\n\n\n\n

Questo li metter\u00e0 in condizioni di parit\u00e0 con gli Stati membri.<\/p>\n\n\n\n

Li sosterr\u00e0 nelle loro iniziative di riforma.<\/p>\n\n\n\n

E contribuir\u00e0 a garantire che la nostra futura Unione tuteli la libert\u00e0, i diritti e i valori per tutti.<\/p>\n\n\n\n

I risultati della Presidenza von der Leyen sul rispetto dello Stato di diritto sono contrastanti. Dopo aver esitato a usare tutti i mezzi legali contro gli Stati membri recalcitranti – Ungheria e Polonia – la Commissione ha poi ritardato l\u2019approvazione dei loro piani di risanamento nell\u2019ambito della NextGenerationEU. Nel caso della Polonia, il piano \u00e8 stato infine approvato dal Consiglio nonostante il governo non abbia rispettato diverse sentenze della Corte di giustizia che condannavano la mancanza di indipendenza del suo sistema giudiziario. Per la prima volta nella storia, in solidariet\u00e0 con i giudici polacchi attualmente sospesi in piena violazione del diritto europeo, tre associazioni di giudici di diversi Stati membri hanno intrapreso un\u2019azione legale contro la decisione del Consiglio europeo.<\/p>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

tutto questo \u00e8 nel nostro interesse comune.<\/p>\n\n\n\n

Pensate al grande allargamento di vent\u2019anni fa.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019abbiamo battezzato \u00abEuropean Day of Welcomes\u00bb, la giornata europea dei benvenuti.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 stato il giorno in cui la determinazione e la speranza hanno trionfato sui retaggi del passato.<\/p>\n\n\n\n

I vent\u2019anni trascorsi da allora hanno assistito a un successo economico che ha migliorato la vita di milioni di persone.<\/p>\n\n\n\n

Invito noi tutti ad attendere con speranza la prossima giornata europea dei benvenuti e i prossimi successi economici.<\/p>\n\n\n\n

Sappiamo che non si tratta di un percorso facile.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019adesione \u00e8 basata sul merito, e la Commissione difender\u00e0 sempre questo principio.<\/p>\n\n\n\n

Richiede intenso lavoro e leadership.<\/p>\n\n\n\n

Ma i progressi sono gi\u00e0 consistenti.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo visto i grandi passi compiuti dall\u2019Ucraina da quando le abbiamo concesso lo status di paese candidato.<\/p>\n\n\n\n

E abbiamo constatato la determinazione con cui altri paesi candidati intraprendono le riforme.<\/p>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

tocca a noi, adesso, dimostrare altrettanta determinazione.<\/p>\n\n\n\n

Dobbiamo cio\u00e8 pensare a come prepararci al completamento dell\u2019Unione.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 l\u2019ora di abbandonare le vecchie discussioni manichee sull\u2019allargamento.<\/p>\n\n\n\n

Ursula von der Leyen sottolinea quanto la questione dell\u2019allargamento dell\u2019UE all\u2019Est e ai Balcani sia destinata a dominare i dibattiti dei prossimi mesi e anni. In ottobre, infatti, la Commissione si appresta a pubblicare la relazione annuale sui progressi compiuti dai Paesi candidati, prima che il Consiglio europeo di dicembre decida sull\u2019eventuale apertura dei negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia, che rappresenterebbe un segnale particolarmente forte.<\/p>\n\n\n\n

Per molti Stati membri, a partire da Francia e Germania, tuttavia, questo dibattito non pu\u00f2 essere separato da una revisione fondamentale del funzionamento dell\u2019Unione. Al di l\u00e0 della questione delle regole istituzionali, le principali politiche dell\u2019Unione (politica agricola, politica di coesione, ecc.) rischiano di essere fortemente influenzate dall\u2019allargamento. Il concetto di \u00abcapacit\u00e0 di assorbimento\u00bb rischia di diventare pi\u00f9 politicizzato con l\u2019inizio della campagna per le elezioni europee del 2024.<\/p>\n\n\n\n

Non si tratta di scegliere se approfondire l\u2019integrazione o allargare l\u2019Unione.<\/p>\n\n\n\n

Possiamo e dobbiamo fare entrambe le cose.<\/p>\n\n\n\n

Per acquistare il peso geopolitico e la capacit\u00e0 di agire.<\/p>\n\n\n\n

Del resto, la nostra Unione lo ha sempre fatto.<\/p>\n\n\n\n

Ogni allargamento \u00e8 stato accompagnato da un approfondimento politico.<\/p>\n\n\n\n

Siamo passati dalla comunit\u00e0 del carbone e dell\u2019acciaio alla piena integrazione economica.<\/p>\n\n\n\n

E dopo la caduta della \u00abcortina di ferro\u00bb, abbiamo trasformato un progetto economico in un\u2019autentica Unione di persone e di Stati.<\/p>\n\n\n\n

Sono convinta che il nuovo allargamento debba essere anche catalizzatore di progresso.<\/p>\n\n\n\n

Eravamo in 27 quando abbiamo cominciato a costruire un\u2019Unione della salute:<\/p>\n\n\n\n

credo che potremo completarla quando saremo in 30 e pi\u00f9.<\/p>\n\n\n\n

Eravamo in 27 quando abbiamo cominciato a costruire un\u2019Unione europea della difesa:<\/p>\n\n\n\n

penso che potremo completarla in 30 e pi\u00f9.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo dimostrato di poter essere un\u2019Unione geopolitica e di poter progredire velocemente quando siamo uniti.<\/p>\n\n\n\n

E ritengo che \u00abTeam Europa\u00bb funzioner\u00e0 anche quando saremo in pi\u00f9 di 30.<\/p>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

so che questa convinzione \u00e8 condivisa dalla vostra assemblea.<\/p>\n\n\n\n

Il Parlamento europeo \u00e8 sempre stato uno dei principali motori dell\u2019integrazione europea.<\/p>\n\n\n\n

Lo \u00e8 stato nel corso dei decenni.<\/p>\n\n\n\n

E lo \u00e8 anche oggi.<\/p>\n\n\n\n

Sosterr\u00f2 sempre questa assemblea, e tutti coloro che desiderano riformare l\u2019UE affinch\u00e9 funzioni meglio per i suoi cittadini.<\/p>\n\n\n\n

Anche attraverso una Convenzione europea e un cambiamento dei trattati, se e laddove necessario!<\/p>\n\n\n\n

Al momento della sua nomina a sorpresa, Ursula von der Leyen aveva promesso di realizzare una riforma approfondita delle procedure di nomina dei top jobs, compresa una revisione della riforma elettorale, e di convocare una conferenza sul futuro dell\u2019Europa per esaminare le questioni da poi sottoporre a una convenzione. Tuttavia, le 49 raccomandazioni della Conferenza, approvate dal Parlamento europeo e trasmesse al Consiglio, non sono ancora state discusse come previsto dall\u2019articolo 48 del TUE.<\/p>\n\n\n\n

Ma non possiamo e non dobbiamo aspettare che cambino i trattati per proseguire sul percorso dell\u2019allargamento.<\/p>\n\n\n\n

Un\u2019Unione adatta all\u2019allargamento pu\u00f2 essere ottenuta pi\u00f9 rapidamente.<\/p>\n\n\n\n

Si tratta di risolvere questioni pratiche sul modo in cui funzioner\u00e0 concretamente un\u2019Unione di oltre 30 paesi.<\/p>\n\n\n\n

In particolare, sulla nostra capacit\u00e0 di agire.<\/p>\n\n\n\n

Ci rincuora constatare che in occasione di ogni allargamento abbiamo smentito chi prevedeva una riduzione della nostra efficienza.<\/p>\n\n\n\n

Pensate agli ultimi anni.<\/p>\n\n\n\n

Eravamo in 27 quando abbiamo concordato NextGenerationEU.<\/p>\n\n\n\n

Eravamo in 27 quando abbiamo deciso di acquistare i vaccini.<\/p>\n\n\n\n

Eravamo in 27 anche quando abbiamo deciso di imporre sanzioni in tempi record.<\/p>\n\n\n\n

Abbiamo deciso di acquistare gas naturale non solo in 27, ma insieme all\u2019Ucraina, alla Moldova e alla Serbia.<\/p>\n\n\n\n

Quindi, si pu\u00f2 fare.<\/p>\n\n\n\n

Ma dobbiamo studiare attentamente ogni settore di azione e valutare quale sarebbe su ciascuno l\u2019impatto dell\u2019allargamento dell\u2019Unione.<\/p>\n\n\n\n

Ecco perch\u00e9 la Commissione comincer\u00e0 a dedicarsi a una serie di esami delle politiche pre\u2011allargamento, per valutare le modalit\u00e0 di un eventuale adeguamento di ogni settore a un\u2019Unione pi\u00f9 ampia.<\/p>\n\n\n\n

Dobbiamo riflettere sul modo in cui funzionerebbero le nostre istituzioni, su come si trasformerebbero il Parlamento e la Commissione.<\/p>\n\n\n\n

Dobbiamo discutere sul futuro del nostro bilancio: che cosa finanzier\u00e0, in che modo lo finanzier\u00e0 e come sar\u00e0 finanziato.<\/p>\n\n\n\n

E dobbiamo capire come potremo assumere impegni credibili in materia di sicurezza in un mondo in cui la deterrenza conta pi\u00f9 che mai.<\/p>\n\n\n\n

Si tratta di questioni da affrontare oggi se vogliamo essere pronti domani.<\/p>\n\n\n\n

La Commissione far\u00e0 la sua parte.<\/p>\n\n\n\n

Perci\u00f2 presenteremo le nostre idee alla discussione dei leader sotto la presidenza belga.<\/p>\n\n\n\n

Ci guider\u00e0 la convinzione che completare la nostra Unione sia il migliore investimento a favore della pace, della sicurezza e della prosperit\u00e0 nel nostro continente.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 tempo che l\u2019Europa pensi di nuovo in grande e sia artefice del suo destino!<\/p>\n\n\n\n

CONCLUSIONE<\/h2>\n\n\n\n

Onorevoli deputate, onorevoli deputati,<\/p>\n\n\n\n

Victoria Amelina era convinta che fosse nostro dovere collettivo scrivere una nuova storia per l\u2019Europa.<\/p>\n\n\n\n

Ecco dove si trova oggi l\u2019Europa:<\/p>\n\n\n\n

nel momento e nel luogo in cui si scrive la Storia.<\/p>\n\n\n\n

Il futuro del nostro continente dipende dalle scelte che facciamo oggi.<\/p>\n\n\n\n

Dai passi che faremo per completare la nostra Unione.<\/p>\n\n\n\n

Gli europei vogliono un\u2019Unione che li difenda in un periodo di accesa competizione per il potere.<\/p>\n\n\n\n

Ma anche un\u2019Europa che li protegga e li sostenga, in veste di partner e alleata, nelle loro battaglie quotidiane.<\/p>\n\n\n\n

Ascolteremo la loro voce.<\/p>\n\n\n\n

Ci\u00f2 che \u00e8 importante per gli europei \u00e8 importante per l\u2019Europa.<\/p>\n\n\n\n

Ripensate alla visione e all\u2019immaginazione dei giovani che ho evocato all\u2019inizio del discorso.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 il momento di mostrare loro che possiamo costruire un continente in cui ognuno pu\u00f2 essere ci\u00f2 che \u00e8, amare chi desidera e cercare di realizzare le sue ambizioni.<\/p>\n\n\n\n

Un continente riconciliato con la natura e che funga da guida nel settore delle nuove tecnologie.<\/p>\n\n\n\n

Un continente unito nella libert\u00e0 e nella pace.<\/p>\n\n\n\n

Ancora una volta, per l\u2019Europa \u00e8 giunta l\u2019ora di farsi trovare pronta all\u2019appuntamento con la Storia.<\/p>\n\n\n\n

Viva l\u2019Europa!<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Questa mattina, la Presidente della Commissione europea ha tenuto l\u2019esercizio pi\u00f9 visibile e codificato della politica europea: il discorso sullo Stato dell\u2019Unione, l\u2019ultimo del suo mandato. Dopo pi\u00f9 di un’ora di resoconto dei suoi 1.200 giorni alla guida della Commissione, una domanda rimane senza risposta: quale sar\u00e0 il corso del nuovo ciclo politico? 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